lunedì 18 luglio 2011

In edicola il nuovo numero di MicroMega

Il nuovo numero di MicroMega sarà domani in edicola...
DIALOGOPaolo Flores d’Arcais / Roberta De Monticelli - Controversia sull’etica
È possibile una fondazione razionale del pensiero pratico? Esiste una morale razionalmente ‘vera’? Se sì, in che modo vi si può risalire dal momento che la storia non ci dà testimonianza di una sola norma universalmente accettata in tutte le società di Homo sapiens? E se no, come è possibile salvarsi dal nichilismo e dalla legge del più forte?

ICEBERG - verità/Verità
Richard Rorty - A sinistra con Heidegger
Tessendo insieme in maniera originale cristianesimo, Heidegger e ideali democratici, Gianni Vattimo propone il nichilismo come la filosofia più funzionale a una politica di sinistra, che trarrebbe beneficio dalla rinuncia al razionalismo illuminato. Per Vattimo – sottolinea in questo saggio uno dei maggiori esponenti dell’ermeneutica contemporanea – ‘emancipazione e nichilismo vanno a braccetto’.

Paolo Flores d’Arcais - Per una critica esistenzial-empirista dell’ermeneuticaLa filosofia di Gianni Vattimo è essenzialmente una filosofia etico-politica e l’ermenutica rappresenta per l’autore di Oltre l’interpretazione la migliore filosofia sulla cui base costruire un progetto politico di emancipazione. Ma essa si scontra – sia sul piano etico-politico che su quello strettamente teoretico con difficoltà insormontabili. Per superare le quali non le resta che compiere l’ultimo decisivo passo: la rinuncia all’essere.

Richard Rorty in conversazione con Joshua Knobe - Un talento da bricoleurCe n’è per tutti: da Platone a Kant, da Putnam a Foucault. In questa brillante intervista rilasciata a The Dualist nel 1995 (e pubblicata qui per la prima volta in italiano), un Richard Rorty schietto e diretto spiega le sue scelte filosofiche – spesso dettate da contingenze e casualità – e si interroga sul motivo del suo successo.

Gianni Vattimo in conversazione con Daniel Gamper - Addio alla verità. Ma quale?
Esiste un uso appropriato del concetto di verità? Oppure è davvero tutto solo interpretazione? In base a che cosa si sceglie ‘da che parte stare’? Che cos’è la violenza? Qual è il rapporto tra secolarizzazione e cristianesimo? A partire dal suo ultimo libro, Addio alla verità, Gianni Vattimo ripercorre il suo itinerario filosofico e politico, spiegando come sia possibile una lettura di sinistra di Heidegger.

Maurizio Ferraris - Epistemologia ad personam Speriamo che l’ultimo libro di Gianni Vattimo, Addio alla verità, non finisca nelle mani di Niccolò Ghedini. L’avvocato del premier potrebbe trovarci infatti delle ottime argomentazioni a sostegno di originali interpretazioni circa le serate ad Arcore. Rinunciare alla verità, oltre a essere assurdo sul piano teorico, è pericoloso su quello etico-politico: da sempre infatti, nel realismo è incorporata la critica, nell’irrealismo l’acquiescenza.

Paolo Flores d’Arcais - Addio alla verità? Addio all’essere!La pretesa di Gianni Vattimo di dire addio alla verità – che egli avanza addirittura come dovere democratico – dimentica l’essenziale: che le affermazioni sui fatti (piove) e quelle sulle norme (il matrimonio è indissolubile) appartengono a due ambiti completamente diversi. E rinunciare alle ‘modeste verità di fatto’ (v minuscola) ci impedisce anche di smascherare chi si appella abusivamente alla Verità.

INEDITO 1
Hannah Arendt - La storia e l’azione (presentazione di Dario Cecchi)Conclusa la stesura di Le origini del totalitarismo, nella prima metà degli anni Cinquanta Hannah Arendt si dedica all’approfondimento della relazione fra totalitarismo e marxismo e all’indagine di alcune categorie della filosofia antica e moderna che diventeranno fondamentali per la sua riflessione successiva, quella confluita nella Vita activa e nella raccolta di saggi Tra passato e futuro. Negli scritti qui proposti per la prima volta in italiano, il concetto di ‘tradizione’ è contrapposto a quello di ‘storia’ come ‘orizzonte aperto all’avvenimento di tutte le possibili storie singolari’.

INEDITO 2Günther Anders - Senza radici (presentazione di Micaela Latini)Con la sua intensa attività filosofica ‘d’occasione’, Günther Anders ha sviluppato una originale riflessione sulla condizione della ‘non-appartenza’. Nei testi che seguono, proposti per la prima volta al lettore italiano, la tematica dello ‘sradicamento’ è prima declinata come necessità/impossibilità di una ricostruzione unitaria della propria vita nel ricordo, poi con riferimento alla questione della credenza religiosa, sotto forma di un dialogo socratico fra l’incarnazione del dogmatismo e quella della libertà di pensiero.

INEDITO 3
Theodor W. Adorno - Massa e leader (presentazione di Stefano Petrucciani)
Per la prima volta tradotti in italiano, questi tre brevi saggi di Adorno – Televisione come ideologia (1953), Indagini d’opinione e sfera pubblica (1964), Leadership democratica e manipolazione delle masse (1950) – sviluppano tematiche tipicamente francofortesi, prima fra tutte la critica dei dispositivi di dominio presenti nelle società di massa novecentesche.
Ma ci consegnano anche un Adorno inedito e sorprendente, che spiega quale deve essere il comportamento di un leader politico ‘veramente democratico’.

INEDITO 4Friedrich W.J. Schelling - La Bibbia e la storia (presentazione di Adriano Ardovino)
Le recenti pubblicazioni su Gesù di papa Benedetto XVI rappresentano il massimo tentativo – in epoca post-conciliare – di mettere in discussione il metodo storico-critico nell’interpretazione dei testi sacri. Eppure già il giovane Schelling vedeva nella lettura storico-critica (insieme all’indagine filosofica intorno al fenomeno della religione in quanto tale) l’unico modo per salvare la teologia dalla crisi in cui era sprofondata all’epoca dei Lumi. Una lezione di grande attualità che riproponiamo con due testi inediti del ‘periodo tubinghese’ (1790-1795).

SAGGIOGiorgio Cesarale - Marx sugli scaffali di Barnes & NoblesCi avevano detto che era rimasto sepolto sotto i detriti del Muro di Berlino, travolto dal crollo dei regimi del socialismo reale. In realtà negli ultimi anni il pensiero di Karl Marx è stato protagonista di un prepotente ritorno sulla scena, complice anche una crisi economica planetaria che ha dimostrato la debolezza dell’impianto teorico ‘mainstream’ nelle scienze economiche. Ripercorriamo le principale tendenze del revival marxiano.

1 commento:

Pietro Melis ha detto...

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15 maggio 2012 alle 04:23

Consiglio A Flores D’Arcais di confrontarsi con il mio “Scontro tra culture e metacultura scientifica: l’Occidente e il diritto naturale”. Al suo “Gesù, l’invenzione del Dio cristiano contrappongo il mio Addio a Dio. Sottotitolo: Dialogo con Dio chiedente perdono. “Beati coloro che non credono in Dio se…Essi saranno i primi nel regno dei cieli”. Tesi fondata su una nuova lettura di tutti i passi più importanti dei Vangeli e delle lettere di S. Paolo.
Anche il discorso della De Monticelli è viziato dal discorso morale. Non si vuole imparare la lezione di Max Weber secondo cui non si uscirà mai dalla “lotta mortale tra valori morali”. I valori morali non sono né veri né falsi (vale la lezione di Hume) perché non esistono in natura, dove esiste solo il diritto naturale come derivante dalla legge naturale di ogni essere vivente alla sua autoconservazione, da cui driva il diritto alla vita e alla libertà.Esso non è sottoponibile al criterio democratico della maggioranza.
Filosi, confrontatevi una buona volta con la natura, che non è quella umana, perché la natura umana non esiste se viziata dalle culture dei valori morali.Da qui lo scontro inutile tra Flores e De Monticelli: tutti e due sono rimasti nel pantano dei valori morali. Molta umanità sarebbe migliore se fosse “bestiale”. Infatti non sarebbe crudele. Si confonde il diritto naturale con il diritto del più forte, mentre il predatore non usa la sua forza per dominare sulla preda ma per sopravvivere.
profpietromelis@gmail.com