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giovedì 11 luglio 2013

"Viva la CIA!"

Il filosofo ed eurodeputato Gianni Vattimo risponde alle critiche ricevute per aver abbandonato l’aula plenaria del Parlamento di Strasburgo al grido di “Viva Castro”, in seguito al discorso per l’assegnazione del premio Sakharov a Guillermo Fariñas, noto dissidente cubano.


di Gianni Vattimo

Lascio da parte le coglionerie più evidenti: che sono rimbambito, può anche darsi; e le proposte di mandarmi a Cuba con biglietto di sola andata: grazie, mandino indirizzi e li contatterò in caso. Per il resto, tutti gli interlocutori scandalizzati da ciò che ho detto a Strasburgo la settimana scorsa dovrebbero dare un'occhiata a che cosa continua a fare la CIA con le intercettazioni e i controlli soffocanti, degni esempi della tutela della libertà d'espressione nell'occidente "civilizzato". E' molto probabile che la "talpa" dello scandalo Wikileaks Bradley Manning, anche se dovesse passare il resto della sua vita in cella d'isolamento, non sarà mai insignito del premio Sakharov per la libertà d'espressione. Per non parlare di Edward Snowden...

lunedì 19 marzo 2012

Interrogazione sulle attività USA e UE di data mining


Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002428/2012
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Gianni Vattimo (ALDE)
Oggetto: Global Intelligence Files di WikiLeaks, attività generalizzate di data mining da parte degli Stati Uniti e dell'UE, e profiling di cittadini dell'UE
Il 27 febbraio 2012 WikiLeaks ha lanciato "The Global Intelligence Files", da cui è emerso che:
1. Le autorità di contrasto statunitensi si avvalgono di aziende private al fine di monitorare, analizzare e contrastare le attività di attivisti e manifestanti pacifici, ad esempio tramite Stratfor, un'azienda che fornisce servizi riservati di intelligence a grandi società e alle agenzie governative interessate, con le quali l'azienda intrattiene relazioni strette (ex dipendenti del governo USA lavorano adesso per la Stratfor) così come le intrattiene con importanti imprese mediatiche (tra cui la Reuters).
2. Palantir, una società fondata dall'azienda della CIA In-Q-Tel1, fornisce alle autorità statunitensi i software per collegare i dati provenienti da diverse basi dati (dati sul codice di prenotazione, dati bancari, dati relativi a trasferimenti finanziari, dati sull'ubicazione e sulle comunicazioni) con dati da fonte aperta (quali Twitter e Facebook) al fine di individuare, sulla base di modelli di un non meglio definito "comportamento sospetto", le persone che presentano un "rischio".
3. Facebook, a quanto si afferma, è finanziato dalla CIA tramite altre aziende e amministratori che hanno ricevuto o ricevono fondi per mezzo di In-Q-Tel.
Inoltre il Dipartimento per la Sicurezza interna (DHS) ha dato incarico all'azienda privata General Dynamics di monitorare i media e i social media al fine di attuare la propria politica2; ciò ha determinato, ad esempio, l'arresto, l'interrogatorio e l'espulsione di due innocenti turisti dell'UE, Leigh Van Bryan ed Emily Bunting, per via di alcune battute su Twitter3.
Viene riferito che Europol impiega intelligence da fonte aperta e processi di data mining (estrazione di dati) e di profiling (profilazione) basati sui pacchetti software I2 e Themis4, ed è cliente di Orgnet.com, un'azienda che fornisce "software e servizi per l'analisi dei social network". Inoltre, in relazione alla revisione del regolamento su Europol, un funzionario della Commissione ha annunciato progetti volti a consentire operazioni che comportano "ricerche su Internet" da parte di Europol.
È la Commissione a conoscenza delle questioni summenzionate?
Ritiene che le situazioni descritte siano compatibili con la direttiva 95/46/CE, del 24 ottobre 1995, con la Carta dei diritti fondamentali e con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo?
Quali provvedimenti intende adottare per garantire che i dati personali dei cittadini dell'UE non siano oggetto di abusi da parte di aziende private statunitensi e autorità di contrasto mediante attività generalizzate di data mining e profiling?
Intende chiedere informazioni circa i criteri applicati e le persone che sono considerate un "pericolo", nonché difendere i diritti dei cittadini dell'UE?
Che cosa ha fatto per difendere i diritti dei cittadini europei Leigh Van Bryan ed Emily Bunting?
Intende esprimere la sua preoccupazione in merito a tale incidente?
Ritiene che la proposta di estensione del mandato di Europol sia compatibile con i trattati?
Quali provvedimenti intende adottare per garantire che Europol e gli Stati membri non seguano questa prassi preoccupante di spiare segretamente le vite private dei cittadini?
1 http://en.wikipedia.org/wiki/Palantir_Technologies
2 http://www.dhs.gov/xlibrary/assets/privacy/privacy_pia_ops_publiclyavailablesocialmedia.pdf
3 http://www.dailymail.co.uk/news/article-2093796/Emily-Bunting-Leigh-Van-Bryan-UK-tourists-arrested-destroy-America-Twitter-jokes.html#ixzz1nmxPbsDQ
4 http://www.statewatch.org/news/2012/feb/eu-profiling-and-europol-question.pdf

Interrogazione sulle azioni USA contro Wikileaks



Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002429/2012
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Gianni Vattimo (ALDE)
Oggetto: Azioni degli Stati Uniti contro WikiLeaks, Assange e i presunti attivisti di Anonymous
Il 27 febbraio 2012, WikiLeaks ha lanciato "The Global Intelligence Files", da cui emerge che le autorità di contrasto statunitensi hanno segretamente formulato dei capi d’imputazione – a quanto pare per terrorismo e associazione per delinquere – contro Julian Assange e persone collegate a WikiLeaks; esse stanno esercitando pressioni per ottenere l'estradizione di Assange negli Stati Uniti, e intendono applicare nei confronti suoi e di altre persone collegate a WikiLeaks la stessa linea che gli USA hanno adottato nei confronti di Al Qaeda. In seguito alla pubblicazione, anche tramite media internazionali, dei file Stratfor in possesso di una "CIA parallela", l'Interpol ha effettuato una serie di arresti di presunti attivisti di Anonymous di età compresa tra i 16 e i 40 anni.
È la Commissione a conoscenza di questi fatti?
Ritiene che essi siano compatibili con i trattati, con la Carta dei diritti fondamentali e con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo?
Che cosa intende fare per garantire che Assange, gli attivisti di WikiLeaks e le persone legate ai media non siano perseguitati o estradati negli Stati Uniti, dove rischierebbero di essere sottoposti a procedure segrete che comportano persecuzioni, torture e trattamenti inumani o degradanti, ivi compresa la detenzione a Guantanamo, com’è accaduto e accade ad altri?
È in grado di confermare che la convenzione di estradizione UE-USA non consente tali estradizioni?
In relazione agli attivisti di WikiLeaks, ad Assange e ai presunti attivisti di Anonymous, che cosa intende fare la Commissione per garantire che la libertà d’informazione, la segretezza delle fonti giornalistiche, la libertà di espressione e di manifestazione, il diritto a un processo equo e il diritto a non essere estradati in un paese in cui le persone rischiano di essere perseguitate, torturate o sottoposte a trattamenti inumani o degradanti, tra cui la detenzione in isolamento e i processi militari, siano rispettati nell'UE come previsto dai trattati, dalla Carta dei diritti fondamentali e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo?











venerdì 14 gennaio 2011

Interrogazione sulle ingiunzioni emesse dagli USA nei confronti di Wikileaks



Interrogazione con richiesta di risposta orale al Consiglio
Articolo 115 del regolamento
Sophia in 't Veld, Renate Weber, Baroness Sarah Ludford, Sonia Alfano, Jens Rohde, Gianni Vattimo, Marietje Schaake, Nathalie Griesbeck, Alexander Alvaro, Nadja Hirsch, Jelko Kacin, Marielle De Sarnez, a nome del gruppo ALDE
11 gennaio 2011
Oggetto: Ingiunzioni emesse dagli USA nei confronti di Wikileaks e norme UE in materia di protezione dei dati

I mezzi di comunicazione hanno riportato notizie su ingiunzioni emesse dalle autorità degli Stati Uniti nei confronti di Twitter e forse altre aziende Internet, come Google e Facebook, in cui viene imposto il trasferimento di dati personali, messaggi e comunicazioni di persone presumibilmente collegate a Wikileaks, compresi quelli di un deputato islandese e di un cittadino dei Paesi Bassi. Un'ingiunzione è stata inviata a Twitter in data 14 dicembre 2010 dal Ministero della giustizia e un tribunale distrettuale statunitense ha ordinato la consegna dei dati registrati da novembre 2009 a oggi(1). Il 7 gennaio 2011, Twitter ha reso pubblica tale informazione, dopo aver vinto una battaglia legale relativa al diritto di informare le persone coinvolte.

Può il Consiglio chiedere con urgenza che le autorità degli Stati Uniti presentino chiarimenti ufficiali e dettagliati circa tali ingiunzioni, specifichino se queste sono connesse a un'indagine penale in materia di atti illeciti (fornendo informazioni in proposito in caso affermativo) e indichino i dati richiesti, le fonti, i media e le società di comunicazione interessati nonché qualsiasi altra informazione utile sul caso?

Può inoltre il Consiglio con urgenza

– chiarire la questione della competenza giurisdizionale e della legalità della sua apparente applicazione extraterritoriale nonché la compatibilità di tali azioni legali con la tutela della vita privata dei cittadini dell'UE, compresa la questione relativa a se la legislazione europea o le normative nazionali in materia di protezione dei dati siano state o possano essere violate;

– far sapere se è a conoscenza di ingiunzioni simili emesse in passato in relazione ai dati personali di cittadini dell'UE e quali iniziative ha preso a tale riguardo;

– indicare che posizione intende assumere nei confronti delle autorità americane, dei media e delle società di comunicazione e quali misure intende adottare in caso di violazione, effettiva o potenziale, delle norme dell'UE in materia di tutela dei dati?

(1) I dati richiesti includono: nomi degli abbonati, nomi degli utenti, pseudonimi o altre identità; indirizzi postali, indirizzi domiciliari, indirizzi commerciali, indirizzi di posta elettronica e altre informazioni di contatto; registri di connessione o registri relativi a tempi e durate delle sedute, anzianità di utilizzo del servizio (inclusa la data di inizio) e tipi di servizi utilizzati; numero di telefono o di apparecchio impiegato o altro numero di abbonato o identità, compresi eventuali indirizzi di rete assegnati temporaneamente; modi e fonti di pagamento di tale servizio (comprese eventuali carte di credito o numeri di conti bancari) e registri di fatturazione; registrazioni delle attività degli utenti per le connessioni effettuate da o verso il conto; informazioni non di contenuto, quali indirizzi IP e indirizzi e-mail di origine o di destinazione; corrispondenza e note delle registrazioni relative ai conti. Fonte: http://www.ibtimes.com/articles/99141/20110110/twitter-wikileaks-google-facebook-us-government-court-secret-private-data-information-julian-assange.htm