15 luglio 2011 — La Repubblica, Torino
NEL giorno in cui il Tar conferma che il cantiere a Chiomonte è legittimo, l'europarlamentare Gianni Vattimo visita il «fortino» e, al termine di un giro di due ore, taglia corto: «Qui c' è di tutto ma certo non un cantiere. Kallas prima di dare i soldi dell'Europa venga a vedere. Gli fanno credere ci sia un cantiere e invece è solo un accampamento militare». Vattimo ha «ispezionato» la zona con in tasca la delega di altre cinque colleghi di vari gruppi della sinistra europea. Con lui anche rappresentanti della Comunità montanae dei comuni di Chiomonte e Giaglione. Sono invece rimasti al cancello i giornalisti, perché non è stato consentito l'ingresso all'interno della zona rossa. «L'area dove dovrà essere fatto il buco non è nemmeno recintata - ha commentato Vattimo al termine della visita - e non è in corso alcun lavoro che faccia capire che il cantiere è aperto». La delegazione ha preso appunti e ora il resoconto diventerà un' interrogazione al Parlamento europeo. Secondo l'europarlamentare dell' Idv «al di là delle opinioni che si possono avere sull' opera, e io sono contrario, esiste però un dato di fatto. L'Europa ha imposto una scadenza e oggi ho visto con i miei occhi che non è stata rispettata. Chiedo a Bruxelles di essere rigorosa con l'Italia come lo è con gli altri progetti. Se lascia correre anche questa volta, gli altri Paesi potrebbero avrebbe diritto di pretendere un analogo trattamento». «Prima di mettere mano al portafoglio - conclude Vattimo - vengano a vedere: qui c'è solo una valle di militarizzata». La visita si è svolta sotto la «tutela» delle forze dell' ordine che hanno anche sorvolato la zona in elicottero. - (mc.g.)
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