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martedì 1 dicembre 2009

“A Varese il risultato sarebbe stato lo stesso”


“A Varese il risultato sarebbe stato lo stesso”
Gianni Vattimo, La Stampa
1 dicembre 2009 (Ema. Min.)

La Svizzera vota contro i minareti? La cosa mi dispiace, ma non mi stupisce. D’altronde quello elvetico è da sempre un popolo reazionario tendente a proteggere i ladri di cavalli. Per metterla giù in modo meno pesante direi che non sono propriamente un esempio di modernità. Sono ricchi, sono conservatori, e in fondo, se avessimo fatto lo stesso test a Varese o a Bergamo il risultato non sarebbe cambiato molto: hanno votato come voterebbe un leghista.
Mi dispiace, ma ripeto, il no al minareto non mi stupisce, né mi scandalizza: non sono mica come Borghezio che porta a passeggio il maiale davanti alle moschee. Io penso che ci dovrebbe essere la piena libertà di costruirle, le moschee. Perché così come ci sono le chiese ci devono essere anche le moschee con i loro minareti.

sabato 28 novembre 2009

Crocifisso / Contropetizione di Vattimo ed eurodeputata olandese


Crocifisso/ Contropetizione di Vattimo ed eurodeputata olandese
Dichiarazione scritta a difesa sentenza della Corte dei diritti

Bruxelles, 27 nov. (Apcom) - Due eurodeputati del gruppo liberaldemocratico (Alde), l'italiano Gianni Vattimo (Idv) e l'olandese Sophie in 't Veld (del partito liberal progressista D66) hanno sottoposto alla firma dei colleghi, oggi a Bruxelles, una proposta di dichiarazione scritta del Parlamento europeo a difesa della sentenza della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo contro l'obbligo di esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche italiane. Il testo è una sorta di contro-petizione rispetto a un'analoga iniziativa, di senso opposto, di cui sono iniziatori gli europarlamentari italiani del Ppe.
"La presenza obbligatoria di simboli religiosi nelle scuole pubbliche va contro la libertà religiosa e la libertà di pensiero. Le istituzioni pubbliche dovrebbero rispettare tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro religione o dalle loro credenze, l'affiliazione politica o altro. Le istituzioni pubbliche come i tribunali, le scuole, gli ospedali etc. Dovrebbero essere neutrali", afferma Sophie in 't Veld in una nota.
L'europarlamentare olandese (che aveva già svolto un ruolo importante nella 'bocciatura' europarlamentare di Rocco Buttiglione, cinque anni fa, quale commissario designato alla Giustizia) sta mobilitando i suoi colleghi sulla questione. Quattro di loro hanno già firmato la dichiarazione scritta "sulla libertà di pensiero, coscienza e religione, il diritto all'istruzione e il divieto di discriminazione in relazione ai simboli religiosi".
Una dichiarazione scritta che sia firmata da più della metà degli eurodeputati assume lo stesso valore di una risoluzione adottata dalla plenaria del Parlamento europeo. Nel testo sottoposto alle firme "noi difendiamo il significato e religioso e l'importanza del crocifisso, che il governo italiano ha negato di fronte alla Corte europea dei diritti umani, facendolo passare per un simbolo culturale nazionale o tradizionale", spiega Vattimo nella nota.
Nella dichiarazione scritta, fra l'altro, si riafferma il principio della separazione fra Stato e Chiesa, la libertà di coscienza, pensiero e religione, nonché il diritto all'istruzione e il divieto di discriminazione come "valori centrali dell'Ue"; d'altra parte, si fa appello agli Stati membri "affinché riconoscano e rispettino la rilevanza confessionale e la natura dei simboli religiosi".
Le istituzioni pubbliche, sia al livello Ue che nazionale, continua il testo, "devono rappresentare tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro credenze, dalla loro religione o credo filosofico, senza discriminazioni".
La dichiarazione si conclude con un appello, sempre rivolto agli Stati membri, ad "ottemperare alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e a garantire che i simboli religiosi non siano esposti in luoghi usati dalle pubbliche autorità".

venerdì 27 novembre 2009

Dichiarazione scritta sulla libertà religiosa ed in difesa della sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo sui simboli religiosi

Pe: depositata dichiarazione su libertà religiosa in difesa della Corte Europea dei diritti dell'uomo
Radicali Italiani e Certi Diritti ringraziano i deputati firmatari e si augurano che venga quanto prima approvata dal PE
26 novembre 2009
http://www.radicali.it/view.php?id=149813

Radicali Italiani e Associazione Radicale Certi Diritti ringraziano i deputati europei che hanno stamane depositato al PE di una dichiarazione scritta sulla libertà religiosa ed in difesa della sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo sui simboli religiosi ed in particolare il crocefisso. La Dichiarazione è stata depositata dagli eurodeputati del gruppo liberale e democratico Sophie In't Veld, Gianni Vattimo, Stanimir Ilchev, dall'eurodeputato spagnolo del PSE Miguel Angel Martinez e dal francese Jean-Marie Cavada del PPE. La dichiarazione riafferma l'importanza dei valori fondamentali europei quali la libertà di pensiero, coscienza e religione, il diritto all'educazione e la proibizione delle discriminazioni; considera che le istituzioni pubbliche dovrebbero rappresentare tutti i cittadini, a prescindere dalla loro religione, credo o filosofia, senza discriminazioni; chiede agli Stati membri di rispettare il diritto alla libertà di religione e di riconoscere pienamente e rispettare la natura e l'importnaza confessionale dei simboli religiosi; chiede infine agli Stati membri di rispettare la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo riguardo il caso Lautsi contro l’Italia e di assicurare che i simboli religiosi non siano imposti nei luoghi pubblici.
La dichiarazione scritta sarà esaminata dalla presidenza del PE e gli eurodeputati potranno firmarla dalla sessione di dicembre del PE, i quali potranno scegliere tra questa e quella depositata da Sergio Silvestris (PDL), Mario Mauro (PDL, capo-delegazione), Magdi Cristiano Allam (CDU), Carlo Casini (UDC) e Mario Borghezio (Lega) ma anche dai - a questo punto teodem - David Maria Sassoli (capo delegazione PD) e Gianni Pittella (Vice-presidente PD del PE).
Certi Diritti invita tutti gli eurodeputati italiani a firmare la dichiarazione di Sophie In't Veld, Gianni Vattimo, Stanimir Ilchev, Miguel Angel Martinez e Jean-Marie Cavada, e a boicottare quella fondamentalista-talebana, nonché da bi-Stato italiota-vaticano, firmata anche dall'inciucio PDL-teodem PD.


Segue il testo della Dichiarazione scritta:


Written declaration on freedom of thought, conscience and religion, the right to education and the prohibition of discrimination in relation to religious symbols
The European Parliament,
having regard to the freedom of thought, conscience and religion, the right to education and the prohibition of discrimination, as protected by articles 9, 2 of Protocol nr 1 and 14 of the European Convention on Human Rights, as well as by articles 10, 14 and 21 of the EU Charter of Fundamental Rights,
having regard to the judgment of the European Court on Human Rights Lautsi v. Italy
having regard to the Lisbon Treaty and the future accession of the EU to the ECHR,
having regard to Rule 123 of its Rules of Procedure,
1. States its attachment to the principle of separation of church and state, freedom of thought, conscience and religion, the right to education and the prohibition of discrimination, as core values of the EU,
2. Considers that public institutions, at the national and EU level, should represent all citizens, regardless of belief, religion or philosophy, without discriminations,
3. Calls Member States to respect the right to freedom of thought, conscience and religion and to fully recognise and respect the confessional relevance and nature of religious symbols;
4. Calls on Member States to abide to the European Court of Human rights ruling and ensure that religious symbols are not displayed in premises used by the public authorities
5. Instructs its President to forward this declaration, together with the names of the signatories, to the Parliaments of the Member States.