| 24 novembre 2010 |
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| Interrogazione con richiesta di risposta orale alla Commissione Articolo 115 del regolamento Catherine Grèze, Ulrike Lunacek, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Jean-Luc Mélenchon, Luis Manuel Capoulas Santos, Renate Weber, Nirj Deva, Luis Yáñez-Barnuevo García, Jean-Pierre Audy, Jürgen Klute, Helmut Scholz, Bernhard Rapkay, Constanze Angela Krehl, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Antolín Sánchez Presedo, Sven Giegold, Raül Romeva i Rueda, Martin Häusling, Gianni Vattimo, António Fernando Correia De Campos, Bernadette Vergnaud, Oriol Junqueras Vies, Gesine Meissner, Dirk Sterckx, Gerben-Jan Gerbrandy, Ilda Figueiredo, Corinne Lepage, Nuno Teixeira, Antonyia Parvanova, Jean-Marie Cavada, Charles Goerens, Pavel Poc, Michael Cashman, Isabelle Durant, Rebecca Harms, Francisco Sosa Wagner, Véronique De Keyser, Jo Leinen, Thijs Berman, Damien Abad, Mariya Nedelcheva, Marie-Christine Vergiat
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domenica 12 dicembre 2010
Interrogazione sull'iniziativa Yasuni ITT nella prospettiva della lotta contro il cambiamento climatico
sabato 21 novembre 2009
Inserire l’acqua nell’agenda dei negoziati di Copenaghen sul cambiamento climatico
Ecco un'iniziativa che sostengo e che mi piacerebbe sosteneste anche voi:Inserire l’acqua nell’agenda dei negoziati di Copenaghen sul cambiamento climatico
UN’INIZIATIVA DEL WORLD POLITICAL FORUM
Proposta per un accordo globale per una sostenibilità effettiva
- L’insostenibilità dell’attuale sistema di produzione e di consumo è il risultato sia della crescente rarefazione delle risorse naturali - acqua inclusa - sia dell’aumentato squilibrio nell’accesso ai beni e servizi essenziali e insostituibili per la vita fra esseri umani, gruppi sociali, comunità e paesi.
- È anche una questione di sicurezza regionale e globale, poiché la penuria di risorse idriche porta sempre più a tensioni e potenzialmente a grandi conflitti. Oggi l’insostenibilità è fondamentalmente legata ad una proprietà e ad un uso insopportabili, ingiusti e irragionevoli delle risorse, specialmente dell’acqua.
- Insieme all’aria, al sole e alla terra, l’acqua è un elemento essenziale per la vita. Non c’è vita senza acqua. Il diritto alla vita significa il diritto all’acqua e de facto l’accesso ad essa per tutti.
A queste condizioni,
CHIEDIAMO CHE
La questione dell’acqua venga inclusa come tale nell’agenda dei negoziati della Conferenza di Copenaghen (COP 15).
Riteniamo che i grandi negoziati in corso a livello globale sul futuro dell’Umanità e della vita sul pianeta Terra non possano essere dedicati esclusivamente ai problemi del cambiamento climatico e dell’energia. Per più di 3 miliardi di persone, i problemi più critici sono il cibo, l’accesso all’acqua e la salute. Un nuovo trattato mondiale sul clima, l’ambiente e lo sviluppo deve includere nella sua agenda l’acqua come tema centrale.
La Conferenza di Copenaghen concordi sulla decisione di aprire un processo multilaterale basato sull’ONU per il periodo 2010-2012 per la definizione e l’approvazione di un Protocollo Mondiale sull’Acqua.
La comunità internazionale dispone di tutta la conoscenza e l’esperienza necessarie sul piano politico, economico, sociale, scientifico e tecnico per adattare tale protocollo, grazie in particolare all’importantissimo lavoro svolto dalle agenzie ONU negli ultimi 30 anni in termini di analisi, identificazione e selezione dei problemi, buone pratiche, iniziative, tecniche di misurazione, valutazione e previsione.
La Conferenza di Copenaghen riconosca la necessità e l’urgenza di un Patto Mondiale sull’Acqua, tradotto concretamente in un Protocollo Mondiale sull’Acqua. A questo scopo, la Conferenza dovrebbe sostenere la creazione di una “United Nations Water Authority” (UNWA), strumento efficace per una cooperazione partecipata a livello mondiale nel campo dell’acqua.
L’UNWA assicurerebbe il monitoraggio della situazione riguardo all’uso e al consumo dell’acqua e promuoverebbe la prevenzione/soluzione delle dispute internazionali relative all’acqua. L’UNWA dovrebbe essere dotata di una reale autonomia rispetto agli interessi economici, finanziari e commerciali privati, nonché agli interessi dei paesi più potenti.
Qualunque sottoscrizione in supporto dell’iniziativa da parte di cittadini, organizzazioni e istituzioni, sarà benvenuta. Si prega inviarla a secretariat@theworldpoliticalforum.org.
- L’insostenibilità dell’attuale sistema di produzione e di consumo è il risultato sia della crescente rarefazione delle risorse naturali - acqua inclusa - sia dell’aumentato squilibrio nell’accesso ai beni e servizi essenziali e insostituibili per la vita fra esseri umani, gruppi sociali, comunità e paesi.
- È anche una questione di sicurezza regionale e globale, poiché la penuria di risorse idriche porta sempre più a tensioni e potenzialmente a grandi conflitti. Oggi l’insostenibilità è fondamentalmente legata ad una proprietà e ad un uso insopportabili, ingiusti e irragionevoli delle risorse, specialmente dell’acqua.
- Insieme all’aria, al sole e alla terra, l’acqua è un elemento essenziale per la vita. Non c’è vita senza acqua. Il diritto alla vita significa il diritto all’acqua e de facto l’accesso ad essa per tutti.
A queste condizioni,
CHIEDIAMO CHE
La questione dell’acqua venga inclusa come tale nell’agenda dei negoziati della Conferenza di Copenaghen (COP 15).
Riteniamo che i grandi negoziati in corso a livello globale sul futuro dell’Umanità e della vita sul pianeta Terra non possano essere dedicati esclusivamente ai problemi del cambiamento climatico e dell’energia. Per più di 3 miliardi di persone, i problemi più critici sono il cibo, l’accesso all’acqua e la salute. Un nuovo trattato mondiale sul clima, l’ambiente e lo sviluppo deve includere nella sua agenda l’acqua come tema centrale.
La Conferenza di Copenaghen concordi sulla decisione di aprire un processo multilaterale basato sull’ONU per il periodo 2010-2012 per la definizione e l’approvazione di un Protocollo Mondiale sull’Acqua.
La comunità internazionale dispone di tutta la conoscenza e l’esperienza necessarie sul piano politico, economico, sociale, scientifico e tecnico per adattare tale protocollo, grazie in particolare all’importantissimo lavoro svolto dalle agenzie ONU negli ultimi 30 anni in termini di analisi, identificazione e selezione dei problemi, buone pratiche, iniziative, tecniche di misurazione, valutazione e previsione.
La Conferenza di Copenaghen riconosca la necessità e l’urgenza di un Patto Mondiale sull’Acqua, tradotto concretamente in un Protocollo Mondiale sull’Acqua. A questo scopo, la Conferenza dovrebbe sostenere la creazione di una “United Nations Water Authority” (UNWA), strumento efficace per una cooperazione partecipata a livello mondiale nel campo dell’acqua.
L’UNWA assicurerebbe il monitoraggio della situazione riguardo all’uso e al consumo dell’acqua e promuoverebbe la prevenzione/soluzione delle dispute internazionali relative all’acqua. L’UNWA dovrebbe essere dotata di una reale autonomia rispetto agli interessi economici, finanziari e commerciali privati, nonché agli interessi dei paesi più potenti.
Qualunque sottoscrizione in supporto dell’iniziativa da parte di cittadini, organizzazioni e istituzioni, sarà benvenuta. Si prega inviarla a secretariat@theworldpoliticalforum.org.
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