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giovedì 11 luglio 2013
"Viva la CIA!"
Il
filosofo ed eurodeputato Gianni Vattimo risponde alle critiche ricevute per aver abbandonato
l’aula plenaria del Parlamento di Strasburgo al grido di “Viva Castro”, in seguito
al discorso per l’assegnazione del premio Sakharov a Guillermo Fariñas, noto
dissidente cubano.
di Gianni Vattimo
Lascio da parte le coglionerie più evidenti: che sono rimbambito, può anche darsi; e le proposte di mandarmi a Cuba con biglietto di sola andata: grazie, mandino indirizzi e li contatterò in caso. Per il resto, tutti gli interlocutori scandalizzati da ciò che ho detto a Strasburgo la settimana scorsa dovrebbero dare un'occhiata a che cosa continua a fare la CIA con le intercettazioni e i controlli soffocanti, degni esempi della tutela della libertà d'espressione nell'occidente "civilizzato". E' molto probabile che la "talpa" dello scandalo Wikileaks Bradley Manning, anche se dovesse passare il resto della sua vita in cella d'isolamento, non sarà mai insignito del premio Sakharov per la libertà d'espressione. Per non parlare di Edward Snowden...
lunedì 28 febbraio 2011
Scandalo delle intercettazioni in Bulgaria: intervento di Gianni Vattimo in seduta plenaria

Scandalo delle intercettazioni in Bulgaria: intervento di Gianni Vattimo in seduta plenaria
Strasburgo, Parlamento europeo. 15 febbraio 2001
Gianni Vattimo (ALDE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, come cittadino italiano non sono affatto contrario alle intercettazioni quando utilizzate legalmente. In Italia sono molto utili per combattere la mafia e, nell'ultimo periodo, sono servite a incriminare il presidente Berlusconi per i reati – per ora non ancora provati – di concussione e prostituzione minorile.
Strasburgo, Parlamento europeo. 15 febbraio 2001
Gianni Vattimo (ALDE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, come cittadino italiano non sono affatto contrario alle intercettazioni quando utilizzate legalmente. In Italia sono molto utili per combattere la mafia e, nell'ultimo periodo, sono servite a incriminare il presidente Berlusconi per i reati – per ora non ancora provati – di concussione e prostituzione minorile.
Il caso del governo bulgaro appare tuttavia diverso, perché sembra che il governo bulgaro usi le intercettazioni per criminalizzare l'opposizione, incutendo diffusi timori nelle società complesse e tentando di identificare gli oppositori con i criminali comuni – cosa questa che gli permette di agire senza nessun rispetto dei diritti umani con uno Stato di polizia. Una simile situazione può soltanto condurre a un ulteriore sviluppo della violenza sociale.
Ritengo pertanto che il Parlamento e la Commissione europea debbano prestare particolare attenzione alla situazione in Bulgaria, tentando di limitare i danni che il comportamento del governo minaccia di produrre.
Clicca qui per vedere il video dell'intervento
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