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domenica 20 novembre 2011

Nine Eleven, la nostra conferenza

Ecco un bel resoconto della conferenza stampa convocata il 3 novembre da Giulietto Chiesa, Fernando Rossi e dal sottoscritto sui fatti dell'11 settembre, scritto da Valerio Spositi per berlinguer.it. Buona lettura.

In via IV Novembre, sede del Parlamento Europeo a Roma, si è tenuta ieri mattina una conferenza alla quale hanno partecipato Giulietto Chiesa, Ferdinando Imposimato, Mike Gravel (senatore USA) e Gianni Vattimo. Conferenza inerente alle tematiche dell’11/9/2001, la cui verità ufficiale crolla giorno dopo giorno sotto il peso delle domande che, a tutt’oggi, non hanno avuto risposta.
Ad aprire la conferenza è Giulietto Chiesa, Presidente e fondatore di Alternativa nonchè giornalista di fama internazionale. “Questo è un evento eccezionale – dice – perchè abbiamo qui con noi due oratori molto importanti che non possono essere tacciati di complottismo. Sono esperti indiscussi e sono il giudice Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, e il Senatore americano Mike Gravel”.
Chiesa da la parola al Senatore il quale esordisce dicendo che vuole instaurare una Commissione ufficiale d’Inchiesta sull’11/9. Gravel parla della sua esperienza passata “nell’intelligence, quindi so come funzionano tali sistemi ed essendo anche Senatore, ho compreso anche come funzionano i meccanismi governativi”. Fatta questa premessa, inizia a parlare dell’11/9: “mi è molto piaciuto il film di Chiesa “Zero” che ha messo completamente in imbarazzo gli Stati Uniti. Ma io avevo già capito dall’inizio cosa poteva essere accaduto quell’11 di Settembre”. Quella del Senatore Gravel è una presa di posizione chiara contro l’amministrazione USA e rimanda al mittente le accuse di cospirazione: “l’unica vera cospirazione è quella degli Stati Uniti per impedire di arrivare alla verità, marginalizzando le voci contrarie. Non facendo nessuna indagine sull’11/9 questo governo sta coprendo ugualmente a quello precedente la verità. Infatti Obama quando venne eletto disse di andare avanti, non indietro”. Il senatore chiude con un attacco ai governi americani poichè “come puoi credere che un governo uccida la sua gente? Ebbene è il governo che vuole uccidere il suo popolo mandandolo in guerra a morire invano”.
Il padrone di casa, per così dire, l’Europarlamentare Gianni Vattimo, prende la parola per dire semplicemente poche cose, ma significative: “cosa significa oggi non sapere la verità sull’11/9? Significa continuare ad essere dipendenti da questo sistema fondato sulle corporations. Gli americani hanno fatto esperimenti sul proprio popolo!”.
E’ il turno ora di Ferdinando Imposimato, il giudice istruttore occupatosi dell’omicidio di Aldo Moro, dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II ma anche di mafia, camorra e terrorismo.
Imposimato ha deciso di denunciare alla Corte Internazionale dell’Aja i vertici degli Stati Uniti d’America perchè sapevano e non hanno fatto nulla per impedire la tragedia dell’11/9.
Imposimato inizia in maniera dirompente: “quei fatti hanno avuto ripercussioni gravissime sul nostro destino. Il mio lavoro mi obbliga ad avere elementi concreti per accusare. Ma non voglio far questo – dice Imposimato – voglio invece esporre i fatti, provati.”
Ed eccoli qui, alcuni di essi: “l’11/9 era prevedibile! Io scrissi 4 articoli a riguardo prima che avvenisse l’attentato. Invece gli americani cosa dicono? Che sono stati completamente colti di sorpresa! Io ho studiato a fondo questa vicenda e mi sono trovato di fronte una valanga di prove che la CIA sapeva dell’attacco alle Twin Towers e non fece nulla per evitarlo.”
Il giudice Imposimato inizia ora la stesura delle prove per dimostrare tali accuse:
Mohamed Atta, uno dei 4 uomini del commando dell’11/9 ebbe numerosi contatti con altri terroristi e disse apertamente che avrebbe attaccato gli USA. I servizi americani sapevano tutto ciò, poichè lo pedinavano. Nel 2000 Atta va in Florida ad addestrarsi per pilotare gli aerei ma vi arriva con un visto irregolare, ottenuto a Jeddah, in Arabia Saudita. Su questa vicenda c’è la testimonianza di un funzionario della CIA il quale ha detto che era proprio la CIA che rilasciava tali visti. Ed il consolato americano, in Arabia Saudita, era sempre controllato dalla CIA! Praticamente Mohamed Atta entrava e usciva dall’America con un visto irregolare e ricordo che era sempre sorvegliato dalla CIA”
. Imposimato ora passa ad un particolare più delicato della vicenda, riguardante un passaggio di denaro: “Atta riceve 109.000 dollari da uno sceicco inglese di origine Pakistana, per pagare l’addestramento in Florida dei terroristi. Ma chi diede l’input per dare questi soldi ad Atta? Secondo 4 agenzie di stampa (mai smentite) fu il capo dell’ISI che era un uomo della CIA! Quindi perchè questi signori non sono stati arrestati? Semplicemente perchè sia il capo della CIA che il capo dell’ISI, sapevano tutto della complicità dei vertici USA. E, se non bastasse, pochi mesi prima dell’attentato alle Twin Towers, un’agente della CIA incontrò proprio Osama Bin Laden”
(Maggiori informazioni sono contenute nel libro “ZERO²” di Giulietto Chiesa)
Prima di porre fine al convegno, Giulietto Chiesa tiene a precisare che “noi abbiamo invitato a questa iniziativa tutti i giornalisti italiani ed esteri presenti in Italia, tutti i parlamentari italiani ed europei. Come vedete non ce n’è nemmeno uno perchè hanno paura di ciò che oggi avete ascoltato.”

A seguire l’intervista rilasciata da Ferdinando Imposimato a Giulietto Chiesa:

lunedì 31 ottobre 2011

Nuova indagine sull'11 settembre: conferenza a Roma (3 novembre)

Riporto qui l'articolo di Giulietto Chiesa su Il Fatto Quotidiano, "Per una nuova indagine sull'11 settembre 2001", che introduce idealmente la conferenza che terranno Mike Gravel e Fedinando Imposimato a Roma il 3 novembre, chiamati da Chiesa, Fernando Rossi e da me stesso.  


Per una nuova indagine sull’11 settembre 2001, di Giulietto Chiesa 

Mike Gravel (foto a destra), ex senatore dell’Alaska (noto per avere rivelato al mondo i Pentagon Papers, che documentarono l’inganno del Golfo del Tonchino, con cui l’America fu portata in guerra contro il Vietnam) e Ferdinando Imposimato (foto in basso a sinistra), magistrato di gran parte delle inchieste italiane più scottanti contro l’eversione terroristica, annunciano due sensazionali iniziative:
- il primo con l’avvio di una procedura che potrebbe consentire di istituire, negli Stati Uniti, una Commissione d’inchiesta per riaprire il “caso” dell’11 settembre, dotata di poteri inquirenti e in grado di interrogare “sotto giuramento”;
- il secondo per chiamare l’Amministrazione Bush a difendersi, tra l’altro, dall’accusa di “concorso in strage” di fronte al Tribunale Penale Internazionale dell’Aja.

Lo faranno insieme, in pubblico, a Roma, il 3 novembre, alle ore 11 nella Sala delle Bandiere della rappresentanza dell’Unione Europea a Roma, via IV novembre, invitati da Gianni Vattimo, dall’ex senatore Fernando Rossi e dal sottoscritto (per inciso gli unici tre parlamentari italiani che hanno dichiarato in questi anni di non credere alla versione ufficiale della tragedia).

Immaginando le inevitabili geremiadi sul “complottismo” (ma definire Gravel e Imposimato in questo modo non sarà facile), vorrei qui riportare alcune citazioni di ben noti non complottisti DOC. Eccole:
Governatore Thomas Kean, presidente della Commissone ufficiale sull’11 settembre: “Noi pensiamo che la Commissione, in molti modi, fu costituita in modo tale da farla fallire. Perché non avemmo abbastanza denaro, non avemmo abbastanza tempo, e fummo nominati dalle più faziose persone a Washington”.
Membro del Congresso Lee Hamilton, co-presidente della stessa Commissione: “Io non credo un solo minuto che noi abbiamo ottenuto tutte le cose vere (…) La Commissione è stata istituita perché fallisse (…) la gente dovrebbe cominciare a porsi delle domande sull’11/9 (…)”.
Il commissario Timothy Roemer: Eravamo estremamente frustrati per le false dichiarazioni che stavamo ascoltando”.
Il senatore Max Cleland (che si dimise dalla Commissione in segno di protesta): “E’ uno scandalo nazionale”.
John Farmer, ex Procuratore generale del New Jersey, che guidò lo staff degl’inquirenti: “A un certo livello nel governo, a un certo momento (…) ci fu una qualche intesa, di non dire la verità su ciò che era accaduto (…) Io fui sbalordito per la così grande differenza tra la verità e il modo in cui essa veniva raccontata (…) I nastri dicevano una storia radicalmente diversa da quella che ci veniva raccontata, a noi e al pubblico per ben due anni (…) C’erano interviste fatte dal centro di New York della Federal Aviation Administration la notte del 9/11, ma quei nastri vennero distrutti. I nastri della CIA sugli interrogatori furono distrutti. La vicenda del 9/11, per dirla con un eufemismo, è stata distorta e fu completamente diversa da come andò effettivamente”.

L’incontro di Mike Gravel e Ferdinando Imposimato con giornalisti e parlamentari, italiani e europei, è aperto al pubblico.