martedì 5 luglio 2011

Interrogazione alla Commissione sul rischio di pena di morte negli Usa per vittime consegne straordinarie Cia e prigioni segrete in Polonia

Interrogazione con richiesta di risposta orale alla Commissione
Articolo 115 del regolamento
Baroness Sarah Ludford, Sophia in 't Veld, Sonia Alfano, Gianni Vattimo, Ramon Tremosa i Balcells, Louis Michel, Jens Rohde, a nome del gruppo ALDE
28 giugno 2011

Oggetto: Rischio di pena di morte negli Stati Uniti per le vittime delle consegne straordinarie della CIA e le prigioni segrete in Polonia

Abd al-Rahim al-Nashiri, che è stato detenuto nelle carceri americane per nove anni e si trova attualmente nel carcere di Guantanamo, sta rischiando la vita, in quanto potrebbe essere condannato alla pena capitale da una commissione militare americana(1). Egli ha affermato di essere stato detenuto e torturato, nel 2002-2003, in un centro di detenzione segreto della CIA in Polonia, di cui anche le relazioni Marty e Fava presumevano l'esistenza(2). Il 27 ottobre 2010 il pubblico ministero polacco ha ufficialmente riconosciuto al-Nashiri, com'è poi avvenuto anche il 20 gennaio 2011 per Abu Zubaydah, come vittima nel quadro di un'indagine sulle prigioni segrete della CIA in Polonia(3). Il 10 maggio 2011 al-Nashiri si è appellato alla Corte europea dei diritti dell'uomo, chiedendo alla Corte di ordinare al governo polacco di intervenire presso le autorità statunitensi per cercare di impedire che, nel procedimento giudiziario in atto, la commissione militare chiedesse l'applicazione della pena capitale(4). Il 24 maggio le autorità polacche hanno rimosso il pubblico ministero Jerzy Mierzewski dal caso delle presunte torture inflitte ad al-Nashiri e ad Abu Zubaydah, adducendo un "rimpasto amministrativo", mentre il suo immediato superiore Robert Majewski è stato deposto dalle sue funzioni(5). Secondo quanto riferito dai mezzi d'informazione, essi hanno valutato l'ipotesi di denunciare i membri del governo dell'epoca, compresi l'ex primo ministro Leszek Miller e l'allora Presidente Aleksander Kwasniewski, per violazione della costituzione polacca, connivenza nella detenzione illegale di una serie di persone e complicità in crimini contro l'umanità(6). Il 3 giugno le autorità polacche hanno avviato un'indagine sui mezzi d'informazione per divulgazione di segreti di Stato(7). Il 18 giugno i media hanno riportato che l'allora Presidente Kwasniewski, in base alle sue dichiarazioni, non sarebbe stato a conoscenza dei centri di detenzione della CIA e, alla scoperta della loro esistenza, avrebbe ordinato la loro chiusura, e che i pubblici ministeri stavano proseguendo le indagini, anche sul caso di Khalid Sheikh Mohammed(8).

È la Commissione a conoscenza di questi fatti? Quali passi ha intrapreso per esprimere l'opposizione dell'UE alla pena capitale nel caso di al-Nashiri? Concorda la Commissione sul fatto che l'UE dovrebbe esercitare pressioni sulle autorità polacche in vista di un intervento congiunto, in modo da proteggere tutti gli individui dalla pena di morte, la tortura, la detenzione arbitraria e le sparizioni forzate, garantendo fra l'altro che le inchieste su presunte violazioni dei diritti umani non siano bloccate e che i responsabili siano assicurati alla giustizia? Quali misure sta adottando la Commissione per garantire che sia fatta giustizia in Europa per le vittime dei programmi di consegne straordinarie e di detenzione segreta della CIA in Polonia e in altri Stati membri dell'Unione, tra cui la Romania e la Lituania?

(1) L'evento è stato condannato dal Parlamento europeo nella sua risoluzione in materia del 9 giugno 2011; cfr. http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2011-0271+0+DOC+XML+V0//IT.
(2) Le segnalazioni fanno riferimento all'esistenza di un "sito nero" presso il centro dei servizi segreti di Stare Kiejkuty, vicino all'aeroporto di Szymany.
(3) Cfr. http://www.cbsnews.com/stories/2010/10/27/world/main6995532.shtml e http://www.interights.org/view-document/index.htm?id=609; entrambi affermano di essere stati sottoposti a tortura, anche con il metodo del quasi annegamento (water-boarding), mentre i governi polacco e statunitense continuavano a negare l'esistenza di prigioni segrete in Polonia.
(4) Cfr. http://www.soros.org/initiatives/justice/litigation/nashiri.
(5) Cfr. http://www.presseurop.eu/en/content/news-brief-cover/683991-cover-over-cia-torture-centres.
(6) Cfr. http://www.thenews.pl/1/10/Artykul/25137,Prosecutor-preparing-to-charge-former-PM-over-CIA-prison-allegations.
(7) Cfr. http://news.yahoo.com/s/ap/20110603/ap_on_re_eu/eu_poland_cia_prison.
(8) Quello che stando alle dichiarazioni era l'ultimo volo, con 7 membri della CIA e 5 prigionieri a bordo, è arrivato da Kabul in Afghanistan il 22 settembre 2003 e ha lasciato la Polonia il 23 settembre da Szymany, alla volta della Romania.

Nessun commento: