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mercoledì 31 marzo 2010

Emiliano Morrone (Idv) ringrazia i suoi elettori

Il giornalista antimafia Emiliano Morrone, candidato indipendente nella lista di Idv della circoscrizione elettorale di Cosenza, ringrazia profondamente i suoi elettori, a conclusione d'una campagna elettorale condotta insieme a giovani calabresi e di altre regioni, tutta dal basso.
Morrone dichiara: “Abbiamo ottenuto 833 preferenze. Si tratta di voti liberi, che non provengono dalla 'ndrangheta, da accordi, scorrettezze o promesse vuote. Chi ha sostenuto il nostro progetto politico di lotta alla criminalità organizzata, controllo dei fondi pubblici, tutela dell'ambiente, sanità e scuola pubblica e investimento sulle nuove generazioni, lo ha fatto riconoscendone la purezza e bellezza”.
Morrone aggiunge: “Abbiamo ottenuto più consensi di politici navigati, come Eva Catizzone e Luigi Marrello. Il nostro risultato dimostra che c'è una voglia di cambiamento e un'attenzione per i contenuti che, in autonomia e coraggio, portiamo avanti come figli della Calabria, seguendo l'invito di Paolo Borsellino, il quale ci ha lasciato in eredità un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà”.
Morrone conclude: “L'affermazione regionale è solo l'inizio di un nuovo percorso culturale e politico insieme alla società civile. Saremo presenti con più forza, vigilanza e proposta nelle scuole, nelle piazze, sulla rete e in primo luogo fra i giovani. Uso il plurale persuaso che solo il coinvolgimento e la partecipazione degli onesti porteranno ad una Calabria emancipata e realmente moderna, nella quale non ci sia più l'emigrazione, la sottomissione, l'abbandono, la 'ndrangheta”.

venerdì 26 marzo 2010

Emiliano Morrone chiude la campagna elettorale

Ecco un'intervista al candidato al consiglio regionale calabrese Emiliano Morrone, che invito tutti voi a sostenere in queste elezioni.

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) - Il 26 marzo, alle ore 21 presso l'Hotel Dino's di San Giovanni in Fiore (Cosenza), il giornalista antimafia Emiliano Morrone, candidato indipendente al consiglio regionale nella lista di Idv della circoscrizione di Cosenza, conclude la sua campagna elettorale. Lo fa in modo insolito, "per indurre - spiega - a una riflessione sul senso del voto e sull'inutile violenza della campagna elettorale in Calabria". Morrone precisa: "Con me ci saranno anzitutto i giovani del movimento 'Il coraggio della parola', che, con autonomia e indipendenza, seguendomi negl'incontri, anche insieme a ragazzi non elettori, hanno voluto dare un segnale di come si può fare politica dal basso, senza deturpare muri e ambiente con manifesti abusivi e affissioni selvagge".

Annunciando la presenza del sassofonista jazz Stefano "Cocco" Cantini, considerato tra i migliori del mondo, Morrone aggiunge: "Parlerà anzitutto la musica, suonata da un maestro del jazz. Seguirà la parola, di denuncia e prospettiva politica. Il nostro impegno è per il futuro dei giovani e il contrasto dell'emigrazione, imposta dalla criminalità e dalla politica del malaffare". Morrone riferisce: "In una realtà come quella calabrese, che nel tempo ha perduto il valore dell'unità e solidarietà, vogliamo dare anche nella forma un segnale di speranza. Ho chiesto quindi a Cantini di suonare pure 'Bocca di rosa', di De Andrè, un brano quasi evangelico che richiama per certi versi l'episodio della Maddalena. Questo per significare che è fondamentale la lotta alla 'ndrangheta, la quale non ha titolari. Col silenzio o con l'accettazione delle logiche del potere, diventiamo complici delle mafie. E' finito il tempo della paura, della schiavitù. La Calabria non è terra delle cosche, lo abbiamo detto anche ieri ad Amantea, in piazza, a voce alta".

Morrone conclude: "Avremo una diretta con i parlamentari europei Gianni Vattimo e Sonia Alfano. I due rappresentano, rispettivamente, la cultura e il movimento attivo e vivo, spontaneo. Alla nostra regione serve, appunto, un movimento culturale che vinca la mentalità del compromesso morale e che non abbia bandiere o colori ma si batta disinteressatamente per il bene d'una terra in ginocchio, i cui giovani sono obbligati a partire dopo gli studi. Con la vigilanza, la fermezza e l'aggregazione civile, impediremo l'uso indebito delle risorse pubbliche. E, mantenendo il coraggio della parola, racconteremo sempre dei problemi e drammi della nostra Calabria. Sono certo che vinceremo".

martedì 23 marzo 2010

Un intervento di Emiliano Morrone

Un intervento di Emiliano Morrone, candidato indipendente a consigliere regionale nella liste di Italia dei Valori della circoscrizione di Cosenza.

La politica italiana è fatta di strategie, ordini di scuderia, contraddizioni, incoerenza, facciata, forma. È l'altro, palese aspetto che la caratterizza, oltre alla promozione di clown, ballerine, lustrini, vuotezza.
In campagna elettorale c'è la convinzione, di candidati e fedelissimi, che uno slogan, un ritocco di foto, una buona comunicazione in generale, una socialità festaiola e leggera valgano a produrre consensi a pioggia, buoni a conquistare il palazzo, di pasoliniana memoria. Tutto fa brodo, allora: svanisce così ciò che conta, la storia del candidato e la sua visione del futuro.
Da Berlusconi in avanti, la politica è diventata «supercazzora», messaggio subliminale, solenne imperativo ipotetico, miraggio indecoroso, culto della propaganda, marketing. Questo nell'intera nazione, distratta dalle seduzioni del piccolo schermo, priva dell'identità di popolo e della consapevolezza della forza collettiva.
In Calabria, dove i fondi pubblici sono spariti come le persone, emigrate, perdute o schiacciate, è certamente ancora peggio. Scorrendo le liste, si trovano cari amici della 'ndrangheta, profittatori, furbetti riciclati, massoni trasversali, campioni dell'affarismo, mangioni santificati, tirapiedi e sognatori.
Giù nella mia terra, conoscendone le risorse, i drammi, il dolore e le logiche, piccolo ho deciso di candidarmi, conscio dei rischi e degli sviluppi d'un passo del genere. Non sono uno che se la tiene, non sopporto aggiustamenti, le azioni di nascosto, la legittimazione di metodi e figure che hanno tolto il sangue e il respiro alla mia gente, che l'hanno piegata, mortificata, distrutta nell'anima.
Vengo dalla società civile, dal mondo dei movimenti e, prima di tutto, sono un narratore. Come tutti i narratori, sogno, immagino un tempo migliore, cioè l'inizio del riscatto. Ma si può narrare solo se si vive, se si è scossi dalla rabbia per come siamo ridotti e per come potremmo essere, solo a volerlo. Si può narrare se si coglie ogni attimo l'inganno che continuiamo a subire: non siamo in democrazia, «Stato» è una parola come «caccia» o «pesca», se le regole si cambiano ad uso di pochi e se corre il sospetto, tante volte la certezza, che abbia tramato contro se stesso, mandando a morte o a rotoli i suoi servitori più integerrimi, i cittadini che lo alimentano col lavoro, l'impegno, il sacrificio.
Vengo dal Popolo delle Agende rosse, che, sorto spontaneamente per iniziativa di Salvatore Borsellino, raccogliendo l'eredità di suo fratello Paolo tenta dal basso d'organizzare quel movimento culturale, auspicato dal grande giudice siciliano, che s'opponga al puzzo del compromesso morale.
Devo riferire pubblicamente, senza nascondere nulla o ricorrere a tatticismi politici, che ho delle perplessità sul progetto di rinnovamento in Calabria che ha in Filippo Callipo il suo riferimento. Perplessità che vanno sciolte senza esitazioni.
Non avrei mai accettato d'affrontare le elezioni, lo sa bene Sonia Alfano con cui ho discusso a lungo, se avessimo ceduto ad Agazio Loiero, che non ho mai condiviso e che ha la responsabilità politica d'aver sciupato cinque anni di governo non producendo il minimo cambiamento nella nostra terra; sempre identica a se stessa, sempre vinta, sempre travagliata e oggi pronta ad essere conquistata da nuovi, si fa per dire, predatori patentati.
Ho il dovere di spiegare apertamente i miei dubbi su Callipo, il quale, mi risulta da una verifica, non ha partecipato a una mia iniziativa elettorale a San Giovanni in Fiore (Cosenza) pur venendo lo stesso giorno nella mia città d'origine e andando in giro con Tommaso Durante, personaggio candidato in una lista comunale di Mario Pirillo, politico che ho sempre avversato per i suoi metodi, perfino denunciandone in rete delle operazioni moralmente riprovevoli a ridosso dell'ultimo voto europeo.
Non me ne abbia nessuno: se Callipo smentisce subito e pubblicamente quanto con carattere di certezza si continua a dire nella comunità di San Giovanni in Fiore, e cioè che la sua mancanza al mio incontro elettorale del 13 marzo scorso, presente in sala Gianni Vattimo e Luigi de Magistris in diretta telefonica, non è stata determinata da diversi orientamenti, da una vicinanza a Durante e Pirillo, io gli confermo con tutto il cuore il mio consenso, la considerazione che gli ho riservato nel mio discorso di quella serata (su You Tube in tre parti, inserito nel canale di Enzo Gigliotti).
Il principio è che noi giovani dell'antimafia civile non possiamo essere servi di nessuno e dobbiamo dare l'esempio reale d'autonomia e fermezza. Nessuno può mandarci in prima linea, usando strumentalmente le nostre facce e le nostre denunce per diffondere l'idea d'un fresco profumo di libertà che per conto nostro perseguiamo senza mezzi, con la semplice passione e la convinzione che vale la pena parlare, scrivere, manifestare, piuttosto che restare indifferenti o in attesa di piccole grazie, facendoci quindi complici d'un sistema marcio.
Perciò, non vorrei essere frainteso: ho solo bisogno d'una netta dichiarazione pubblica di Callipo in merito alla vicenda di San Giovanni in Fiore. Dica che con Pirillo non ha nulla da spartire, punto.
In tempi difficili e problematici per la Calabria, regione a se stante, ciò libererebbe il campo da ogni equivoco e darebbe più coesione e fiducia ai tanti giovani che, come me, scommettono nel valore delle idee e della verità, per cui abbiamo deciso d'appoggiare Callipo, senza alcuna pretesa o calcolo opportunistico.
Emiliano Morrone

venerdì 12 marzo 2010

Fermare l’emigrazione, riprendiamoci la Calabria: incontro a San Giovanni in Fiore

"Fermare l’emigrazione, riprendiamoci la Calabria", incontro pubblico il 13 marzo a San Giovanni in Fiore (Cs) con De Magistris, Callipo, Vattimo ed Emiliano Morrone
I giovani di "Il coraggio della parola" sostengono il progetto politico, dal basso, del giornalista antimafia Emiliano Morrone

"La Voce di Fiore", sabato 13 marzo 2010.

Il prossimo 13 Marzo, nella sala convegni dell’Hotel Dino’s di San Giovanni in Fiore (Cs), si terrà l’incontro pubblico “Fermare l’emigrazione, riprendiamoci la Calabria”, promosso dai giovani del movimento “Il coraggio della parola”, i quali sostengono, autonomamente dai partiti, il giornalista antimafia Emiliano Morrone come candidato indipendente in IdV al consiglio regionale della Calabria, nella circoscrizione elettorale di Cosenza. Interverranno all’iniziativa l’imprenditore Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria, il deputato europeo Luigi De Magistris, presidente della Commissione per il controllo dei bilanci in seno al Parlamento UE, il filosofo ed eurodeputato Gianni Vattimo e lo stesso Morrone.
In merito a questo appuntamento, Morrone anticipa: “Con i giovani di ’Il coraggio della parola’, abbiamo voluto dare un segnale forte alla comunità di San Giovanni in Fiore, probabilmente il comune con il più alto tasso di emigrazione e disoccupazione a livello europeo, e all’intera Calabria”.
Morrone aggiunge: ”E’ proprio dalle urgenze dei territori che dobbiamo partire, riconoscendo collettivamente l’esistenza di un rovinoso sistema generale e trasversale di clientele, favori e condizionamento del voto, per cambiare la politica, alimentando il coraggio dell’azione e della svolta radicale”.
Ancora, Morrone dichiara: “La determinazione dei giovani, che comprendono l’importanza di lottare per il futuro della Calabria, la fermezza delle scelte politiche di Callipo, Vattimo e De Magistris e il bisogno diffuso di giustizia, trasparenza e concretezza costituiscono la base fondamentale del nostro progetto politico, che ha l’obiettivo di arginare l’emigrazione, responsabilizzare la società civile, combattere culturalmente la ’ndrangheta, sconfiggere la politica del malaffare che ha devastato e paralizzato la nostra terra”.
Morrone conclude: “Ringrazio profondamente i tanti ragazzi, che, attraverso la rete, mi hanno chiesto d’impegnarmi politicamente ed è soprattutto con loro e per loro che mi spenderò, mai per mio utile, affinché ci siano le condizioni effettive per il lavoro, l’autonomia degl’individui e la possibilità, quindi, di scegliere liberamente da chi farci amministrare, sulla base del curriculum dei singoli, della loro onestà, della loro passione civile, della loro competenza. L’affrancamento dal bisogno e la libertà individuale sono le condizioni essenziali per una legalità reale ed un futuro senza mafie, armate o bianche”.

mercoledì 17 febbraio 2010

Con il Parlamento Europeo a Rosarno (RC)

Ecco un breve resoconto giornalistico della nostra visita di ieri (e di questi giorni) a Rosarno. Subito sotto, la mia intervista al TGR Calabria.

È durato oltre 2 ore l'incontro, svoltosi ieri mattina in Municipio, tra i commissari straordinari - Domenico Bagnato, Francesco Campolo, Rosario Fusaro - e la delegazione della Commissione europea Libertà civili, Giustizia e Affari interni del Parlamento europeo, composta da Juan Fernando Lopez Aguilar (presidente), Roberta Angelilli (vice presidente Parlamento europeo), Salvatore Iacolino (vice presidente), Clemente Mastella, Nuno Melo, Mario Pirillo, Gianni Vattimo, Helene Flautre, Cornelia Ernst, Mario Borghezio e Andrew Brons.
Il motivo della visita è da ricondurre all'esigenza di analizzare a fondo quanto accaduto a Rosarno negli scontri del 7 e 8 gennaio scorsi, attraverso le testimonianze delle autorità istituzionali e dei rappresentanti del volontariato e delle forze sindacali ed economiche, per consentire al Parlamento europeo una corretta revisione delle norme comunitarie in materia di immigrazione e lavoro.
Nel corso del faccia a faccia con i commissari straordinari, svoltosi a porte chiuse, i parlamentari europei hanno voluto conoscere nel dettaglio il fenomeno dell'immigrazione clandestina nella Piana di Rosarno, il ruolo svolto dalla criminalità organizzata per accaparrarsi il mercato del lavoro nero, le cause reali che hanno determinato la rivolta dei lavoratori africani, le problematiche relative al rapporto tra immigrati e popolazione locale sia rispetto agli elementi di conflittualità sia riguardo all'opera di solidarietà ed accoglienza dispiegata dalla cittadinanza e dal volontariato. Un approfondimento, infine, ha interessato il settore dell'agrumicoltura, attraversato da una crisi che sta flagellando l'economia del Comprensorio.
A conclusione dell'incontro, il presidente Lopez Aguilar ha dichiarato che «i tre giorni di missione in Calabria servono per mettere a fuoco i diversi problemi connessi ai flussi migratori, al fine di offrire al Parlamento europeo significative analisi, proposte concrete, in vista della discussione che avverrà a Strasburgo nelle prossime settimane».
«Rosarno rappresenta simbolicamente un punto di partenza del Parlamento europeo nel processo di costruzione delle garanzie in favore del lavoratore stagionale, impiegato nelle aziende europee, qualunque sia la sua Patria di origine. Per questo andremo in altre città europee per acquisire gli elementi informativi necessari per conoscere il fenomeno sul piano sociologico - dove regnano illegalità e sono modeste o inesistenti le tutele in favore dei lavoratori - e poter poi intervenire con una nuova direttiva quadro, oggi all'esame del Parlamento europeo, che così eliminerebbe un vuoto normativo» ha spiegato il vicepresidente Salvatore Iacolino.
Per Mario Borghezio della Lega Nord «il problema dell'immigrazione selvaggia crea delle bombe ad orologeria che possono scoppiare da un momento all'altro come confermato dai fatti di Milano». L'europarlamentare leghista è convinto che «dobbiamo attrezzarci meglio, mettendo da parte i preconcetti che finora hanno impedito un'azione efficace di prevenzione, e dobbiamo renderci conto che senza una forte affermazione del principio di legalità e senza passare attraverso lo svuotamento delle sacche di clandestinità, avremo sempre sorprese».
Che il problema del rapporto complesso tra immigrazione e popolazione locale sia un fatto che non riguarda soltanto Rosarno, lo ha affermato Clemente Mastella (Partito della Libertà), secondo cui «proprio su queste questioni l'Europa si è mostrata palesemente latitante, disinteressandosi di un fenomeno che, viste le ribellioni scatenatesi anche nelle banlieu parigine, a Berlino, in Svezia ed altrove, investe non solo il bacino del Mediterraneo, ma l'intera Europa». Considerato appunto che non è solo una questione italiana, per Mastella sarebbe opportuno che la Commissione non si limitasse a compiere la sua indagine su Rosarno, ma si preoccupasse di andare un po' in giro per l'Ue.
«Molto può fare l'Europa per ridare speranza a questo territorio attraversato da una profonda crisi economica». È il convincimento di Mario Pirillo (Pd), già venuto a Rosarno il 22 gennaio scorso con la delegazione del gruppo dei Socialisti&Democratici europei, a dimostrazione della grande attenzione mostrata dal Parlamento europeo per quest'area geografica che deve uscire definitivamente dalla condizione di sottosviluppo in cui si trova. E promette «un forte impegno perché l'Europa attivi una serie di iniziative, incluse quelle collegate al rilancio dell'agrumicoltura, che possano far recuperare il tempo perduto».
A parere di Gianni Vattimo è bastata una "piccola scintilla" per produrre a Rosarno un incendio enorme, giustificabile con le condizioni disumane in cui vivevano i migranti, sfruttati dalla criminalità organizzata. Per l'europarlamentare di Idv tutta la questione ruota attorno al sistema messo in piedi dalla mafia «che lucra sul lavoro di questa povera gente, un sistema che sembra la caricatura del capitalismo mondiale». Se è impensabile poter fermare l'immigrazione, «perché ne abbiamo bisogno per la sopravvivenza dell'economia», per Vattimo bisogna considerare «tanto la situazione degli extracomunitari pagati poco quanto quella in cui versano gli imprenditori agricoli, che guadagnano poco perché nella loro filiera c'è qualcuno che succhia i guadagni». Lo Stato, per prima cosa, dovrebbe quindi «rendere più dignitosa la vita di questi migranti con investimenti sani e amministrati bene. Ma poi questi fondi chi se li mangia?».
A conclusione dell'incontro, la delegazione europea, nonostante il tempo inclemente, ha voluto visitare l'area dell'ex fabbrica Rognetta, il dormitorio-ghetto per centinaia di migranti, fatto sgomberare dalle forze dell'ordine all'indomani della rivolta e successivamente demolito dalle ruspe della Protezione civile.
Da registrare, a margine, il sit-in dei precari Lsu e Lpu del Comune di Rosarno - che hanno esposto all'ingresso del Municipio un eloquente striscione -, i quali chiesto ed ottenuto di incontrarsi con alcuni membri della delegazione europea, ai quali hanno esposto la loro condizione di lavoratori sottopagati e senza futuro.
E per oggi, con inizio alle ore 10, sempre sul problema dei migranti e del lavoro è in programma, presso l'auditorium comunale, un attivo unitario di lavoratori, italiani e stranieri, promosso dai sindacati nazionali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, presenti i segretari generali Stefania Crogi, Augusto Cianfoni e Stefano Mantegazza.

(Giuseppe Lacquaniti, "Gazzetta del Sud", 17/2/2010)

venerdì 12 febbraio 2010

VATTIMO in DELEGAZIONE EUROPARLAMENTO A ROSARNO DAL 15 AL 17 FEBBRAIO

12-02-2010

(ASCA) - Roma, 12 feb - Una delegazione della commissione per le Libertà civili, Giustizia e Affari Interni (Libe), del Parlamento europeo, si recherà a Rosarno dal 15 al 17 febbraio. Lo rende noto un comunicato dell'Europarlamento.
La delegazione, presieduta da Juan Fernando Lopez Aguilar, sarà composta da 11 deputati europei, tra i quali gli italiani Salvatore Iacolino, vice presidente della commissione per le Libertà civili, Giustizia e Affari Interni, Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento europeo, e Mario Borghezio, Clemente Mastella e Gianni Vattimo.
"Il Parlamento europeo è attualmente impegnato nella revisione delle norme comunitarie in materia di immigrazione e lavoro, e chiede maggiori garanzie per i lavoratori migranti stagionali provenienti da Paesi terzi impiegati illegalmente negli Stati europei'', spiega la nota.
La delegazione incontrerà il 15 febbraio le autorita' regionali di Reggio Calabria, nello specifico il presidente della Regione Agazio Loiero, il prefetto Luigi Varratta, il questore Carmelo Casabona.
Martedì 16 febbraio si terrà invece una riunione con le autorità locali di Rosarno in presenza del Commissario straordinario per il Comune di Rosarno Domenico Bagnato.In seguito sono previste due sessioni: un momento di confronto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Cgil, Sergio Genco; Cisl, Paolo Tramonti; Uil, Roberto Castagna) e delle associazioni agricole (Cia, Giuseppe Mangone; Confagricoltori, Nicola Cilento; Coldiretti, Pietro Molinaro); e un incontro con i rappresentanti delle Associazioni (Caritas e Croce Rossa) e delle Ong (Libera, Don Pino De Masi; Arci, Filippo Miraglia; Msf, Rolando Magnano) che lavorano in questa zona nell'assistenza agli immigrati e nella lotta alla criminalità organizzata.
Mercoledì 17 febbraio la delegazione si sposterà a Roma dove incontrerà il commissario straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca e il vice capo Missione Italia di Medici senza Frontiere Rolando Magnano. A seguire l'incontro con il ministro degli Interni Roberto Maroni e con una delegazione di Parlamentari italiani di Camera e Senato.
I lavori si concluderanno nel pomeriggio dopo l'incontro con il Procuratore anti-mafia Pietro Grasso.
(Asca)

martedì 2 febbraio 2010

La candidatura di Emiliano Morrone (IdV) alle regionali in Calabria

Ecco le mie ragioni (nel video) per sostenere la candidatura di Emiliano Morrone alle elezioni regionali in Calabria. Molti di coloro che seguono le attività del sottoscritto conoscono ormai da tempo Emiliano (e "La Voce di Fiore") e il suo impegno politico, culturale, sociale.

Il link riportati qui di seguito vi porta alle motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi come indipendente nell'Italia dei Valori. Un percorso che conosco bene... Buona lettura e buona visione (nonostante il gatto).

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4663

lunedì 30 novembre 2009

REGIONALI: VATTIMO, IN CALABRIA GRANDE FERVORE CULTURALE

REGIONALI: VATTIMO, IN CALABRIA GRANDE FERVORE CULTURALE
(ANSA) - CATANZARO, 28 NOV - ‘Mi piace l’idea di una Calabria laboratorio politico perché ho visto che è davvero così, anche nei piccoli centri’. A sostenerlo è stato l’eurodeputato di Idv Gianni Vattimo intervenendo al dibattito promosso a Catanzaro dal partito. ‘Facendo campagna elettorale per le europee - ha aggiunto - ho notato un fervore culturale notevole ma ho sperimentato anche i grossi problemi della democrazia perché ho conosciuto il fenomeno del controllo del voto. Comunque sono fiducioso perché il fervore, soprattutto tra i giovani, c’è’. Parlando poi del tema della democrazia all’interno del partito, Vattimo ha sostenuto che ‘è giusto che ci sia la preoccupazione del perseguimento della democrazia ma l’esigenza va equilibrata con il fatto che quando nasce un partito come Idv lo fa sulla base rappresentata da una persona’.

martedì 24 novembre 2009

Convegno IDV a Catanzaro


SABATO 28 NOVEMBRE A CATANZARO CONVEGNO IDV CON DI PIETRO, DE MAGISTRIS, ARLACCHI, VATTIMO, TRANFAGLIA, GAMBINO, FALCONE E CALLIPO

Questione morale e questione culturale. La Calabria laboratorio politico”: è il tema dell’incontro organizzato da Italia dei Valori di Catanzaro, che si terrà il prossimo sabato 28 novembre, con inizio alle ore 9.00, presso la Casa delle Culture – Palazzo della Provincia di Catanzaro. Al dibattito, moderato da Matteo Cosenza, direttore del Quotidiano della Calabria - dopo i saluti del commissario Idv Calabria, on. Ignazio Messina, e del commissario provinciale Idv Catanzaro, Gianluca Silipo - interverranno il presidente nazionale di Italia dei Valori on. Antonio Di Pietro, gli europarlamentari Idv Luigi de Magistris, Pino Arlacchi e Gianni Vattimo, lo storico Nicola Tranfaglia, i docenti dell’Unical Silvio Gambino e Anna Falcone, e l'imprenditore Pippo Callipo, candidato alla Presidenza della Regione Calabria.

venerdì 13 novembre 2009

La Calabria onora Gianni Vattimo

La Calabria onora Gianni Vattimo.
Prima all’Università di Cosenza, poi nella sua San Giovanni in Fiore. Nella città silana sarà insieme a Gioacchino Genchi, consulente tecnico in "Why not?" e in altre importantissime inchieste.
Giovedì 12 novembre 2009, La Voce di Fiore
(http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4538)

Il prossimo 18 novembre, il filosofo ed europarlamentare Gianni Vattimo sarà a Cosenza, all’Università della Calabria. Presenterà, alle 17,30 nell’Aula Caldora dell’ateneo, il suo ultimo libro, "Addio alla verità", pubblicato nel 2009 da Meltemi Editore. All’evento parteciperanno Nuccio Ordine, ordinario di Letteratura italiana e Adriano De Sanctis, preside del corso di laurea in Ingegneria Edile e dell’Architettura.

Il 19, invece, Vattimo, candidato sindaco di San Giovanni in Fiore (Cosenza) nel 2005, tornerà nella città dell’abate Gioacchino, profeta dell’utopia della Terza Età, di cui il filosofo, nato a Torino e originario di Cetraro, scrive ampiamente nel volume "Dopo la cristianità", Garzanti. Alle ore 18, nella sala convegni dell’Hotel Dino’s, parlerà di utopia e democrazia insieme a Gioacchino Genchi, il maggiore esperto informatico di cui si serve l’Autorità giudiziaria per le inchieste più importanti e complesse. Col patrocinio del Sindacato Autonomo di Polizia della Calabria (Sap), interverranno anche il segretario regionale Michele Granatiero, Roberto Bonina, del Sap provinciale di Crotone, Francesco Scarcelli, sindacalista Cgil, Vincenzo Tiano, vicedirettore di "la Voce di Fiore" e Gerardo Tangaro, degli "Amici di la Voce di Fiore".

Peraltro, Vattimo e Genchi parleranno agli studenti delle scuole superiori di San Giovanni in Fiore, presso l’Istituto Commerciale alle 9,30 del 19 novembre.

lunedì 5 ottobre 2009

Gianni Vattimo firma con "la Voce di Fiore" la petizione di "Il Quotidiano della Calabria" per liberare la regione dalle scorie


Gianni Vattimo firma con "la Voce di Fiore" la petizione di "Il Quotidiano della Calabria" per liberare la regione dalle scorie
"Spero che la Calabria sana e viva, ancora in maggioranza, si ritrovi forte alla manifestazione nazionale del 24 ottobre ad Amantea"
La Voce di Fiore, http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4436, lunedì 5 ottobre 2009.

Il filosofo italiano Gianni Vattimo, con le motivazioni che sotto riportiamo, ha firmato la petizione di "Il Quotidiano della Calabria" per liberare la Calabria dalle scorie.

Ho appreso della petizione del giornale per liberare la Calabria dalle scorie. Il problema è molto grave, visti i dati emersi a Crotone dopo l’inchiesta "Black Mountains", del pm Pierpaolo Bruni, e per le notizie che si susseguono sulla nave affondata a largo di Cetraro (Cosenza), paese di cui sono originario.
C’è un quadro generale inquietante, già noto al capitano Natale De Grazia, morto inspiegabilmente nel 1995 mentre, come la giornalista Ilaria Alpi, indagava su traffici internazionali di rifiuti.
Già nel 2005, insieme ai ragazzi del laboratorio culturale antimafia "la Voce di Fiore", denunciai pubblicamente delle aree, nell’altopiano della Sila, con la presenza di materiali pericolosi e pannelli di Eternit. Purtroppo, la Calabria è considerata la discarica per eccellenza; non solo per questi risaputi fatti di cronaca, rispetto a cui manca un’attivazione responsabile e decisa della politica.
Come è noto, da ex candidato sindaco di San Giovanni in Fiore (Cosenza) continuo a seguire le vicende regionali; anche nella mia veste di parlamentare europeo. Sono convinto che informazione e società civile possano incidere molto.
Se non c’è unità sociale e convergenza politica, la nostra Calabria resterà luogo di affari, veleni e minorità. Un paradiso maledetto e disperato in mano a signori della morte che, nella o con la ’ndrangheta, continueranno ad arricchirsi. Distruggendo, inquinando, restando impuniti al potere e generando una società sempre più "sparente", obbligata al silenzio o in fuga; oppressa, emigrata, perduta.
Per questo, consapevole dell’utilità della vostra petizione, firmo insieme ai giovani di "la Voce di Fiore", coi quali mi impegno da tempo, sul piano culturale, per concorrere all’emancipazione della Calabria.
Spero che la Calabria sana e viva, ancora in maggioranza, si ritrovi forte alla manifestazione nazionale del 24 ottobre ad Amantea. Lì, anche sostenendo il procuratore di Paola Bruno Giordano, si chiederà l’intervento dello Stato per la bonifica delle acque in cui giace la nave scoperta grazie alle dichiarazioni del pentito Francesco Fonti. A quanto pare con reperti spaventosi.
Gianni Vattimo, parlamentare europeo di Idv
"la Voce di Fiore", laboratorio culturale antimafia