
Margini
Si inaugura in questi giorni una settimana di iniziative intitolata "Torino spiritualità". Conferenze, esercizi di meditazione, presentazione di libri e illustrazione di figure di mistici - non solo cattolici o cristiani, anche rappresentanti di altre religioni. Tutto questo mentre impazzano tra Bari, Roma e la Sardegna le escort (leggi puttane) dell'utilizzatore finale (leggi puttaniere) Silvio Berlusconi. Qual è qui il fenomeno marginale? La mignottocrazia berlusconiana, tinta del razzismo "cristiano" della Lega, oppure la settimana di spiritualità torinese? E ancora, a proposito di eventi "marginali": il 16 settembre, mentre un Parlamento Europeo disincantato e distratto rieleggeva Barroso presidente della Commissione europea, consapevole che questo era un ennesimo scacco all'autorità e vitalità del Parlamento (unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini), in una piccola aula del palazzo di Strasburgo si ricostituiva, poiché siamo a inizio legislatura, l'intergruppo sul benessere e la conservazione degli animali, questi nostri fratelli muti, con cui condividiamo tanti problemi di sopravvivenza. Una boccata di aria non mefitica, da Torino e da Strasburgo, libera anche forse perché spira nei margini, sfugge all'attenzione dei poteri forti, ma come la vecchia talpa scava loro la fossa.
Si inaugura in questi giorni una settimana di iniziative intitolata "Torino spiritualità". Conferenze, esercizi di meditazione, presentazione di libri e illustrazione di figure di mistici - non solo cattolici o cristiani, anche rappresentanti di altre religioni. Tutto questo mentre impazzano tra Bari, Roma e la Sardegna le escort (leggi puttane) dell'utilizzatore finale (leggi puttaniere) Silvio Berlusconi. Qual è qui il fenomeno marginale? La mignottocrazia berlusconiana, tinta del razzismo "cristiano" della Lega, oppure la settimana di spiritualità torinese? E ancora, a proposito di eventi "marginali": il 16 settembre, mentre un Parlamento Europeo disincantato e distratto rieleggeva Barroso presidente della Commissione europea, consapevole che questo era un ennesimo scacco all'autorità e vitalità del Parlamento (unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini), in una piccola aula del palazzo di Strasburgo si ricostituiva, poiché siamo a inizio legislatura, l'intergruppo sul benessere e la conservazione degli animali, questi nostri fratelli muti, con cui condividiamo tanti problemi di sopravvivenza. Una boccata di aria non mefitica, da Torino e da Strasburgo, libera anche forse perché spira nei margini, sfugge all'attenzione dei poteri forti, ma come la vecchia talpa scava loro la fossa.
Gianni Vattimo
