Visualizzazione post con etichetta Proletaria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Proletaria. Mostra tutti i post

giovedì 17 settembre 2009

Margini


Margini

Si inaugura in questi giorni una settimana di iniziative intitolata "Torino spiritualità". Conferenze, esercizi di meditazione, presentazione di libri e illustrazione di figure di mistici - non solo cattolici o cristiani, anche rappresentanti di altre religioni. Tutto questo mentre impazzano tra Bari, Roma e la Sardegna le escort (leggi puttane) dell'utilizzatore finale (leggi puttaniere) Silvio Berlusconi. Qual è qui il fenomeno marginale? La mignottocrazia berlusconiana, tinta del razzismo "cristiano" della Lega, oppure la settimana di spiritualità torinese? E ancora, a proposito di eventi "marginali": il 16 settembre, mentre un Parlamento Europeo disincantato e distratto rieleggeva Barroso presidente della Commissione europea, consapevole che questo era un ennesimo scacco all'autorità e vitalità del Parlamento (unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini), in una piccola aula del palazzo di Strasburgo si ricostituiva, poiché siamo a inizio legislatura, l'intergruppo sul benessere e la conservazione degli animali, questi nostri fratelli muti, con cui condividiamo tanti problemi di sopravvivenza. Una boccata di aria non mefitica, da Torino e da Strasburgo, libera anche forse perché spira nei margini, sfugge all'attenzione dei poteri forti, ma come la vecchia talpa scava loro la fossa.

Gianni Vattimo

lunedì 7 settembre 2009

Le nostre energie


Ecco il primo editoriale che scrivo per Proletari@. Comunicazione militante (cito dal "Chi siamo?" del sito, http://www.proletaria.it/, che invito ovviamente a visitare: "Proletari@, Comunicazione militante, è un progetto aperto a tutte e tutti coloro che ritengono il superamento dell’attuale modello di società capitalistica l’obiettivo fondamentale della battaglia sociale e politica.Non sarà un’area politica, né tanto meno una corrente, piuttosto un progetto di conoscenza e collegamento delle innumerevoli ingiustizie sociali ed individuali che opprimono sempre di più la vita della stragrande maggioranza delle persone che vivono nel nostro paese").

Le nostre energie

Sento alla radio un economista che presenta dati sul rapporto, negli Usa, tra aumento del reddito e crescita del senso individuale di felicità. Sono due curve che, almeno da un certo livello in poi, vanno in direzioni opposte: chi non ha niente e ottiene qualcosa si sente felice. Ma poi, quelli che hanno già e aumentano il loro reddito dichiarano di essere meno felici di prima. Ragioni varie: meno tempo libero, meno soddisfazione nei rapporti affettivi e sociali in genere. Dunque non ha senso per chi fa politica cercare maggior benessere economico, perché si rischia di produrre dei controeffetti? Non esageriamo. Però, è semmai vero che fare politica comunista oggi in Italia significa tutto tranne che cercare o promettere un maggior benessere economico a breve scadenza. Ed è più probabile essere felici lottando insieme per un ideale, per remoto che sia; piuttosto che (come direbbe Benjamin) sprecare le nostre energie con le tante baldracche riformiste nel bordello del compromesso e della corruzione.
Gianni Vattimo