giovedì 7 agosto 2014

"Caro Dershowitz, là non c'è una guerra ma una strage"


Si pubblica di seguito la risposta di Gianni Vattimo a Alan Dershowitz, professore di Giurisprudenza all'Università di Harvard, da La Stampa. La lettera di Dershowitz è consultabile qui.



Ringrazio Dershowitz non solo per l’invito ad andare a Gaza (ma come? Dovrei superare il blocco che dura da anni, e poi essere arrestato prima di arrivarci in base alle leggi anti-hamas che Israele condivide con gli Usa...); ringrazio anche perché con la sua lettera sulla Stampa mi permette finalmente – solo in base al diritto di risposta - di accedere a un pubblico più vasto di quello che si è potuto accorgere di me solo attraverso la Zanzara, unica via per cui finora, pur turandomi il naso, sono riuscito a farmi sentire.  

Alan Dershowitz
Dershowitz sa bene quante volte – fin dalla sua nascita – Israele abbia ignorato e violato sfacciatamente tutte le delibere dell’Onu e di altri organismi internazionali dai quali dipendeva la sua stessa esistenza come stato. Ora però si richiama alle stesse autorità internazionali per dichiarare Hamas un movimento terrorista. Hamas è terrorista solo come erano terroristi i partigiani antitedeschi della nostra Resistenza, o come erano Begin e i suoi prima della costituzione dello Stato di Israele. Dunque, per favore lasci stare questo tema. Essendo stato membro del Parlamento Europeo so bene quali ricatti abbia dovuto subire l’Europa dagli Usa per dichiarare terroristi gruppi e individui che erano tali solo per la propaganda israeliana.   



Se, come credo, Hamas (che comanda a Gaza in virtù di un’elezione democratica che Israele non vuole riconoscere, preferendo scegliersi interlocutori ad hoc) è un’organizzazione di partigiani che, con mezzi assai rudimentali, lotta contro lo strapotere di uno dei più potenti eserciti del mondo - con i risultasti “numerici” che sono sotto gli occhi di tutti ( qui non c’è una guerra, c’è una strage) - trovo del tutto ragionevole per un democratico - che non sia accecato da motivazioni etniche, razziali, familiari (queste ultime del tutto legittime) o anche semplicemente di potenza - dichiararsi pro-Hamas, anche a costo di dover rinunciare, almeno per il periodo  della guerra, a proprie legittime inclinazioni e preferenze personali. Per restare al tema che, a quanto vedo, ossessiona anche Dershovitz, oltre ai minus habens della Zanzara, non credo che nell’esercito israeliano viga il principio del libero amore gay, la guerra è guerra. Anche i soldati eterosessuali devono limitare i loro incontri sentimentali per il tempo della guerra.  


Gianni Vattimo
Ma quanto ai temi più seri, anche la frase più scandalosa che mi si rimprovera - e che certo ora non ripeterei così - quella su “più morti israeliani”, preciso che i “più morti” non erano donne e bambini ebrei, ma soldati.  E in genere: quando mi auguro che vinca Hamas voglio che vinca sull’esercito di Israele, non sugli “ebrei”. Non ho mai pensato che chi bombarda Gaza siano “gli ebrei”, ma l’esercito di un governo imperialista e colonialista che si fregia ingiustamente del carattere di “ebraico”. Chi mi chiama antisemita perché difendo Gaza fa lo stesso gioco (disgustoso anzitutto per gli ebre) di chi legittima stragi e violenze del governo di Israele con il richiamo alla Shoah. Le bombe su Gaza non sono bombe “ebree”, sono bombe di un governo come gli altri, che abbiamo il diritto e il dovere di combattere con tutti i mezzi leciti.

Gianni Vattimo 

3 commenti:

Unknown ha detto...

Salve prof. leggendo l'intervista di Dershowiz Se ho capito bene,lei dovrebbe fare"il bravo" e non criticare un paese occidentale come israele perche e democratico si tutelano le liberta'di tutti (compreso quelli dei gay)....mha....percui non si rivolti contro chi le garantisce la liberta' ,la democrazzia la richiama all'ordine ,deve stare dalla nostra parte (e giustificare il massacro di donne e bambini) perche quelli che sostiene sarebbero pronti a mozzarle la testa ,questa e la tesi Dershowiz se ho inteso bene.....dev' essere piu'disciplinato...in fondo e qullo che vuole ottenere israele dai palestinesi ...controllo totale per il quiete vivere dello stato. Sono certo che qual'ora amas in nome di qualche fantomatica sicurezza ,persequitasse i gey ,lei starebbe dalla parte del piu debole ,lunica liberta'che ci e' concessa e'"ribbellarci dalla violenza da cui proveniamo" .....siete sempre il numero uno.saluti. A.P

Gustavo Cesped Cariaga ha detto...

Profesor, le envié un email. Por favor trate de verlo pronto pues es importante.
Un gran abrazo desde Chile.
Gustavo

Unknown ha detto...
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