mercoledì 30 settembre 2009

Italia ed Europa, un'alleanza in difesa dell'informazione


Italia ed Europa, un'alleanza in difesa dell'informazione

Il 3 ottobre saremo in piazza del Popolo per partecipare alla manifestazione indetta dalla FNSI in difesa dell’informazione libera, oggetto di un virulento attacco da parte del Presidente del Consiglio Berlusconi. La difesa del diritto di informare e di essere informati, che coinvolge operatori del settore e società civile, si inserisce infatti in una battaglia più generale e vitale: quella a tutela della libertà di pensiero e di espressione, cuore pulsante di ogni democrazia.

Il Governo e la sua maggioranza stanno conducendo un'azione volta ad annichilire il pluralismo dell’informazione, attraverso due livelli di intervento. Il primo consiste nella diretta azione da parte del Presidente del Consiglio verso la stampa e la televisione: minacce e discredito riversati all’indirizzo dell’informazione italiana davanti ai media internazionali, cambiamento dei palinsesti televisivi, apertura di istruttorie e impedimento al regolare svolgimento di trasmissioni programmate (Ballarò, Report, Annozero), per rispondere all’esigenza di propaganda politica senza voci concorrenti. Il secondo, invece, percorre la strada dei provvedimenti legislativi, pensati (come il ddl intercettazioni) con lo scopo di ridurre al silenzio l’informazione e impedire l’autonomo lavoro della magistratura.

L’Italia si sta così trasformando in Europa in un’anomalia senza precedenti nella storia contemporanea, ma che ha origine quindici anni fa con l’ingresso in politica di Berlusconi: un capo di Governo che controlla direttamente o indirettamente parte significativa della stampa e della televisione, compresa quella pubblica, cercando di piegarle al proprio interesse. Un comportamento che vìola la Carta costituzionale, ma anche la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e la Carta dei diritti fondamentali dell' Ue.

Per questo l’Europa può essere un alleato prezioso per difendere la nostra democrazia perchè il Governo di uno Stato membro ha il dovere di rendere conto del suo operato all’Ue quando si configura una lesione dei diritti. Il potere di controllo e di pressione da parte di Bruxelles sarà quindi fondamentale per cercare di respingere il tentativo berlusconiano di annientare la libertà di informazione e, insieme ad essa, svuotare di senso la democrazia nel nostro Paese.

Come parlamentari dell’Italia dei Valori-ALDE stiamo conducendo questa battaglia con la convinzione che essa sia decisiva per il futuro democratico italiano ma anche europeo. Il 7 ottobre la condizione dell’informazione in Italia sarà oggetto di un dibattito all’Europarlamento, mentre una risoluzione sul tema sarà votata alla fine di questo stesso mese a Strasburgo. Si tratta di iniziative politiche che sono il frutto delle reiterate richieste che l’IdV e l’ALDE hanno avanzato in queste settimane, quando l’escalation di attacco e intimidazione verso i media hanno raggiunto una recrudescenza tale da spingere alla mobilitazione del 3 ottobre, a cui lo stesso ALDE ha dato il suo pieno sostegno e appoggio. Appare perciò difficile da sottoscrivere l’appello del Capo dello Stato a non rendere l’Europa ‘cassa di risonanza’ delle vicende politiche interne: di fronte all’aggressione verso lo stato di diritto democratico che si registra nel nostro Paese, l’occhio dell’Europa deve essere vigile e la sua voce forte nel chiedere che sia rispettata la libertà di espressione e informazione.

On. Alfano Sonia
On. Arlacchi Pino
On. de Magistris Luigi
On. Iovine Vincenzo
On. Rinaldi Niccolò
On. Uggias Giommaria
On. Vattimo Gianni

1 commento:

albe^_^ ha detto...

A me sembra decisamente più anti-italiano questa idea del presidente della repubblica (!) Napolitano di 'nascondere la polvere sotto il tappeto'... esagero?

Non sarebbe male poter leggere su questo blog qualche dato extra post-dibattito. Ad esempio, qualche cifra sui partecipanti, gli interventi migliori, le adesioni, le eventuali azioni decise, etc...