È dovere degli eletti al Parlamento europeo dare seguito al mandato ricevuto dai cittadini anche denunciando il solco sempre più profondo che separa l’Italia dal resto d'Europa. È interesse vitale di tutta l’Europa intervenire per correggere le profonde anomalie di uno Stato membro.
Il Parlamento europeo non può non recepire le ansie già espresse in numerosi Paesi dell’Ue e non esprimere l'inquietudine per le ripetute violazioni della libertà di informazione, per il conflitto d’interesse del Presidente del Consiglio, per il tentativo perpetrato dal Governo Berlusconi di asservire a sé anche il sistema radiotelevisivo pubblico, per gli abusi sui diritti elementari degli immigrati e richiedenti asilo.
L’Italia dei Valori sta lavorando seriamente in Europa per rappresentare gli interessi del mondo del lavoro e dell’economia del Paese e per dare slancio al progetto federalista. Sarebbe quanto meno paradossale che venisse censurata la promozione di dibattiti trasversali e trasparenti in seno all’istituzione democratica per eccellenza dell’Unione europea, anziché contrastare l’occultamento delle responsabilità da parte di chi sta portando il Paese alla deriva.
Non possiamo essere solo noi italiani a non accorgerci dello stato comatoso della democrazia nel nostro Paese. Per questo l’Italia dei Valori ha già portato il problema della libertà d’informazione all’attenzione dell’Europa.
I parlamentari europei dell’Italia dei Valori
1 commento:
Domanda provocatoria: ma il "presidente della repubblica" Napolitano da che parte sta? Con quale coraggio invita gli europarlamentari (solo quelli IDV o pure gli altri?) a stare zitti su quanto avviene in Italia? A che pro questo invito a 'nascondere la polvere sotto il tappeto'?
Posta un commento