CONSIGLIO D'AUTORE
La Repubblica (Torino) — 23 agosto 2009
La Repubblica (Torino) — 23 agosto 2009
Ai torinesi consiglio di andare alla Sacra di San Michele, se ne hanno ancora voglia o se non l'hanno mai fatto prima d'ora. È un luogo che unisce in sé panorama, storia, architettura, e che ricorda molto l'ambiente in cui si muovono i personaggi del celebre romanzo Il Nome della Rosa di Umberto Eco (non per nulla lo scrittore aveva pensato di ambientare lì alcune scene del film di Annaud). Le ultime rampe possono essere fatte anche in auto, ma alla fine ci sono quelle benedette scale: non so verso quali sacre si salga altrettanto drammaticamente. Poi c'è una quantità di storia notevole, basti pensare alle «chiuse» che sono ai suoi piedi, di cui si parla anche nell'Adelchi di Alessandro Manzoni. Per tutti questi motivi, se avessi degli amici in arrivo da fuori Torino li porterei lì ben volentieri, anche se ci sono già stato tante volte e in un caso ho avuto addirittura modo di girarci attorno in elicottero. Forse i miei concittadini la conoscono già e quindi snobberanno il mio consiglio, però per chi non ci è mai andato la Sacra di San Michele è una meta davvero imperdibile.
Gianni Vattimo
2 commenti:
ascolterò il tuo consiglio anhce se non capisco perchè solo i torinesi possono vederla?
molto bella
ha un bel ruolo anche in un libro curioso che suggerisco
Lo stagno di fuoco
Robrto Rampi
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