mercoledì 20 giugno 2012

Pensiero debole ma idee forti

Il nuovo Vattimo


LA VERITÀ vi farà liberi, sta scritto nel Vangelo. Il problema è come trovarla senza subire gli inganni del potere. È uno dei grandi temi di Della realtà (Garzanti), nuovo libro di Gianni Vattimo, filosofo e eurodeputato (Italia dei Valori). Un saggio sulle trasformazioni della società contemporanea firmato da un pensatore, classe 1936, che continua a definirsi "resistente". Prende posizione - dai No Tav ai palestinesi, all'eutanasia -, e dà spazio ai giovani. Giovedì alla Fnac (ore 18) lo presenterà Tommaso Portaluri, studente di 18 anni, appena nominato per meriti scolastici Alfiere della Repubblica. 
 
Professor Vattimo, cos'è "Della realtà"? «Raccoglie i corsi che ho tenuto a Lovanio (1998) e Glasgow (2010) nelle Gifford Lectures, una specie di premio Nobel per la filosofia. Non è un'opera di divulgazione per il grande pubblico, ma nemmeno un documento teoretico per gli addetti ai lavori o i biografi. È un itinerario filosofico sul senso e il risultato di una vita di lavoro». 
 
Di lei dicono tutti: è l' inventore del pensiero debole. Ovvero? «Il pensiero debole è un mix di ermeneutica, l'analisi critica della realtà, e nichilismo. I miei maestri sono Heidegger e Nietzsche. Le teorie di quest'ultimo ruotano attorno alla celebre: 'Non esistono fatti, solo interpretazioni' . Salvo poi aggiungere: 'Anche questa è un' interpretazione' . L'avversario da battere è il ritorno all'ordine nella cultura, non solo filosofica. Effetto dell'11 settembree della lotta contro il terrorismo? della crisi finanziaria?». 
 
Uno dei capitoli di Glasgow si sofferma sull' importanza, sottovalutata dai non filosofi, delle virgolette. «La costante pratica dell'interpretazione ci permette di superare la dittatura del presente, passando dalla "realtà" alla realtà. Chiunque dovrebbe mettersi in discussione, rifiutando la perentorietà dei dati. Se hai un solo televisore, vale come fonte della verità. Se ne hai venti, sei libero come il superuomo di Nietzsche, scegli in chi credere. I miei colleghi sostenitori del "neorealismo" cercano un'oggettività che nessuna scienza o tecnologia potrebbe avere». 
 
Perché la filosofia piace tanto alla gente, occupando classifiche e festival? «Hanno successo i filosofi perbenisti, che coltivano valori mainstream promuovendo i loro libri da Fabio Fazio, non quelli che si ribellano. Il vero filosofo è maledetto, prende le distanze dal sistema, guarda le cose del mondo con scetticismo». 
 
Come si concilia il suo "cattocomunismo" con l'Idv di Antonio Di Pietro? «Sono stato eletto come indipendente nell'unico partito di opposizione. La politica è un impegno morale e non totalmente fallimentare, nonostante i limiti delle rivoluzioni. Sappiamo come sono andate a finire quella sovietica e cinese o i tentativi riformisti della sinistra italiana. L'Unione Europea è un insieme di agenzie burocratico bancarie incapaci di realizzare un socialismo dal volto umano. Il comunismo, la società senza classi, restano l' unico orizzonte contro il dio mercato». 
 
Come passerà l'estate? «Insegnerò in Colombia, a Vilnius e in Austria, dove terrò un seminario su Wittgenstein. Tra un'università e l'altra vorrei rileggere i classici. Ho nostalgia di quando vent'anni fa tornavo dal mare con l'ansia di proseguire Guerra e pace. Merito di Tolstoj, del tramonto di Santorini o, forse, di uno stato d'animo diverso. Anche i filosofi credono nella felicità».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Carissimo Vattimo,

sono Paolo Nesi (ho scritto a Lei altri 2 post. Sto seguendo questa tesi del NewRealism di Ferraris che si contrappone al pensiero debole. Non ho ancora letto il suo saggio "Della Realtà", ma già ordinato.
Sono assai perplesso sul seguente fatto: Se la tesi del pensiero debole è che tutto è relativo (sto semplificando al maximo naturalmente) significa che "chiunque" abbia una "qualunque" idea la può spacciare per Verità Epistemica.
Quindi meglio il Pensiero Debole, meglio le interpretazioni, perché così non si arriva ai regimi totalitari basati sul Pensiero Forte. Ma allora come è possibile che Lei è Cattolico (o almeno così mi sembra di avere letto) ?
Inoltre, è ovvio che chi ha Pensiero Debole, proprio perchè è "debole" lo scambia per "epistemico", cioè "forte" e si ritorna all'autoritarismo (Poteri Forti, Dittature, Religioni ecc ecc)che si voleva evitare !!!
Quindi forse sarebbe meglio la Realtà, la realtà del Potere Forte, che crea le Verità Forti, ma perlomeno "falsificabili" (Popper), mentre il Pensiero Debole, per l'appunto perchè "debole", come il Cristianesimo (perlomeno spacciato per tale, ma in realtà falso e prevaricatore), è molto più difficile scoprirne le menzogne e le assurdità.
Il problema del "pensiero debole" a mio avviso rientra nel psicologismo: ci son persone che di fronte ai grandi misteri della vita rispondono: "li studierò ! se li risolverò, bene !, altrimenti continuerò a studiarli"; mentre altri tipi di "profili psicologici" rispondono: "...semplice, esiste Dio !" (o cose simili).
Che ne pensa ?
Cortdiali saluti. Paolo Nesi