COMUNICATO DELLA DELEGAZIONE NOTAV IN CONSIGLIO COMUNALE
Una delegazione NOTAV è stata ammessa nella Sede del Comune
di Torino, dove è in corso il Consiglio Comunale. Davanti al Comune vi
erano i manifestanti del Presidio in solidarietà con Luca Abbà per
protestare contro l’intollerabile illegalità e violenza della situazione
in Clarea.. La delegazione era composta da Andrea Merlone, Giuliano
Ramazzotti, Simonetta Zandiri, Massimo Zucchetti. La delegazione ha
assistito ai lavori del Consiglio Comunale, i cui ultimi due punti
riguardavano i fatti della Clarea di oggi 27.2 e poi le mozioni di
solidarietà al Procuratore Giancarlo Caselli. Il sindaco Piero Fassino
ha aperto la discussione del primo punto con una dichiarazione che – pur
in una generica affermazione sulla liceità delle contestazioni ad una
grande opera “purché pacifiche” – ha reiterato inaccettabili luoghi
comuni sulla supposta ”ala violenta” del Movimento NOTAV, sulla violenza
che a suo parere proverrebbe soltanto dai manifestanti e non dalle
forze dell’ordine, e ha fornito una versione assolutamente distorta
dell’incidente a Luca Abbà, che a suo dire sarebbe caduto da solo in
quanto “stava telefonando con un apparecchio mobile” mentre era
arrampicato. Ha infine ribadito la “assoluta necessità dell’opera”. Ha
poi parlato per la parte maggiore di un giornalista della Stampa
spintonato ed altre “nostre” violenze, trascurando completamente quanto
successo sabato scorso a Porta Nuova e oggi in Clarea. Gli interventi
degli esponenti della destra e della pseudosinistra vengono omessi per
carità di patria. Unici interventi di buon senso, verità e decenza da
parte di Vittorio Bertola e di Michele Curto.
Sul punto successivo, la solidarietà al procuratore Caselli, è
un coro unanime. Passa una mozione bipartisan della destra-sinistra che
unisce alla solidarietà un intollerabile pistolotto protav. Respinta la
mozione di SEL che scindeva le due cose, evitando di arruolare a forza
Caselli nel protav, come invece di fatto è accaduto.
Finalmente, dopo tre ore di attesa, si è avuta un’audizione
dei Capigruppo durante la quale la delegazione ha potuto esprimere le
proprie posizioni al Consiglio. Erano presenti il Presidente del
Consiglio Comunale e tre capigruppo oltre a Bertola e Curto. Simonetta
Zandiri ha ricordato tutte le verità negate sugli eventi di oggi,
chiarendo i reali fatti sull’incidente a Luca Abbà e anche le dinamiche
dei fatti accaduti sabato sera a Porta Nuova. Ha smentito le
affermazione del capogruppo PD (nessuno di noi ha mia chiesto la
militarizzazione della Valle), ricordando le uscite del signor Stefano
Esposito, citando il quale tutti gli esponenti del consiglio comunale
presenti hanno alzato gli occhi al cielo. Ha infine ricordato come in un
cantiere o presunto tale, in seguito ad un incidente, sia necessario
sospendere i lavori. Andrea Merlone ha ribadito il fatto che la
situazione di militarizzazione a Chiomonte e in Clarea sia inaccettabile
dal punto di vista legale e di ordine pubblico e costituisca un allarme
anche per il comune di Torino: come si potranno tollerare queste
situazioni a Torino: fortini, zone militarizzate, check point in una
città di un milone di abitanti? Come si pretende di gestire una città
militarizzata? Massimo Zucchetti ha parlato sugli aspetti di impatto
ambientale e salute, ricordando come il Politecnico di Torino abbia
messo in evidenza con moltissimi studi quanto esso sia stato trattato
con leggerezza inaccettabile, e citando in particolare gli aspetti più
rilevanti per Torino, quali le concentrazioni di particolato fine, di
NOx e altri inquinanti dovute al cantiere, che gli stessi proponenti
ammettono avere impatti potenziali sulla salute dell’ordine di aumenti
delle patologie del 10-20% in alta valle: cosa succederebbe a Torino?
Era presente anche l’eurodeputato Gianni Vattimo, il quale è intervenuto
in chiusura ricordando come in una recente visita al non cantiere con
alcuni colleghi abbia potuto rilevarne l’assoluta inesistenza dal punto
di vista di un’opera civile e non militare, e la sostanziale illegalità.
Dopo gli interventi in appoggio alle ragioni dei NOTAV da parte di
Bertola e Curto, è stato proposto che le Commissioni II e VI del
Consiglio Comunale vengano convocate e interessate dai problemi
sollevati dalla delegazione NOTAV per una discussione.
I componenti della delegazione NOTAV, nominati spontaneamente
dal presidio NOTAV, pur ringraziando Vittorio Bertola e Michele Curto,
esprimono in sostanza la loro profonda delusione per i risultati emersi,
e anche il loro profondo disgusto per i discorsi sentiti dai
rappresentanti in Consiglio Comunale, esclusi Bertola e Curto, ai quali
esprimono la loro personale solidarietà umana per dover frequentare per
mandato politico, quell’ambiente e anche certi personaggi.
1 commento:
SOLO UN IDIOTA PUO' SALIRE SU UN TRALICCIO DI ALTA TENSIONE, TOCCARE I FILI E PENSARE CHE NON E' PERICOLOSO.
SOLO DEI TEPPISTI IMPEDISCONO AD AUTOMOBILISTI E CAMIONISTI DI USARE STRADE ED AUTOSTRADA, A PENDOLARI DI ANDARE AL LAVORO CON IL TRENO, AI TURISTI DI ANDARE IN ALTA VALLE CHE VIVE DI CIO'. PERO' LE AMBULANZE PER I MANIFESTANTI LE LASCIANO PASSARE? ANCHE SE IN REALTA' L'IMBECILLE HA USATO L'ELICOTTERO. MA TUTTO CIO' E' DEMOCRAZIA PER ALCUNI E DISAGI PER ALTRI.
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