Dal mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano, 3 marzo 2012
Tav, quando le forze dell’ordine fanno paura
Cari amici NoTav,
Se nei prossimi giorni mi capiterà di non venire alle manifestazioni in
Valle non sarà (solo) a causa di altri impegni, sarà principalmente perché ho paura.
Lo confesso senza pudore, e tanto più esplicitamente quanto più mi
sembra un sentimento nuovo, che non avevo più provato da tanti anni,
almeno dai fatti di piazza Statuto (governo Tambroni,
un millennio fa), anche perché ai tempi del G8 di Genova ero,
fortunatamente per me, all’estero per lavoro. Dagli anni di Tambroni
porto sempre con me il ricordo di un suggerimento a cui penso con un
certo umorismo: quando stai per andare alla manifestazione non mangiare o
mangia poco, perché se ti sparano nello stomaco vuoto è più facile che
la ferita si rimargini. Non ho mai avuto modo di verificare se è vero.
Comunque, non si sa mai, dato il clima che il governo sta deliberatamente creando
per costruire il TAV. Rifletto su questa faccenda della paura fisica
pensando all’immagine di Perino trascinato via e con il gomito rotto a
manganellate; pensando ai dimostranti inseguiti nelle strade del paese e
fin nel bar, quando ormai la manifestazione era dispersa e si trattava
solo di “punirli” a botte. Che cosa posso aspettarmi da un governo che
dice di voler “andare avanti a tutti i costi”? E comunque: è normale una
situazione in cui un cittadino decide di restare a casa per paura? Non
paura dei violenti black bloc – credo ce ne fossero anche sabato passato
che marciavano in Valle del tutto inermi, allegri e amichevoli. No, ho paura delle “forze dell’ordine”,
non dei singoli carabinieri e poliziotti, che, lo penso anch’io, “fanno
solo il loro dovere”. Ma paura di chi questo dovere glielo impone in
forme e modi fuori da ogni legalità. Difficile pensare che la caccia
all’uomo di lunedì sera a Chianocco e Bussoleno, come la carica di sabato a Porta Nuova, sia stata una iniziativa di singoli agenti scatenati e assetati di vendetta.
Paura, dico. Certo può capitare di trovarsi in un tafferuglio dove si
prendono anche manganellate. E la prudenza consiglia sempre di non
fermarsi sul luogo in casi come questi: “circolare”… Ma qui si tratta
davvero di tafferuglio casuale, di ristabilimento dell’ordine? In Valle
la faccenda dura da più di vent’anni, il dialogo è
stato sempre rifiutato: mente Virano sapendo di mentire, da quando ha
deciso – con il pieno favore di tutte le autorità, PD in testa – che al
tavolo dell’osservatorio sedessero solo i sindaci preliminarmente
favorevoli alla TAV, cioè la minoranza, mentre tutti gli altri non
avevano voce in capitolo.
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Se nel futuro vicino la resistenza della Valle dovesse attenuarsi, se
altri, come me, vi dicessero “non contare più su di me, ho paura, mia
madre, mia moglie, i miei figli, ci stanno troppo male”; oppure: “io
sono troppo vecchio e debole per sdraiarmi per terra, farmi trascinare
via a calci e pugni” – non sarà certo perché ha vinto la sana ragione di chi vuole lo sviluppo, isolare i violenti, tenere l’Italia agganciata all’Europa, promuovere il lavoro e i commerci…
Sarà solo perché un governo sempre più esplicitamente fascista
(organizzazione armata delle classi dirigenti) avrà vinto la battaglia
per la sua pretesa legalità (Berlusconi prescritto docet!),
costringendo i cittadini a una più o meno rassegnata clandestinità.
Purtroppo ce n’est qu’un debut!
Gianni Vattimo
1 commento:
Buongiorno prof. Vattimo,
ho ascoltato con interesse l'intervista su Radio 3, nella quale si diceva sicuro che la TAV non si sarebbe fatta. Non ho capito pero` su cosa si basi questa sua sicurezza. Oltretutto, in quest'ultimo post lei ha espresso la sua paura dovuta al clima che questo governo ha creato con le sue decisioni e le sue parole, e le azioni "fas. Vorrei capire meglio quali siano le ragioni della sua sicurezza, che in questo post mi pare sembra venire meno. Ritengo, purtroppo, che le possibilita` di fermare il progetto, senza prendere in considerazione scenari poco piacevoli, siano davvero poche. Ma questa e` piu` una mia opinione, che si fa sempre piu` forte nonostante il movimento No TAV continui a crescere e interessi ormai anche persone che prima ne erano completamente indifferenti (questo probabilmente grazie al peso della consapevolezza della crisi economica).
Cordiali saluti,
Francesco
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