lunedì 19 marzo 2012

Interrogazione sulle azioni USA contro Wikileaks



Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002429/2012
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Gianni Vattimo (ALDE)
Oggetto: Azioni degli Stati Uniti contro WikiLeaks, Assange e i presunti attivisti di Anonymous
Il 27 febbraio 2012, WikiLeaks ha lanciato "The Global Intelligence Files", da cui emerge che le autorità di contrasto statunitensi hanno segretamente formulato dei capi d’imputazione – a quanto pare per terrorismo e associazione per delinquere – contro Julian Assange e persone collegate a WikiLeaks; esse stanno esercitando pressioni per ottenere l'estradizione di Assange negli Stati Uniti, e intendono applicare nei confronti suoi e di altre persone collegate a WikiLeaks la stessa linea che gli USA hanno adottato nei confronti di Al Qaeda. In seguito alla pubblicazione, anche tramite media internazionali, dei file Stratfor in possesso di una "CIA parallela", l'Interpol ha effettuato una serie di arresti di presunti attivisti di Anonymous di età compresa tra i 16 e i 40 anni.
È la Commissione a conoscenza di questi fatti?
Ritiene che essi siano compatibili con i trattati, con la Carta dei diritti fondamentali e con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo?
Che cosa intende fare per garantire che Assange, gli attivisti di WikiLeaks e le persone legate ai media non siano perseguitati o estradati negli Stati Uniti, dove rischierebbero di essere sottoposti a procedure segrete che comportano persecuzioni, torture e trattamenti inumani o degradanti, ivi compresa la detenzione a Guantanamo, com’è accaduto e accade ad altri?
È in grado di confermare che la convenzione di estradizione UE-USA non consente tali estradizioni?
In relazione agli attivisti di WikiLeaks, ad Assange e ai presunti attivisti di Anonymous, che cosa intende fare la Commissione per garantire che la libertà d’informazione, la segretezza delle fonti giornalistiche, la libertà di espressione e di manifestazione, il diritto a un processo equo e il diritto a non essere estradati in un paese in cui le persone rischiano di essere perseguitate, torturate o sottoposte a trattamenti inumani o degradanti, tra cui la detenzione in isolamento e i processi militari, siano rispettati nell'UE come previsto dai trattati, dalla Carta dei diritti fondamentali e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo?











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