8 marzo 2012 |
| |
Interrogazione con richiesta di risposta orale alla Commissione Articolo 115 del regolamento Cecilia Wikström, Nadja Hirsch, Renate Weber, Gianni Vattimo, Sonia Alfano, Andrea Zanoni, Louis Michel, Leonidas Donskis, Jan Mulder, Sophia in 't Veld, Jens Rohde, Baroness Sarah Ludford, Ramon Tremosa i Balcells, Niccolò Rinaldi, Nathalie Griesbeck, Marielle de Sarnez, a nome del gruppo ALDE |
Oggetto: Criminalizzazione delle persone senza fissa dimora in Ungheria | ||||
Il 1° dicembre 2011 in Ungheria è entrata in vigore una legge sulla
criminalizzazione delle persone senza fissa dimora. Dopo un primo
avvertimento, ai senzatetto che dormono in strada sarà comminata una
multa da 445 euro o si procederà al loro arresto. I relatori delle
Nazioni Unite sui diritti umani, nello specifico i relatori speciali
sulla povertà estrema, sui diritti umani e sul diritto a un alloggio
adeguato, hanno criticato la legge e invitato l'Ungheria a riconsiderare
questa norma nonché ad adottare una strategia nazionale per l'alloggio
che tenga conto delle esigenze e dei diritti delle persone senza fissa
dimora, conformemente agli obblighi internazionali in materia di diritti
umani. Si stima che in Ungheria vivano tra le 30 000 e le 35 000
persone senza fissa dimora, tra cui persone affette da disabilità(1).
A seguito della crisi economica e finanziaria è aumentato il numero
delle famiglie che vivono per strada. Le autorità ungheresi hanno
comunicato che sono stati costruiti nuovi ricoveri, ma i detrattori
sottolineano che ciò non giustifica le multe o l'arresto di coloro che
non hanno ancora trovato un alloggio. 1. Può la Commissione indicare se ritiene che la legge citata sia incompatibile con i valori fondanti dell'Unione europea, enunciati all'articolo 2 del TUE, in particolare per quanto concerne "il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze... in una società caratterizzata... dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità"? 2. Concorda sul fatto che la legge è incompatibile con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare con l'articolo 1 (diritto alla dignità), l'articolo 4 (proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumati o degradanti), l'articolo 6 (diritto alla libertà e alla sicurezza) e l'articolo 7 (rispetto per la vita privata e familiare), nonché con l'articolo 31 della Carta sociale europea rivista, che stabilisce il diritto a un alloggio? 3. Concorda nell'affermare che detta legge è incompatibile con le politiche dell'Unione europea intese a combattere la mancanza di alloggio, compreso il riferimento specifico contenuto nella relazione comune per il 2010 sulla protezione sociale e l'inclusione sociale adottata dal Consiglio? 4. Concorda sul fatto che il provvedimento costituisce una misura che non rispetta il criterio di proporzionalità e di necessità in una società democratica stabilito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo? 5. Concorda nell'affermare che la legge ha ripercussioni discriminatorie su coloro che vivono in condizioni di povertà? 6. Concorda sul fatto che detta legge farà sì che le risorse siano spese per la vigilanza, la detenzione, i procedimenti giudiziari e l'incarcerazione, anziché essere utilizzate più efficacemente per individuare soluzioni in materia di alloggio? 7. Fornirà statistiche sulla mancanza di alloggio in tutti gli Stati membri? 8. Qualora condivida queste preoccupazioni, quali azioni intraprenderà nei confronti delle autorità ungheresi? Intende avviare una procedura d'infrazione nei confronti dell'Ungheria?
| ||||
1 commento:
Grazie d'esistere!
Posta un commento