Breve intervista a Gianni Vattimo, a cura di Marco Neirotti
in La Stampa del 13 giugno 2013
Fonte: godandpoliticsuk.org |
Il filosofo Gianni Vattimo, parlamentare europeo eletto con l’Italia dei Valori, guarda con attenzione e su diversi piani la frase di Papa Francesco sulla «lobby gay». Sono in realtà poche parole, dette durante un’udienza privata e appaiono più che altro conferma di una voce diffusa e giunta concretamente fino a lui.
Professor Vattimo, riesce a immaginarla questa struttura di potere?
«Non so se esista realmente, ma se c’è è perché raccoglie qualcosa di segreto e ricattabile. Non si parla di lobby degli eterosessuali, ma non mi vengano a dire che non esistono monsignori che si accompagnano con donne».
In altre parole, una sorta di autodifesa contro una repressione?
«Contro un’ipocrisia. È come il formarsi di una delinquenza intorno alle droghe: se fossero libere non nascerebbe nulla. Così qui si vuole negare, soffocare una realtà e se ne ottiene la riunione delle persone».
In poche parole, essendo un’autodifesa è lecita o quasi?
«Assolutamente no. Dico soltanto come può generarsi, i meccanismi di una possibile nascita. Le lobby di per sé sono comunque negative, pericolose, in quanto centri di potere e vanno combattute indipendentemente dal tipo di soggetti che riuniscono, eterosessuali o omosessuali per esempio. In questo senso Papa Francesco, il cui cammino osservo amichevolmente, con simpatia, può avere ragione».
I gay nella Chiesa passerebbero in questo modo da emarginati a potenti...
«Un potere di questo genere si combatte eliminando il pregiudizio e tutta la gran polvere sulla sessualità. È un problema della Chiesa istituzione: Cristo non ha mai detto nulla contro i gay. Il discorso religioso deve riguardare in generale la sessualità del clero. Lo stesso Papa ha parlato dei concetti di peccato (un problema individuale che il credente deve affrontare prima di tutto con se stesso) e di corruzione, cioè un sistema di potere».
Il passo dall'autodifesa all'organizzazione di potere non è molto lungo...
«Per questo dico che le lobby vanno combattute comunque. Ma i problemi profondi non stanno nell'omosessualità rispetto all'eterosessualità, alla demonizzazione. Magari ci si occupasse, all'interno del Vaticano, un po’ di più dello IOR».
3 commenti:
"""Cristo non ha mai detto nulla contro i gay """ Un pò forte questa sicurezza su un personaggio che non ha lasciato nulla di scritto, le cui parole tramandate oralmente, modificate secondo le esigenze locali, sono state classificate d'ufficio fra "autentiche" e apocrife.
E' una tendenza comune interpretare a ritroso, tanto è vero che pur non riscontrando nulla nei Vangeli contro la poligamia, la Chiesa ha interpretato la critica del ripudio della moglie come istituzione del matrimonio monogamico e non come reiterazione della compassione per chi si trova in posizione di debolezza.
La Chiesa è una struttura di potere creata nel IV secolo d.C. da un imperatore che non riusciva più a conservare il suo potere sull'area del Mediterraneo con le armi. Poiché non si era riusciti ad imporre l'imperatore come divinità si andò a pescare un'oscura setta ebraica, di cui erano amanti gli schiavi e i perdenti ai quattro angoli dell'impero, una setta che fino a sotto il predecessore Diocleziano era stata pesantemente perseguitata.
Si scelse la setta ebraica per la sua diffusione e per colpire il popolo ebraico che aveva fatto numerose rivolte contro il potere imperiale, per mettergli il bollo del "deicidio".
Tutto il resto, è fantasia e fenomeni ESP, spacciati per miracoli e prodigi dei santi cristiani.
I fenomeni ESP avvengono pure in altre religioni, ma i preti cattolici li imputano al demonio.
Solo quelli che hanno l'imprimitur della loro religione sono prodigi e miracoli di Dio...
Interessante considerazione Pisano ma troppo perentoria la conclusione: che i fenomeni ESP siano comuni ad altre religioni non autorizza logicamente a ridurre il fenomeno ESP "X" a "fenomeno ESP" (insieme di "X", "Y" "Z"). C'è un realismo possibile anche per i fenomeni ESP, che riguarda il fenomeno "reale" non "fenomenologico". E' vero come dice lei (mi sembra) che il fenomeno ESP richiede un po' più di pensiero "debole" ossia di interpretazione ma nemmeno troppo "debole", con il che si rafforzerebbe il pensiero "debole" in quanto tale (l'interpretazione fine a sé stessa) a discapito di "ciò" (la realtà) che esso interpreta. Pertanto sostengo che se appare un angelo potrebbe essere un angelo, mentre se appare un diavolo potrebbe essere un diavolo, se appare un buddha potrebbe essere un buddha e se appare la sfinge potrebbe essere la sfinge. Fermo restando che sono classificabili tutti come fenomeni ESP, si tratta di capire che cos'è un fenomeno ESP o cosa può essere.
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