Il filosofo parla ai giovani: solo voi potete cambiare l’Europa
NUORO. «L’Europa è il vostro futuro, e voi siete il futuro
dell’Europa, perché senza il vostro impegno l’Europa stessa non
esisterà». L’appello che il filosofo ed europarlamentare Gianni Vattimo
lancia ai giovani presenti nell’auditorium della biblioteca Satta è un
invito pressante. Perché quell’idea cara ai padri fondatori dell’Unione,
fondata su una tradizione solidaristica di matrice cristiana ma anche
socialista, rischia di essere tradita dall’iperliberismo sfrenato. E
allora il convegno-dibattito dal titolo "I giovani, la cultura,
l’Europa, quali opportunità nell’Unione", organizzato avantieri
pomeriggio dall’Idv (moderatore Gianni Salis e interventi di Federico
Palomba e Giommaria Uggias) diventa per Vattimo l’occasione giusta per
spronare i giovani al recupero di un’idea di Europa che sia più
qualificata in senso solidaristico, magari cominciando a sostenere
seriamente l’idea di promuovere un referendum europeo per
l’introduzione, in tutti gli Stati membri, del salario minimo di
cittadinanza. «Questa competitività economica esasperata che ci
propinano oggi in Europa, e che il governo Monti sta replicando in
grande in Italia, è il peggio del peggio del mondo anglosassone, e non
ha niente a che vedere con quell’idea originaria di cultura europea
condivisa».
È un Gianni Vattimo che rivaluta i movimenti di rivendicazione
delle identità locali,da contrapporre alla nefasta globalizzazione dei
banchieri e dei finanzieri. E alla fine è la modalità di unificazione
europea ad essere messa in dubbio. «Oggi c’è l’impressione è che
l’unificazione europea si stia realizzando nel modo peggiore». Meglio,
per Vattimo, sfatare subito il mito che esista un’unica via
all’umanesimo, e se dopo la seconda guerra mondiale sembrava che l’unica
strada possibile fosse l’unità europea a discapito degli stati
nazionali, oggi non è detto che sia l’unica via percorribile. Almeno non
con certe modalità, altrimenti anche l’Atene di Sardegna rischia
seriamente di diventare l’Atene di oggi.
2 commenti:
L'Europa in quanto tale va difesa ed esaltata come complesso di culture differenti che possono influenzarsi tra di loro. La Differenza come incontro e non come scontro deve essere un valore.
Il problema della nostra attuale stagione politica non è l'Europa ma l'Eurozona, che ogni giorno di più si sta mostrando come un progetto criminale in mano a pochi, legato ad un modello economico (economia neoclassica) che sta esalando il suo ultimo respiro. Un respiro tossico che porta al suicidio, solo nel nostro paese, due persone al giorno si tolgono la vita per la crisi economica ed il nostro presidente ne fa una questione meramente numerica; o Prodi dichiara che il suicidio "è una possibilità, una scelta nella vita". Incommentabili.
Isteria da debito, inflazione, spread, sono dei contenitori vuoti che non hanno più alcun significato, ripetuti ossessivamente come una preghiera. Ci sono modelli economici che possono garantire la piena occupazione. Possiamo dire basta ai suicidi, possiamo chiudere con questa stagione politica, con l'idea fallimentare dell'Euro (la moneta di nessuno come fanno notare economisti americani dal nobel Krugman, ai giovani Keaton o Wray), per ricominciare a vivere. Fin quando ai cittadini non sarà garantito il diritto inalienabile di avere una casa, uno stipendio, di metter su famiglia, di studiare, di fare tutto ciò che si pensa faccia parte di una vita normale in una democrazia e non semplicemente di sopravvivere - come pensiamo di poter ricostruire un umanesimo e una società pienamente civile? Un popolo che non può soddisfare i propri bisogni primari, non può naturalmente interessarsi alla conoscenza intellettuale. Si regredisce, in poche e semplici parole, alla barbarie. Come diceva Sandro Pertini, un popolo in questa condizione, senza Libertà, può "solo essere libero di bestemmiare". Lei che occupa una posizione istituzionale ed oltretutto fa parte dell'intellighenzia italiana, fa parte della sua storia intellettuale e filosofica, lei che è un vanto per questo Paese, si faccia carico di questa disgrazia che si sta compiendo dinanzi ai nostri occhi. Denunci questo disegno criminale franco-tedesco che sta distruggendo l'Europa.
G.
caro prof.ma non avrà ragione Severino che da tempo argomenta sul fatto che tutta la cultura occidedntale sia fondata sull'incomprensione del principio di contraddizione aristotelico e che quindi ogni sua espressione (socialismo reale cristianesimo capitalismo)sia destinata a fallire ?
la saluto cordialmente.Fabrizio massa
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