venerdì 20 aprile 2012

Vattimo: «Schiavi dei mercati»

Il filosofo parla ai giovani: solo voi potete cambiare l’Europa
15 aprile 2012
di Sebastiano Deledda 

NUORO. «L’Europa è il vostro futuro, e voi siete il futuro dell’Europa, perché senza il vostro impegno l’Europa stessa non esisterà». L’appello che il filosofo ed europarlamentare Gianni Vattimo lancia ai giovani presenti nell’auditorium della biblioteca Satta è un invito pressante. Perché quell’idea cara ai padri fondatori dell’Unione, fondata su una tradizione solidaristica di matrice cristiana ma anche socialista, rischia di essere tradita dall’iperliberismo sfrenato. E allora il convegno-dibattito dal titolo "I giovani, la cultura, l’Europa, quali opportunità nell’Unione", organizzato avantieri pomeriggio dall’Idv (moderatore Gianni Salis e interventi di Federico Palomba e Giommaria Uggias) diventa per Vattimo l’occasione giusta per spronare i giovani al recupero di un’idea di Europa che sia più qualificata in senso solidaristico, magari cominciando a sostenere seriamente l’idea di promuovere un referendum europeo per l’introduzione, in tutti gli Stati membri, del salario minimo di cittadinanza. «Questa competitività economica esasperata che ci propinano oggi in Europa, e che il governo Monti sta replicando in grande in Italia, è il peggio del peggio del mondo anglosassone, e non ha niente a che vedere con quell’idea originaria di cultura europea condivisa».
È un Gianni Vattimo che rivaluta i movimenti di rivendicazione delle identità locali,da contrapporre alla nefasta globalizzazione dei banchieri e dei finanzieri. E alla fine è la modalità di unificazione europea ad essere messa in dubbio. «Oggi c’è l’impressione è che l’unificazione europea si stia realizzando nel modo peggiore». Meglio, per Vattimo, sfatare subito il mito che esista un’unica via all’umanesimo, e se dopo la seconda guerra mondiale sembrava che l’unica strada possibile fosse l’unità europea a discapito degli stati nazionali, oggi non è detto che sia l’unica via percorribile. Almeno non con certe modalità, altrimenti anche l’Atene di Sardegna rischia seriamente di diventare l’Atene di oggi.

2 commenti:

La Ballata di Stroszek ha detto...

L'Europa in quanto tale va difesa ed esaltata come complesso di culture differenti che possono influenzarsi tra di loro. La Differenza come incontro e non come scontro deve essere un valore.
Il problema della nostra attuale stagione politica non è l'Europa ma l'Eurozona, che ogni giorno di più si sta mostrando come un progetto criminale in mano a pochi, legato ad un modello economico (economia neoclassica) che sta esalando il suo ultimo respiro. Un respiro tossico che porta al suicidio, solo nel nostro paese, due persone al giorno si tolgono la vita per la crisi economica ed il nostro presidente ne fa una questione meramente numerica; o Prodi dichiara che il suicidio "è una possibilità, una scelta nella vita". Incommentabili.
Isteria da debito, inflazione, spread, sono dei contenitori vuoti che non hanno più alcun significato, ripetuti ossessivamente come una preghiera. Ci sono modelli economici che possono garantire la piena occupazione. Possiamo dire basta ai suicidi, possiamo chiudere con questa stagione politica, con l'idea fallimentare dell'Euro (la moneta di nessuno come fanno notare economisti americani dal nobel Krugman, ai giovani Keaton o Wray), per ricominciare a vivere. Fin quando ai cittadini non sarà garantito il diritto inalienabile di avere una casa, uno stipendio, di metter su famiglia, di studiare, di fare tutto ciò che si pensa faccia parte di una vita normale in una democrazia e non semplicemente di sopravvivere - come pensiamo di poter ricostruire un umanesimo e una società pienamente civile? Un popolo che non può soddisfare i propri bisogni primari, non può naturalmente interessarsi alla conoscenza intellettuale. Si regredisce, in poche e semplici parole, alla barbarie. Come diceva Sandro Pertini, un popolo in questa condizione, senza Libertà, può "solo essere libero di bestemmiare". Lei che occupa una posizione istituzionale ed oltretutto fa parte dell'intellighenzia italiana, fa parte della sua storia intellettuale e filosofica, lei che è un vanto per questo Paese, si faccia carico di questa disgrazia che si sta compiendo dinanzi ai nostri occhi. Denunci questo disegno criminale franco-tedesco che sta distruggendo l'Europa.

G.

fabrizio ha detto...

caro prof.ma non avrà ragione Severino che da tempo argomenta sul fatto che tutta la cultura occidedntale sia fondata sull'incomprensione del principio di contraddizione aristotelico e che quindi ogni sua espressione (socialismo reale cristianesimo capitalismo)sia destinata a fallire ?
la saluto cordialmente.Fabrizio massa