Intervento di Gianni Vattimo in seduta plenaria al Parlamento europeo, 14 dicembre 2011
Relazione: Krzysztof Lisek (A7-0428/2011
)
Gianni Vattimo (ALDE
). -
Signor Presidente, nonostante la grave crisi finanziaria da cui siamo
avviluppati, ci sono dei settori economici che non vengono mai toccati,
se non in minima parte, dai tagli imposti dalle misure di austerità
adottate dagli Stati membri.
Per esempio, la manovra finanziaria cosiddetta
"lacrime e sangue" del governo italiano si sta rivelando lacrime e
sangue solo per i soliti noti, ovvero lavoratori e pensionati. Le spese
militari, invece, non sembrano risentirne, dal momento che è stato
confermato l'acquisto di 131 cacciabombardieri JSF, acquisto che impegna
il governo italiano fino al 2026, per una spesa complessiva di circa 15
miliardi di euro, cioè circa la metà di questa manovra "lacrime e
sangue" che stiamo subendo.
Per questo e altri motivi ho votato contro la
relazione Lisek che, nonostante alcune buone idee volte a ridurre le
spese, definisce preoccupanti i tagli al settore della difesa. Onorevoli
colleghi, ben altri sono i tagli che dovrebbero preoccuparci
maggiormente in momenti come questi!
Concludo con una domanda retorica: "Non sarà
possibile che tutte queste armi acquistate oggi saremo domani costretti a
utilizzare sui nostri cittadini in rivolta che ci chiederanno il conto
sulle nostre scelte scellerate?".
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