No Tav: "L'Unione europea sia coerente e ritiri i finanziamenti"
Per ottenere l'erogazione dei fondi comunitari i cantieri a Chiomonte sarebbero già dovuti partire. Il prefetto di Torino Alberto Di Pace: "Che l'opera si debba fare è fuori discussione"
Fonte: TorinoTodayConsiderato non al 31 maggio non è stato avviato alcun cantiere della Tav, l'Unione Europea sia coerente e ritiri i finanziamenti". Lo chiede il popolo del "no", forte del fatto che la scadenza è stata superata. Negli scorsi giorni si è svolta a la Maddalena di Chiomonte, in val Susa, una riunione alla presenza del deputato europeo Gianni Vattimo, venuto in simbolica rappresentanza di altri sei eurodeputati (Luigi de Magistris, Sonia Alfano, Eva Lichtenberger, Catherine Gréze, Sabine Wils e Paul Murphy). "E' stato certificato alle ore 24 del 31 maggio - osservano i no-Tav - che il cantiere per la perforazione del tunnel de la Maddalena non è stato installato, così come richiesto dalla Commissione Europea e dalla Francia per confermare l'erogazione del finanziamento al Progetto Prioritario TEN-T n.6". "Ricordiamo - aggiungono - che la Francia ha dichiarato di non voler discutere con l'Italia il rinnovo del Trattato del 2001 e del Memorandum del 2004 se non è evidente la capacità del nostro Paese di rispettare i suoi impegni con l'apertura del cantiere de La Maddalena". I no-Tav che continuano il presidio, ribadiscono che si tratta di "un'opera inutile" e che "la cocciutaggine della classe politica non può che aumentare i danni per l'Italia e per l'Europa".
Continua a piovere al presidio della Maddalena di Chiomonte. Centinaia di persone anche il 2 giugno sono arrivate a Chiomonte per discutere, preparare e lavorare al presidio no tav. La scadenza del 31 maggio è passata ma l’allerta rimane alta. "Con tranquillità - scrivono dal presidio - si inizia a discutere delle prossime scadenze e a ragionare su un presidio permanente che ormai si dà dei tempi di lungo periodo. Un’organizzazione di movimento che sempre più deve riuscire a lavorare sul risparmio delle energie. Il confronto con un possibile blitz delle forze dell’ordine rimane imminente, ma viste le difficoltà che una massiccia e costante presenza di attivisti pone i tempi diventano sempre di più imprevedibili. Così giorno dopo giorno, ora dopo ora il presidio cresce, in strutture di accoglienza, presenze e non ultimo di peso politico".
"E' un problema tecnico di ordine pubblico e di sicurezza. Sarà il questore a decidere i tempi e i modi". Così il prefetto di Torino Alberto Di Pace, sull'avvio del cantiere della Torino-Lione, alla Maddalena di Chiomonte, in Valle di Susa. Interpellato da alcuni cronisti a margine della consegna delle onorificenze dell'Ordine al merito, Di Pace ha aggiunto: "Che l'opera si debba fare è fuori discussione, così come è fuori discussione che ci sia una finestra che consente l'inizio nel mese di giugno". Dal 23 maggio, quando è stato fatto il primo tentativo di recintare l'area di cantiere, a Chiomonte non si sono più visti né gli operai delle ditte incaricate dei lavori né le forze dell'ordine. Quella volta la protesta di centinaia di manifestanti No Tav rese impossibile l'apertura del cantiere.
"Serve solo una grande intesa bipartisan": lo dice, a proposito della Tav, il deputato del Pd e vicepresidente della commissione di vigilanza Rai, Giorgio Merlo che accoglie favorevolmente le sollecitazioni del sottosegretario Mino Giachino sulla realizzazione dell'opera. "E' pertinente e di grande valenza politica l'invito del sottosegretario Mino Giachino a ritrovare la convergenza bipartisan attorno ai grandi progetti che possono far crescere la nostra Repubblica - commenta Merlo - e, almeno per Torino e il Piemonte, la realizzazione della Torino-Lione è uno di quei progetti cruciali attorno ai quali, verrebbe da dire, il "treno passa una sola volta". "Chi si oppone per motivi pregiudiziali, politici e ideologici - conclude il deputato - lavora inconsapevolmente per far regredire lo sviluppo economico e produttivo dell'intero Piemonte".
L'opposizione di centrodestra a Torino attacca Fassino, che ieri ha presentato la nuova Giunta. "I nodi vengono sempre al pettine. Fassino sia coerente sulla Tav e chiarisca immediatamente la posizione dell' Italia dei valori": lo chiede l'assessore regionale e consigliere comunale Michele Coppola che annuncia battaglia in consiglio comunale sulla Torino-Lione. "Il sindaco di Torino - afferma Coppola -non può attendere, deve convocare subito il capogruppo IDV, il segretario cittadino e il neo assessore per chiarire la posizione in merito al cantiere di Chiomonte e alla realizzazione dell'opera". "Fassino deve essere franco e rispettoso degli impegni presi con tutti i Torinesi - aggiunge Coppola - e se necessario escludere dalla sua maggioranza i partiti contrari alla Tav. Avevo chiesto una conferenza stampa ufficiale con tutti i capolista dei partiti delle nostre rispettive coalizioni proprio per impedire, una volta concluse le elezioni, azioni come quella accaduta martedì. Nel primo consiglio comunale, tra pochi giorni, sottoscriva e voti la mia mozione a sostegno del tavolo di Palazzo Chigi e del documento di Confidustria Piemonte e Comitato Transpadana". A mettere in allarme Coppola è, infatti, la presa di posizione dell'Idv di due giorni fa: "E' passata in sordina - osserva Coppola - ma la presenza dell'europarlamentare dell' IDV Vattimo, supportato nell'iniziativa - denuncia dal neo Sindaco di Napoli, è davvero il segno di una contraddizione insanabile all'interno della maggioranza che governa Torino. Evidentemente hanno aspettato la definizione della Giunta comunale per esplicitare per l'ennesima volta il proprio no all'alta velocità-capacità. Chiedere all'UE che il finanziamento venga revocato è l'ultimo espediente per impedire l'apertura del cantiere".
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