La Nuova Sardegna, 3 aprile 2011
Incanta, diverte, trascina. Il filosofo eurodeputato Idv Gianni Vattimo per un’ora eleva la sala dalla banalità della politica. In un confronto continuo tra mondo ideale e mondo reale, tra il migliore dei mondi possibili e quello in cui si galleggia. Ci si immagina l’astrazione del filosofo. Si trova l’uomo immerso nel mondo. «Ho conosciuto la storia di questa coalizione civica - dice -, ha un valore di modello. Forse il futuro dell’Italia passa qua. Sono convinto che serva l’impegno dei cittadini verso la politica. Siamo stanchi del governo di chi fa l’escortiere” mentre il paese collassa». Vattimo descrive un paese decadente post-industriale, in cui non si investe in cultura. In cui la forbice tra i pochi ricchi e i tanti poveri si allarga. Spera in una riscossa che parta dalle periferie. Con lui il padrone di casa Giommaria Uggias che va dritto alla polpa. «Assistiamo alla creazione di un doppio monopolio. Uno dei cieli con Alitalia che si compra Meridiana con i soldi degli italiani e il silenzio del governo. E uno dei mari con l’acquisto di Tirrenia da parte delle compagnie private. Un momento difficile per la città che deve reagire. Per questo la grande coalizione è indispensabile. Perché viviamo una situazione di emergenza. Prima ci siamo dati le regole, poi abbiamo pensato a chi poteva guidare la coalizione. Olbia è l’avanguardia per la costruzione del futuro della nostra nazione. Abbiamo creato un esperimento e ci abbiamo messo alla guida un uomo onesto e capace. Gianni Giovannelli. Vogliamo e dobbiamo essere protagonisti di questo cambiamento». (l.roj)
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