Ecco un bel resoconto della conferenza stampa convocata il 3 novembre da Giulietto Chiesa, Fernando Rossi e dal sottoscritto sui fatti dell'11 settembre, scritto da Valerio Spositi per berlinguer.it. Buona lettura.
In via IV Novembre, sede del Parlamento Europeo a Roma, si è tenuta ieri mattina una conferenza alla quale hanno partecipato Giulietto Chiesa, Ferdinando Imposimato, Mike Gravel (senatore USA) e Gianni Vattimo. Conferenza inerente alle tematiche dell’11/9/2001, la cui verità ufficiale crolla giorno dopo giorno sotto il peso delle domande che, a tutt’oggi, non hanno avuto risposta.
Ad aprire la conferenza è Giulietto Chiesa, Presidente e fondatore di Alternativa nonchè giornalista di fama internazionale. “Questo è un evento eccezionale – dice – perchè abbiamo qui con noi due oratori molto importanti che non possono essere tacciati di complottismo. Sono esperti indiscussi
e sono il giudice Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario aggiunto
della Suprema Corte di Cassazione, e il Senatore americano Mike Gravel”.
Chiesa da la parola al Senatore il quale esordisce dicendo che vuole instaurare una “Commissione ufficiale d’Inchiesta sull’11/9“. Gravel parla della sua esperienza passata “nell’intelligence,
quindi so come funzionano tali sistemi ed essendo anche Senatore, ho
compreso anche come funzionano i meccanismi governativi”. Fatta questa premessa, inizia a parlare dell’11/9: “mi è molto piaciuto il film di Chiesa “Zero” che ha messo completamente in imbarazzo gli Stati Uniti. Ma io avevo già capito dall’inizio cosa poteva essere accaduto quell’11 di Settembre”. Quella del Senatore Gravel è una presa di posizione chiara contro l’amministrazione USA e rimanda al mittente le accuse di cospirazione: “l’unica
vera cospirazione è quella degli Stati Uniti per impedire di arrivare
alla verità, marginalizzando le voci contrarie. Non facendo nessuna
indagine sull’11/9 questo governo sta coprendo ugualmente a quello
precedente la verità. Infatti Obama quando venne eletto disse di andare
avanti, non indietro”. Il senatore chiude con un attacco ai governi americani poichè “come
puoi credere che un governo uccida la sua gente? Ebbene è il governo
che vuole uccidere il suo popolo mandandolo in guerra a morire invano”.
Il padrone di casa, per così dire, l’Europarlamentare Gianni Vattimo, prende la parola per dire semplicemente poche cose, ma significative: “cosa
significa oggi non sapere la verità sull’11/9? Significa continuare ad
essere dipendenti da questo sistema fondato sulle corporations. Gli
americani hanno fatto esperimenti sul proprio popolo!”.
E’ il turno ora di Ferdinando Imposimato, il giudice istruttore occupatosi dell’omicidio di Aldo Moro, dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II ma anche di mafia, camorra e terrorismo.
Imposimato ha deciso di denunciare alla Corte Internazionale dell’Aja i vertici degli Stati Uniti d’America perchè sapevano e non hanno fatto nulla per impedire la tragedia dell’11/9.
Imposimato inizia in maniera dirompente: “quei fatti hanno avuto ripercussioni gravissime sul nostro destino. Il mio lavoro mi obbliga ad avere elementi concreti per accusare. Ma non voglio far questo – dice Imposimato – voglio invece esporre i fatti, provati.”
Ed eccoli qui, alcuni di essi: “l’11/9 era prevedibile! Io scrissi 4 articoli a riguardo prima che avvenisse l’attentato. Invece gli americani cosa dicono? Che sono stati completamente colti di sorpresa! Io ho studiato a fondo questa vicenda e mi sono trovato di fronte una valanga di prove che la CIA sapeva dell’attacco alle Twin Towers e non fece nulla per evitarlo.”
Imposimato ha deciso di denunciare alla Corte Internazionale dell’Aja i vertici degli Stati Uniti d’America perchè sapevano e non hanno fatto nulla per impedire la tragedia dell’11/9.
Imposimato inizia in maniera dirompente: “quei fatti hanno avuto ripercussioni gravissime sul nostro destino. Il mio lavoro mi obbliga ad avere elementi concreti per accusare. Ma non voglio far questo – dice Imposimato – voglio invece esporre i fatti, provati.”
Ed eccoli qui, alcuni di essi: “l’11/9 era prevedibile! Io scrissi 4 articoli a riguardo prima che avvenisse l’attentato. Invece gli americani cosa dicono? Che sono stati completamente colti di sorpresa! Io ho studiato a fondo questa vicenda e mi sono trovato di fronte una valanga di prove che la CIA sapeva dell’attacco alle Twin Towers e non fece nulla per evitarlo.”
Il giudice Imposimato inizia ora la stesura delle prove per dimostrare tali accuse:
“Mohamed Atta, uno dei 4 uomini del commando dell’11/9 ebbe numerosi contatti con altri terroristi e disse apertamente che avrebbe attaccato gli USA. I servizi americani sapevano tutto ciò, poichè lo pedinavano. Nel 2000 Atta va in Florida ad addestrarsi per pilotare gli aerei ma vi arriva con un visto irregolare, ottenuto a Jeddah, in Arabia Saudita. Su questa vicenda c’è la testimonianza di un funzionario della CIA il quale ha detto che era proprio la CIA che rilasciava tali visti. Ed il consolato americano, in Arabia Saudita, era sempre controllato dalla CIA! Praticamente Mohamed Atta entrava e usciva dall’America con un visto irregolare e ricordo che era sempre sorvegliato dalla CIA” . Imposimato ora passa ad un particolare più delicato della vicenda, riguardante un passaggio di denaro: “Atta riceve 109.000 dollari da uno sceicco inglese di origine Pakistana, per pagare l’addestramento in Florida dei terroristi. Ma chi diede l’input per dare questi soldi ad Atta? Secondo 4 agenzie di stampa (mai smentite) fu il capo dell’ISI che era un uomo della CIA! Quindi perchè questi signori non sono stati arrestati? Semplicemente perchè sia il capo della CIA che il capo dell’ISI, sapevano tutto della complicità dei vertici USA. E, se non bastasse, pochi mesi prima dell’attentato alle Twin Towers, un’agente della CIA incontrò proprio Osama Bin Laden”
(Maggiori informazioni sono contenute nel libro “ZERO²” di Giulietto Chiesa)
“Mohamed Atta, uno dei 4 uomini del commando dell’11/9 ebbe numerosi contatti con altri terroristi e disse apertamente che avrebbe attaccato gli USA. I servizi americani sapevano tutto ciò, poichè lo pedinavano. Nel 2000 Atta va in Florida ad addestrarsi per pilotare gli aerei ma vi arriva con un visto irregolare, ottenuto a Jeddah, in Arabia Saudita. Su questa vicenda c’è la testimonianza di un funzionario della CIA il quale ha detto che era proprio la CIA che rilasciava tali visti. Ed il consolato americano, in Arabia Saudita, era sempre controllato dalla CIA! Praticamente Mohamed Atta entrava e usciva dall’America con un visto irregolare e ricordo che era sempre sorvegliato dalla CIA” . Imposimato ora passa ad un particolare più delicato della vicenda, riguardante un passaggio di denaro: “Atta riceve 109.000 dollari da uno sceicco inglese di origine Pakistana, per pagare l’addestramento in Florida dei terroristi. Ma chi diede l’input per dare questi soldi ad Atta? Secondo 4 agenzie di stampa (mai smentite) fu il capo dell’ISI che era un uomo della CIA! Quindi perchè questi signori non sono stati arrestati? Semplicemente perchè sia il capo della CIA che il capo dell’ISI, sapevano tutto della complicità dei vertici USA. E, se non bastasse, pochi mesi prima dell’attentato alle Twin Towers, un’agente della CIA incontrò proprio Osama Bin Laden”
(Maggiori informazioni sono contenute nel libro “ZERO²” di Giulietto Chiesa)
Prima di porre fine al convegno, Giulietto Chiesa tiene a precisare che “noi
abbiamo invitato a questa iniziativa tutti i giornalisti italiani ed
esteri presenti in Italia, tutti i parlamentari italiani ed europei.
Come vedete non ce n’è nemmeno uno perchè hanno paura di ciò che oggi avete ascoltato.”
A seguire l’intervista rilasciata da Ferdinando Imposimato a Giulietto Chiesa:
14 commenti:
Tesi giudiziaria che attentato alle due Torri Gemelle di Nuova York ovvero 'New York' fosse stato non ignorato non evitato da chi in Stato Americano, mi risultò corrispondibile a penuria di informazioni tecniche riferibili ad oggetti ed usi di oggetti da parte di tecnologi americani e anche con propri. Ne scrissi piuttosto recentemente altrove su Internet, basandomi su notazione di rapportabilità di fatti accaduti a cose coinvolte in stessi fatti, in particolare notando ancora e facendo (indirettamente) notare che resoconti di accaduto attentato non erano stati stimati attendibili in completa concordia di Opinioni Pubbliche occidentali ed in solamente parziale di orientali.
Questo mancato consenso generale era poiché dati, sia di cosiddetta scatola nera che di perizie su posto di avvenute distruzioni, non erano, essi a sé stanti, raffrontabili con quanto descrivibile, tecnicamente, prima che distrutto né con ciò, tecnicamente descrivibile, da cui distruzione; e dati medesimi e stessi solo raffrontabili non confermabili da quanto testato, nonché testimoniato, durante stessa distruzione. Di ciò se ne potette arguire con attenta valutazione di notizie e dichiarazioni volte a quanto stesso arguibile e perché ne fosse arguito non recepibile soltanto; io ne arguii da informazioni pubbliche.
Periodo precedente ad attentato medesimo era anche di paure pubbliche ma a maggioranza parevano uguali a precedenti già in essere; da ciò si intende questionabilità, inerente a suddetta tesi giudiziaria non tecnica, che cioè a poter considerare diversamente paure imminenti o quasi ad attentato da quelle di prima, non fosse identificazione di accadimenti, ma il relazionarne a saperi essi pure diversi anzi differenti circa valore di dati tecnici applicabili-desumibili per garantire sicurezze di difese... Nondimeno difese non erano in tutto assicurabili soltanto garantibili da 'Esercizio di Stato' americano e di ciò ne era già polemica ma in certa parte sterile o inconsistente o importuna o avversa a Stato stesso e ad altri in difese comuni, datoché le due torri, dette "Twin Towers", avevano già ricevuto ordini di sgombero in quantoché ritenute già insicure da sé stesse e tali ordini erano stati disattesi e perciò dentro v'erano ancora presenze umane in attività. Fatto che tali attività non ritenessero vera non assicurabilità per Esercito oltre che rifiutassero stima di non totale sicurezza di edifici, era ed è spiegabile considerandone nesso; e dunque chi in attività in quei luoghi era per persuasione non veramente tecnica e statale, cui ulteriore nesso: difatti — e tale fu comunicato anche dopo disastro — attività erano legate e coinvolte in azioni ignare di coefficienti di sicurezza edilizia americana e convinte di falsi coefficienti di sicurezze di trasporti anche aerei anche americani. Secondo tali convinzioni di imprese allocatesi abusivamente in torri stesse, risultanze tecniche non immediatamente corriferibili, di tipo cioè di quelle poi ottenute dall'avvenuto disastro, non sarebbero mai potute corrispondere ad un evento disastroso né ad un accadimento. Tali impossibilità appunto solo presunte tali non reali, inerivano in tecniche parzialmente riferibili a indistinzione antitecnologica, tra fattori distinti di movimento non recepiti per tali da chi cioè non distingueva tra fattori tecnici non scientifici di |velocità| e |velocità-rapidità|, tecnologicamente consistenti quali distinti e solamente entro tecniche derivate da scienza fisica dinamica e statica, non viceversa né una soltanto.
...
MAURO PASTORE
...
A chi capace e in volontà di annoverare distinzioni, — appunto di fattori tecnici non scientifici di |velocità| e |velocità-rapidità| — poteva risultare diversa corretta valutazione di paure diverse, in Stati Uniti di America primi e assai prima di data – rammemorata – 11 settembre 2001; ma ciò non bastava; difatti altri fattori di sicurezza e garantibilità bisognava conoscere e distinguere per trovare sensatezza di fatti corrispondente: da scienza non sperimentale antropologica, basata su esperire, non psicologica, anche in ciò essendo manchevoli impresari insediatisi in "Torri Gemelle", ed in tutto; cioè usando vanamente costoro dati psicologici scientifici per derivarne tecniche per ritrovati comunicativi a scopo di modellarità organizzativa, la quale avrebbe potuto fornire base per metodi tecnici appropriati solo da scientificità di antropologia non di psicologia; sicché chi accusava Stato di incuria senza ipotizzarne impedimento o anche impedimento, non capiva che da basi psicologiche non poteva dedursi alcuna strategia di difesa anche solo teorica: giacché possibili attacchi mossi da umanità diversa e relative capacità diverse; e queste erano assai adatte ad utilizzi ipertecnologici immediati finanche improvvisati; cioè umanità araba, cui impresari estromettevano da loro impresarità ma senza estrometterne simile, non era accreditata da costoro ed invece sopravvalutata umanità simile...
Psicologicamente ciò era disastro anche di organizzatività terapeutiche, sindacali, genericamente civili; cui dunque alcuni antiimpresari arabi contrari anche per difendere umanità simile e amica. Costoro fecero notare violenze e tormenti e rischi di morte e morti, a causa di presupposizioni e imposizioni di impresari; cui evidentemente indagine di Polizia americana era stata rivolta secondo volontà di antiimpresari non impresari. Tra questi ultimi, chi non ritenne Stato libero da intrusioni di impresari, era non contrario ad ostilità più vaste; tanto che distruttività poi rivolta anche a Edificio di Stato americano del "Pentagono". In tal caso, intaccatezza di esterni-interni, non risultava, ad alcuni esperti in - non di - Stato ed in unione non comunione di intenti con impresari stessi, possibile effetto di umani ingegni; ma pareri furono annullati da altre Autorità di Stato, cui risultò che altro, o adeguata considerazione antropologica o altro, poteva spiegare il non accaduto...
E ciò ultimo, mostra perché mai Stati Uniti d'America non fossero stati imputati a possibile processo diretto e specifico: perché Essi non disponevano di adeguati periti di Stato e ne avevano di inadeguati e inoltre per situazioni previamente vietate da stesse Leggi di Stato e cui pareri fatti dare ma per iniziativa e modalità non di Stato; e circostanze inadeguate provocarono a taluni in stesso Stato autoaccuse cui errori mossi da stessi impresari; quindi azioni cui vittime impegnate prima di disastro furono raggiunte da Giudizio contro, da parte di Autorità statunitensi, a motivo di difesa di Stato da false imputazioni e da invadenze e ulteriori.
MAURO PASTORE
In mio messaggio precedente 'primi' starebbe per: prima
...
Tuttavia avrebbe senso espressione ugualmente perché tali Stati dopo attentato e valutazione politica dei fatti si rinnovarono istituzionali.
Comunque io ne lasciavo specialmente e nel senso e più preciso di "primi tra gli altri"
In mio primo messaggio :
'attività non ritenessero vera non assicurabilità per Esercito oltre che rifiutassero'
sta proprio così e direttamente anche senza intender particolare, poiché da intendersi verbi materialmente e ovviamente non ad attività non volontaria; inoltre trattasi di espressione assai adatta a fatti economici - giudiziari.
MAURO PASTORE
In mio messaggio precedente a questo, ' rinnovarono istituzionali' stia per:
rinnovarono istituzionalmente .
Potrebbe intendersi anche così: 'si rinnovarono istituzionali [forme non di Istituzioni]'.
Riscrivo così intero messaggio _:
In mio messaggio precedente 'primi' starebbe per: prima
...
Tuttavia avrebbe senso espressione ugualmente perché tali Stati dopo attentato e valutazione politica dei fatti si rinnovarono istituzionalmente.
Comunque io ne lasciavo specialmente e nel senso e più preciso di "primi tra gli altri"
In mio primo messaggio :
'attività non ritenessero vera non assicurabilità per Esercito oltre che rifiutassero'
sta proprio così e direttamente anche senza intender particolare, poiché da intendersi verbi materialmente e ovviamente non ad attività non volontaria; inoltre trattasi di espressione assai adatta a fatti economici - giudiziari.
MAURO PASTORE
MAURO PASTORE
Data di attentato alle Torri, a parere di alcuni, era stata segnata secondo fine di attacco, ma tal parere negato da sedicenti esperti, che ritenevano inverosimile durata di distruzione; difatti fu raccontato che schianto sarebbe accaduto in 9 settembre e con esplosione-con-crollo (non esplosione e poi crollo) durata ore ed ore, circa due giorni!!
A durare più di un giorno, pareva ma contraddittoriamente a certuni somiglianza con detonazioni atomiche non esplosioni atomiche di missili a testata atomica, non con contenuto di testata atomico; difatti costoro ne ignoravano distinzione e giornalismo preponderante si avvalse di parere peraltro inopportuno di essi esimendosi da doveri di cronaca che se pure non confermando sarebbero stati da compirsi da racconti o presenze non lontane.
Cronia di attentati, a Pentagono e Torri Gemelle, differita da possibili cronologie relative separate; fenomeno noto a studiosi di meteorologia ma in periodo cui attentato negletto o fatto dire diversamente o non fatto dire, in ambienti civili occidentali e mondiali assai prepotenti contro culturalità non subculturalità.
Di fatto discronia attestava meteo in condizioni di differenza radicale tra i due luoghi di attentati; ma di ciò sostenitori di totale o pressoché innocenza di vittime non capivano significato; cui invece offre dato scienza fisica quantistica e relativistica non altrimenti ma in quel periodo ambienti politici occupati da contrarietà a tale duplice scientificità, di due teorie cui Relatività entro Indeterminazione quantica.
In Italia prevalsero insinuazioni di sciocchi che presumevano da loro false convinzioni totale innocenza di vittime anche quali soli dediti ad attività.
Discronia non fu reputata, da esperti, di durata effettiva di esplodere - cadere; tanta la stranezza se durata di ore o giorni, quelli precedenti ad accasciamento di restante edificialità, che alcuni ipotizzarono attiva decisiva parte in modi di distruzione di animalità irrazionale; ipotizzata fu scimmiesca o rettiliana o sconosciuta; (a me venne in mente ipotesi di rettili che durante esplosione volessero far travisare loro resti per umani ma non reputai (né reputo) possibile conduzione di pilotaggio, solo pilotaggio ma da umani condotto; ugualmente ma inversamente se scimmie... ) ipotesi che conduzione o pilotaggio, determinanti umani, fossero stati costretti da animali intromessisi o intromessi, fu scartata da inquirenti, comunque; e comunque di modi di esplosione, da esplosioni, di esplosioni stesse, periti notarono tempi dipendenti anche da presenze umane e non di umani dirottatori, presenze che furono descritte, forse non da tutti (anche studiando messaggi telefonici) intendimenti di voler morire disturbando intero ambiente attorno, in guisa di moltiplicare espansione di fiamme; ciò fu attribuito anche a maggioranza di vittime in edifici; ma effetto-domino e lento fu identificato in cagionevolezza di edifici ed in ipertecnologica capacità apposita di umani attentatori. Anche direzione verso obiettivi, fu da esperti identificata ipertecnologica, con tattica — evidentemente io desumo — di movimento rapido analogicamente non coincidente a moto veloce rapido in procedere effettivo materiale con velocità irregolare non scandibile da sonde elettroniche...
Sembrerebbe fantascienza, invece accade anche a sonde di misuratori di velocità via-terra di non poter registrare passaggi e velocità a causa di rapidità qualitativamente differente da velocità, solo quantitativamente rilevabile.
MAURO PASTORE
...
Ripensare i fatti in questione, dovrebbe indurre a rivalutare
c o e s s t e n z a
di saperi non solo scientifici assieme a scientifici senza sottoporre ermeneutica ed euristica filosofiche a veti subculturali:
questi non tecnici non tecnologici solo tecnicisti o tecnicistici soltanto.
Altrimenti nessun futuro, per chi confonde tecnica con scienza; neppure di vero Stato.
Interessante notare ...date anche da giudice italiano affermazioni passate circa conseguenze esterne di non eventi giudiziari americani, affermazioni non centrate e tuttavia non insignificanti anche se non validabili per caso specifico affermato... che...
Ricostruzione inaugurazione, di pochissimi giorni orsono, di ponte di Genova, tanto millantata da chi poco o nulla sa di urbanità genovese... eppure mostra perdurante incertezza a causa di altrui intromissioni limitanti, non informative; difatti mentre genovesi agivano per nuova etica precarietà, molti politici e non locali si illudevano di nuovo che fosse possente durevolezza costante; tanto che messa in opera e stabilimento di opera evidentemente condizionatene, dato che profilo ponte (sia ad immagini video che) a percettori umani ugualmente sinuoso a precedente quando insufficiente; altro non saprei aggiungere a ciò ultimo se non questo: perizie aggiornate di geologia del tutto adottate e accolte evitano sempre che destinazioni multiple non dirette precludano dirette semplici e quindi non adottate misure geologiche 'forti' e ponte ancora una volta argine edilizio però così voluto da chi in potere a Genova ma che autorità nazionali hanno voluto o lasciato provare a contendere e che hanno presentato qual opera di funzionalità non solo sufficiente anche perché ne hanno così vanamente impartito ed involontariamente l'opposto fatto derivare, per non aver potuto o voluto accogliere gravi denunce contro invadenze di trasporti pesanti e contro inganni ciclomotoristici e contro presunzioni automobilistiche ai danni di informabilità circa ecologicità ((anche per marcia in condizioni di forza di urto tanto minore quanto maggiore velocità e tendente ad annullarsi se in eccezione a libera marcia, qualsisia...)) di attività motociclistica, che è tutt'altro da ciclomotoristica; e ciò accadendo non in marginalità tecnica cioè contro fondamentalità tecnica e tecnologica, dato che motociclismo non altro di umana tecnica è azione tecnicamente autonoma ed anche tecnologicamente cui etica bastevole interna ad esso medesimo... ...
MAURO PASTORE
... (...) E nonostante pochissimo detto o per nulla detto da comunicatori, recente tragedia di ponte di Genova fu causata anche se non direttamente da presenza durante accadere stesso di attentatori contro sicurezze di precarietà - distacchi di ponte in disastrosità incipiente non disastro già iniziato, cui aggiuntasi complicità di altri anche vittime che avevano anche aizzato stessi attentatori poi coinvolti in disastro anche per inganno reciproco (da immagini mostrate mezzo pesante non abbastanza frenato e ciclomotore questo ultimo facendo parere nulle alcune disastrosità per errore di pilota di esso e da testimonianza detto di avviso di un motociclista ignorato poi altramente subissato e di indifferenza volontaria determinante da chi in automobili... e altro comunicato pubblicamente: tutte le vittime considerate, anche da cari relativi così lasciato intendere, in mezzo o intero suicidio)... Ricostruzione accaduta ripresentando non evitando a viarietà genovese - italiana, da parte di chi in Stato italiano centrale, circostanze eccessive cui azione statale locale genovese non inopportunamente e contrariamente non distruttivamente oppositivamente chiusa fino a lascito immediato estremo di già necessaria costretta precarietà di risultato costruttivo... E se, per quasi tutti in Italia, fatti di quegli attentati americani ora ermetici a loro sensibilità spontanea, non così a stessi italiani spettatori i volti televisivi di politici sopra ponte cui impressioni inquietanti quanto da quello poi crollato; e tanta comunicazione televisiva solo per meteo diverso cui imbonitori impotenti a reagire per continuare stolte e criminose magie apologetiche visive.
MAURO PASTORE
In penultimo messaggio: 'c o e s s t e n z a' sta per:
c o e s i t e n z a .
Mi scuso per il disagio, dipeso da brighe necessitantimi anche altre attenzioni fondamentali e da falsa parvenza su schermo, cui (me ne avvedo ora) cause anche polveri intromesse indirettamente da automobile-furgoncino guidato da chi in curiosità non lecita contro diritti privati anche di spostamento privato. Intrusione stata da chi creava necessità con minacciosità minima ma effettiva di tattica di guida di stesso autoveicolo e forse non aveva altro e di lecito da fare; intanto da attorno ancora adesso continui interferire contro mio scrivere anche con continue minacce di tormenti mascherate da oltraggi soltanto e questi presentati falsamente per toni di commiserazione. Scopo evidente di chi interferisce è anche di far commedia contro autoralità di scrittore e scrivente cioè di me medesimo.
Reinvierò messaggi in sequenza medesima fondamentale e con espressioni migliorate e ultima correzione pure; comunque scrittura a lettere separate non presenta reale fraintendimento se non per intendimenti non veritieri di soli lettori. Non è, questo ultimo, pensiero soggettivo ma riferimento grammaticale.
MAURO PASTORE
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Tesi giudiziaria che attentato alle due Torri Gemelle di Nuova York ovvero 'New York' fosse stato non ignorato non evitato da chi in Stato Americano, mi risultò corrispondibile a penuria di informazioni tecniche riferibili ad oggetti ed usi di oggetti da parte di tecnologi americani e anche con propri. Ne scrissi piuttosto recentemente altrove su Internet, basandomi su notazione di rapportabilità di fatti accaduti a cose coinvolte in stessi fatti, in particolare notando ancora e facendo (indirettamente) notare che resoconti di accaduto attentato non erano stati stimati attendibili in completa concordia di Opinioni Pubbliche occidentali ed in solamente parziale di orientali.
Questo mancato consenso generale era poiché dati, sia di cosiddetta scatola nera che di perizie su posto di avvenute distruzioni, non erano, essi a sé stanti, raffrontabili con quanto descrivibile, tecnicamente, prima che distrutto né con ciò, tecnicamente descrivibile, da cui distruzione; e dati medesimi e stessi solo raffrontabili non confermabili da quanto testato, nonché testimoniato, durante stessa distruzione. Di ciò se ne potette arguire con attenta valutazione di notizie e dichiarazioni volte a quanto stesso arguibile e perché ne fosse arguito non recepibile soltanto; io ne arguii da informazioni pubbliche.
Periodo precedente ad attentato medesimo era anche di paure pubbliche ma a maggioranza parevano uguali a precedenti già in essere; da ciò si intende questionabilità, inerente a suddetta tesi giudiziaria non tecnica, che cioè a poter considerare diversamente paure imminenti o quasi ad attentato da quelle di prima, non fosse identificazione di accadimenti, ma il relazionarne a saperi essi pure diversi anzi differenti circa valore di dati tecnici applicabili-desumibili per garantire sicurezze di difese... Nondimeno difese non erano in tutto assicurabili soltanto garantibili da 'Esercizio di Stato' americano e di ciò ne era già polemica ma in certa parte sterile o inconsistente o importuna o avversa a Stato stesso e ad altri in difese comuni, datoché le due torri, dette "Twin Towers", avevano già ricevuto ordini di sgombero in quantoché ritenute già insicure da sé stesse e tali ordini erano stati disattesi e perciò dentro v'erano ancora presenze umane in attività. Che fautori di tali attività non ritenessero vera non assicurabilità per Esercito oltre che rifiutassero stima di non totale sicurezza di edifici, era ed è spiegabile considerandone nesso; e dunque chi in attività in quei luoghi era per persuasione non veramente tecnica e statale, cui ulteriore nesso: difatti — e tale fu comunicato anche dopo disastro — attività erano legate e coinvolte in azioni ignare di coefficienti di sicurezza edilizia americana e convinte di falsi coefficienti di sicurezze di trasporti anche aerei anche americani. Secondo tali convinzioni di imprese allocatesi abusivamente in torri stesse, risultanze tecniche non immediatamente corriferibili, di tipo cioè di quelle poi ottenute dall'avvenuto disastro, non sarebbero mai potute corrispondere ad un evento disastroso né ad un accadimento. Tali impossibilità appunto solo presunte tali non reali, inerivano in tecniche parzialmente riferibili a indistinzione antitecnologica, tra fattori distinti di movimento non recepiti per tali da chi cioè non distingueva tra fattori tecnici non scientifici di |velocità| e |velocità-rapidità|, tecnologicamente consistenti quali distinti e solamente entro tecniche derivate da scienza fisica dinamica e statica, non viceversa né una soltanto.
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MAURO PASTORE
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A chi capace e in volontà di annoverare distinzioni, — appunto di fattori tecnici non scientifici di |velocità| e |velocità-rapidità| — poteva risultare diversa corretta valutazione di paure diverse, in Stati Uniti di America per primi ed anche assai prima di data – rammemorata – 11 settembre 2001; ma ciò non bastava; difatti altri fattori di sicurezza e garantibilità bisognava conoscere e distinguere per trovare sensatezza di fatti corrispondente: da scienza non sperimentale antropologica, basata su esperire, non psicologica, anche in ciò essendo manchevoli impresari insediatisi in "Torri Gemelle", ed in tutto; cioè usando vanamente costoro dati psicologici scientifici per derivarne tecniche per ritrovati comunicativi a scopo di modellarità organizzativa, la quale avrebbe potuto fornire base per metodi tecnici appropriati solo da scientificità di antropologia non di psicologia; sicché chi accusava Stato di incuria senza ipotizzarne impedimento o anche impedimento, non capiva che da basi psicologiche non poteva dedursi alcuna strategia di difesa anche solo teorica: giacché possibili attacchi mossi da umanità diversa e relative capacità diverse; e queste erano assai adatte ad utilizzi ipertecnologici immediati finanche improvvisati; cioè umanità araba, cui impresari estromettevano da loro impresarità ma senza estrometterne simile, non era accreditata da costoro ed invece sopravvalutata umanità simile...
Psicologicamente ciò era disastro anche di organizzatività terapeutiche, sindacali, genericamente civili; cui dunque alcuni antiimpresari arabi contrari anche per difendere umanità simile e amica. Costoro fecero notare violenze e tormenti e rischi di morte e morti, a causa di presupposizioni e imposizioni di impresari; cui evidentemente indagine di Polizia americana era stata rivolta secondo volontà di antiimpresari non impresari. Tra questi ultimi, chi non ritenne Stato libero da intrusioni di impresari, era non contrario ad ostilità più vaste; tanto che distruttività poi rivolta anche a Edificio di Stato americano del "Pentagono". In tal caso, intaccatezza di esterni-interni, non risultava, ad alcuni esperti in - non di - Stato ed in unione non comunione di intenti con impresari stessi, possibile effetto di umani ingegni; ma pareri furono annullati da altre Autorità di Stato, cui risultò che altro, o adeguata considerazione antropologica o altro, poteva spiegare il non accaduto...
E ciò ultimo, mostra perché mai Stati Uniti d'America non fossero stati imputati a possibile processo diretto e specifico: perché Essi non disponevano di adeguati periti di Stato e ne avevano di inadeguati e inoltre per situazioni previamente vietate da stesse Leggi di Stato e cui pareri fatti dare ma per iniziativa e modalità non di Stato; e circostanze inadeguate provocarono a taluni in stesso Stato autoaccuse cui errori mossi da stessi impresari; quindi azioni cui vittime impegnate prima di disastro furono raggiunte da Giudizio contro, da parte di Autorità statunitensi, a motivo di difesa di Stato da false imputazioni e da invadenze e ulteriori.
MAURO PASTORE
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(...)
Data di attentato alle Torri, a parere di alcuni, era stata segnata secondo fine di attacco, ma tal parere negato da sedicenti esperti, che ritenevano inverosimile durata di distruzione; difatti fu raccontato che schianto sarebbe accaduto in 9 settembre e con esplosione-con-crollo (non esplosione e poi crollo) durata ore ed ore, circa due giorni!!
A durare più di un giorno, pareva ma contraddittoriamente a certuni somiglianza con detonazioni atomiche non esplosioni atomiche di missili a testata atomica, non con contenuto di testata atomico; difatti costoro ne ignoravano distinzione e giornalismo preponderante si avvalse di parere peraltro inopportuno di essi esimendosi da doveri di cronaca che se pure non confermando sarebbero stati da compirsi da racconti o presenze non lontane.
Cronia di attentati, a Pentagono e Torri Gemelle, differita da possibili cronologie relative separate; fenomeno noto a studiosi di meteorologia ma in periodo cui attentato negletto o fatto dire diversamente o non fatto dire, in ambienti civili occidentali e mondiali assai prepotenti contro culturalità non subculturalità.
Di fatto discronia attestava meteo in condizioni di differenza radicale tra i due luoghi di attentati; ma di ciò sostenitori di totale o pressoché innocenza di vittime non capivano significato; cui invece offre dato scienza fisica quantistica e relativistica non altrimenti ma in quel periodo ambienti politici occupati da contrarietà a tale duplice scientificità, di due teorie cui Relatività entro Indeterminazione quantica.
In Italia prevalsero insinuazioni di sciocchi che presumevano da loro false convinzioni totale innocenza di vittime anche quali soli dediti ad attività.
Discronia non fu reputata, da esperti, di durata effettiva di esplodere - cadere; tanta la stranezza se durata di ore o giorni, quelli precedenti ad accasciamento di restante edificialità, che alcuni ipotizzarono attiva decisiva parte in modi di distruzione di animalità irrazionale; ipotizzata fu scimmiesca o rettiliana o sconosciuta; (a me venne in mente ipotesi di rettili che durante esplosione volessero far travisare loro resti per umani ma non reputai (né reputo) possibile conduzione di pilotaggio, solo pilotaggio ma da umani condotto; ugualmente ma inversamente se scimmie... ) ipotesi che conduzione o pilotaggio, determinanti umani, fossero stati costretti da animali intromessisi o intromessi, fu scartata da inquirenti, comunque; e comunque di modi di esplosione, da esplosioni, di esplosioni stesse, periti notarono tempi dipendenti anche da presenze umane e non di umani dirottatori, presenze che furono descritte, forse non da tutti (anche studiando messaggi telefonici) intendimenti di voler morire disturbando intero ambiente attorno, in guisa di moltiplicare espansione di fiamme; ciò fu attribuito anche a maggioranza di vittime in edifici; ma effetto-domino e lento fu identificato in cagionevolezza di edifici ed in ipertecnologica capacità apposita di umani attentatori. Anche direzione verso obiettivi, fu da esperti identificata ipertecnologica, con tattica — evidentemente io desumo — di movimento rapido analogicamente non coincidente a moto veloce rapido in procedere effettivo materiale con velocità irregolare non scandibile da sonde elettroniche...
Sembrerebbe fantascienza, invece accade anche a sonde di misuratori di velocità via-terra di non poter registrare passaggi e velocità a causa di rapidità qualitativamente differente da velocità, solo quantitativamente rilevabile.
MAURO PASTORE
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Ripensare i fatti in questione, dovrebbe indurre a rivalutare
c o e s i s t e n z a
di saperi non solo scientifici assieme a scientifici senza sottoporre ermeneutica ed euristica filosofiche a veti subculturali:
questi non tecnici non tecnologici solo tecnicisti o tecnicistici soltanto.
Altrimenti nessun futuro, per chi confonde tecnica con scienza; neppure di vero Stato.
Interessante notare ...date anche da giudice italiano affermazioni passate circa conseguenze esterne di non eventi giudiziari americani, affermazioni non centrate e tuttavia non insignificanti anche se non validabili per caso specifico affermato... che...
Ricostruzione inaugurazione, di pochissimi giorni orsono, di ponte di Genova, tanto millantata da chi poco o nulla sa di urbanità genovese... eppure mostra perdurante incertezza a causa di altrui intromissioni limitanti, non informative; difatti mentre genovesi agivano per nuova etica precarietà, molti politici e non locali si illudevano di nuovo che fosse possente durevolezza costante; tanto che messa in opera e stabilimento di opera evidentemente condizionatene, dato che profilo ponte (sia ad immagini video che) a percettori umani ugualmente sinuoso a precedente quando insufficiente; altro non saprei aggiungere a ciò ultimo se non questo: perizie aggiornate di geologia del tutto adottate e accolte evitano sempre che destinazioni multiple non dirette precludano dirette semplici e quindi non adottate misure geologiche 'forti' e ponte ancora una volta argine edilizio però così voluto da chi in potere a Genova ma che autorità nazionali hanno voluto o lasciato provare a contendere e che hanno presentato qual opera di funzionalità non solo sufficiente anche perché ne hanno così vanamente impartito ed involontariamente l'opposto fatto derivare, per non aver potuto o voluto accogliere gravi denunce contro invadenze di trasporti pesanti e contro inganni ciclomotoristici e contro presunzioni automobilistiche ai danni di informabilità circa ecologicità ((anche per marcia in condizioni di forza di urto tanto minore quanto maggiore velocità e tendente ad annullarsi se in eccezione a libera marcia, qualsisia...)) di attività motociclistica, che è tutt'altro da ciclomotoristica; e ciò accadendo non in marginalità tecnica cioè contro fondamentalità tecnica e tecnologica, dato che motociclismo non altro di umana tecnica è azione tecnicamente autonoma ed anche tecnologicamente cui etica bastevole interna ad esso medesimo... ...
MAURO PASTORE
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... (...) E nonostante pochissimo detto o per nulla detto da comunicatori, recente tragedia di ponte di Genova fu causata anche se non direttamente da presenza durante accadere stesso di attentatori contro sicurezze di precarietà - distacchi di ponte in disastrosità incipiente non disastro già iniziato, cui aggiuntasi complicità di altri anche vittime che avevano anche aizzato stessi attentatori poi coinvolti in disastro anche per inganno reciproco (da immagini mostrate mezzo pesante non abbastanza frenato e ciclomotore questo ultimo facendo parere nulle alcune disastrosità per errore di pilota di esso e da testimonianza detto di avviso di un motociclista ignorato poi altramente subissato e di indifferenza volontaria determinante da chi in automobili... e altro comunicato pubblicamente: tutte le vittime considerate, anche da cari relativi così lasciato intendere, in mezzo o intero suicidio)... Ricostruzione accaduta ripresentando non evitando a viarietà genovese - italiana, da parte di chi in Stato italiano centrale, circostanze eccessive cui azione statale locale genovese non inopportunamente e contrariamente non distruttivamente oppositivamente chiusa fino a lascito immediato estremo di già necessaria costretta precarietà di risultato costruttivo... E se, per quasi tutti in Italia, fatti di quegli attentati americani ora ermetici a loro sensibilità spontanea, non così a stessi italiani spettatori i volti televisivi di politici sopra ponte cui impressioni inquietanti quanto da quello poi crollato; e tanta comunicazione televisiva solo per meteo diverso cui imbonitori impotenti a reagire e ciò essi per continuare stolte e criminose magie apologetiche visive.
MAURO PASTORE
In messaggio di
7 agosto 2020 14:11
annuncio di correzione fallito (anche se evidente intuitivamente intenzione), causa ulteriori brighe indirette arrecatemi e nuova parvenza su schermo da stesse brighe — arrecate anche ad insetti ingenui e giocondi con lumi di occhi e bagliore di schermo e polveri innocue cui anche aveva interferito indirettamente un (altrui) passaggio ciclomotoristico avverso anche in intenzioni dopo uno (altrui) senza avverse intenzioni presso posto di mia scrittura — comunque correzione ne ho fatta lo stesso. Costretto io a tali minute precisazioni perché chi vuol evitare miei messaggi è in pari ma opposte e per me del tutto imprevedibili energie (a me) ostili.
MAURO PASTORE
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