martedì 15 giugno 2010

Rivendico la mia diversità


L'espresso, 17 giugno 2010

Rivendico la mia diversità
Vale o no la pena di continuare a battersi perché la cultura comune abbandoni il suo tradizionale atteggiamento omofobo, cercando che almeno nel linguaggio e nelle “ovvietà” quotidiane i gay non siano sempre di nuovo le vittime designate del disprezzo collettivo? Non si dimentichi che, nonostante la recente correzione di rotta da parte del ministro a ciò preposto nelle gerarchie vaticane, secondo il quale i pedofili saranno puniti con particolare severità nell’Inferno (non solo pianto e stridor di denti, dunque; ma forconi e fuoco a gogo, e chi più ne ha più ne metta), questa severità speciale che dovrebbe saziare la sete di giustizia divina è sempre stata promessa, dal catechismo, a chi pratica il “vizio impuro contro natura”, il “peccato contro lo Spirito Santo” che “grida vendetta al cospetto di Dio”. Perché sia stato sempre così, nella tradizione cattolica, almeno quella ufficiale, non si sa precisamente, tanto che sembra a tutti ovvio che il Dio biblico “esattore di prepuzi” (secondo un’espressione di Joyce) sia altrettanto ovviamente un custode di orifizi e del loro legittimo uso. Basta, si potrebbe dire, cercare di raddrizzare le gambe ai cani. Siamo “contro natura”? Ebbene, tenetevela questa vostra maledetta natura. Vi piacciono gli tsunami, la lotta “naturale” per la sopravvivenza, eruzioni pompeiane ed epidemie avicole o suine? Noi orgogliosamente siamo una “cultura” diversa, non ci interessa la vostra stima, solo vogliamo che ci siano riconosciuti i diritti di un qualunque cittadino: anche sposarsi, eventualmente, con tutto ciò che il diritto di famiglia comporta. Nostalgia della solida, naturale, rassicurante struttura della coppia benedetta dal Comune o dal Santo Padre? Ma fateci il piacere, se vogliamo poter avere una famiglia è solo per un giusto bisogno di eguaglianza civile, anche di comodità amministrativa. Il resto, la vostra falsa monogamia e le vostre acrobazie tra mogli, amanti, seconde amanti, consorti “morganatiche”, magari escursioni fuori le mura con trans esotici, tenetevelo pure; vi servirà per dare un po’ di thrilling alla vostra prossima confessione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti vogliamo bene

Adele ha detto...

Da duemila anni, non fanno altro che perpetuare l'assassinio di Cristo, in tutti i modi, perseguitando i deboli, gli ultimi, i diversi del mondo . Dimenticando che Gesù volle essere lui per primo l'ultimo degli ultimi. Non escluderei l'ipotesi che forse quell'uomo che si dichiarò al mondo semplicemente come "figlio di Dio" fosse anche omosessuale. Per questo doveva morire, forse. Soprattutto per questa ragione Egli rappresentava un pericolo.
L'hanno ucciso e continuano ad ucciderlo per capovolgere la logica della creazione e resuscitarlo a "loro immagine e somiglianza" : perfido, perverso e vendicativo.Non è questo Gesù. Egli non manda agli inferi coloro che soffrono a causa del marchio che gli aguzzini appestati incidono col fuoco e col veleno sulle carni dei propri fratelli . Gesù promette di meglio a chi lotta per una società più giusta. Per chi lotta per sè e per gli altri per una vita più degna d'esser vissuta ha promesso il paradiso non l'inferno.
Anch'io voglio bene a Gianni.

Selor72 ha detto...

Forte Professore! :-)