mercoledì 14 ottobre 2009

“Di Pietro alle primarie voterà Franceschini”

“Di Pietro alle primarie voterà Franceschini”
Intervista di Aldo Torchione a Gianni Vattimo - l'Opinione.it

Il professor Gianni Vattimo, filosofo engagé e parlamentare europeo di Italia dei Valori guarda con scetticismo alle primarie del Pd. Alle quali, dice, molti dell’Idv voteranno per Dario Franceschini. A partire dall’ex pm di Mani Pulite, che avrebbe dato indicazioni – per quanto discrete – ai suoi.

Che farà Italia dei Valori alle primarie del Pd?
Adesso non saprei, andiamo tutti a naso. Ho sentito dire che Di Pietro preferisce Franceschini. Io preferisco Bersani. Ma sono tutte cose che non contano granché, io a dire la verità non andrò a votare alle primarie del Pd. Sono anche del parere che un partito che si fa eleggere il segretario da chiunque passa da un gazebo, non fa una cosa seria. Su questo ha ragione D’Alema.

Ne avete parlato con Di Pietro?
Che io sappia non ci sono indicazioni, ma ho semplicemente sentito dire che Di Pietro vorrebbe Franceschini. Nelle comunicazioni del gruppo non se ne parla ufficialmente ma c’è questa voce.

Italia dei Valori e il Pd hanno interrotto la luna di miele, parrebbe.
Negli ultimi giorni Di Pietro ha però iniziato a dire ‘basta con le polemiche’ perché c’è un clima da fascismo strisciante alle porte. E con Napolitano stava tentando di ricucire…

Stava tentando, ma è arrivata la Procura di Roma. E Di Pietro è indagato per vilipendio.
Aggiungo che non dubito che Alfano darà l’autorizzazione. Gli atti di vilipendio secondo me sono tutte stupidaggini. Uno come Bossi ha detto che Berlusconi è un mafioso e non lo ha mai smentito e poi ha detto che con la bandiera italiana ci si può pulire il culo…

Lei è tra coloro che sostengono che in Italia ci sia una dittatura…
Io non faccio fatica a spiegare ai miei colleghi parlamentari europei che l’Italia è peggio dell’Afghanistan.

Berlusconi le darebbe dell’antitaliano.
Se Berlusconi è l’italiano, viva gli antitaliani.

Con l’unica opposizione, mi dirà adesso, di Italia dei Valori.
L’ha detto lei. E poi si commenta da solo, questo Pd. Io di quel mondo non ho alcuna nostalgia, e poi lo ripeto: sull’idea delle primarie sono in profondo disaccordo, passano il tempo a insultarsi e poi si divideranno in piazza, a cosa serve? Se Berlusconi volesse conquistare il Pd potrebbe mandare tutte le sue truppe a votare. Mi sembra tutto modellato male.

C’è il rischio di inquinamento delle primarie?
Ci possono essere inquinamenti, e chi lo può escludere? Berlusconi potrebbe avere interesse a far vincere Marino, per esempio.

Perché Marino?
Perché è laico, verrebbe da dire. Non viene dal Pci né dalla scuola democristiana.

Ed è più debole degli altri.
Appunto. Secondo me chi vuole indebolire il Partito Democratico domenica 25 ha un’ottima occasione per farlo. Se io fossi Berlusconi mi attrezzerei per far vincere il candidato meno organizzato, che se eletto avrà maggiori difficoltà nel governare la macchina…

La Repubblica presidenziale le piace?
La Costituzione così com’è va benissimo. La più grande riforma italiana sarebbe quella di rispettare rigorosamente le leggi esistenti. Non sono affatto a favore di una repubblica presidenziale, intanto per arrivarci dovrebbe esserci un altro percorso, altri interlocutori. I meccanismi parlamentari sono lenti, è vero, ci sono farraginosità ma non per questo va ridotto il ruolo del Parlamento. E poi siamo sinceri, è un’idea di Berlusconi...

Quindi sbagliata.
Se l’idea viene da Berlusconi non mi fido, non mi sembra essere De Gaulle.

6 commenti:

silvia ha detto...

invito i lettori di questo blog ad andare sul sito di ignazio marino e prestare attenzione al suo pensiero e alle sue opinioni dal momento che credo rappresenti la possibilità di un vero CAMBIAMENTO, non solo all'interno del PD ma per il nostro PAESE.
http://www.ignaziomarino.it/

albe^_^ ha detto...

Votare Franceschini?
Mah... può essere una scelta di continuità, ma per quanto riguarda temi, prese di posizione e peso delle correnti?
Sia Bersani che Franceschini sono degli ex-qualcosa, sostenuti dalle varie correnti a cui devono comunque chiedere conto prima di ogni affermazione. Che razza di discorsi si possono fare con chi ha nel suo gruppo una posizione 'ma anche' l'altra?

Mi spiace per Franceschini, che sarà pure una brava persona e che ha ereditato un partito in condizioni disastrose, ma per fare opposizione in modo serio occorre avere le idee chiare!

L'unico che si sia mosso su posizioni chiare è Marino, l'unico che peraltro tiene alla laicità 'in sé' e alla laicità come metodo.

La 'debolezza' di Marino relativamente all'organizzazione è un alibi che non sta in piedi... Intanto non si è detto 'un vincitore e nessuno sconfitto'? Così come 'tutti in aiuto al vincitore'? Dirò di più... se si eccettuano i delegati, quale peso hanno realmente i tre candidati nell'elettorato? Immagino un Marino decisamente 'sottostimato' capace di belle sorprese :)

Adele ha detto...

Avrei gradito una ri-candidatura della Bindi, francamente. Questa volta, Rosy sponsorizza invece Bersani...peccato. Comunque meglio Bersani o Marini,entrambi sono portatori di valide idee di riforma . Franceschini è ancora legato alla linea veltrusconiana. Non capisco, come Di Pietro che ha sempre gridato allo scandalo dell'inciucio di Veltroni e Franceschini, scelga questa linea.

albe^_^ ha detto...

Adele: magari fa semplicemente la scelta del meno peggio.

Bersani ha una lista di candidati spaventosa, specie nelle zone del Sud Italia; inoltre ha dietro D'Alema... Marino è il migliore, ma obiettivamente è quello più "debole".

A questo punto resta solo Franceschini, nella speranza che cerchi di ispirarsi a Marino più che all'altro ;)

Io personalmente avrei detto di appoggiare Marino... In questo modo o avrei spostato dei voti, oppure avrei costretto l'eventuale vincitore a tenere in considerazione quei temi e quelle istanze della terza mozione ;)

Adele ha detto...

Albe, anche a me piace Marino proprio per la sua linea dichiaratamente laica.... ma poi non è detto- ammesso riuscisse a raccogliere sufficienti consensi per vincere- che riesca a stare su quei binari. Per come è messo il Pd coi suoi equilibri interni caratterizzati da precarietà, sarebbe costretto a scendere a patti con altre forze eterogenee. E d'altronde lo ha anche detto, che a differenza di Franceschini, lui è per il dialogo fra le diverse componenti , senza esclusioni di sorta.
Considerando tutto ciò ,credo che la scelta non può che essere orientata in senso strategico, ovvero scegliendo chi potenzialmente può raccogliere più consensi, in modo da creare una leadership più che legittimata. Credo che il ragionamento pragmatico, che fa Gianni Vattimo, di puntare su Bersani , per avere uno in grado di fronteggiare con più incisività Berlusconi non sia del tutto sbagliato.

"Se io fossi Berlusconi mi attrezzerei per far vincere il candidato meno organizzato, che se eletto avrà maggiori difficoltà nel governare la macchina…" Bisogna evitare che accada ciò. Per questo scelgo Bersani , anche se Marino mi piace di più, a dire il vero. Alla fine, ogni scelta comporta un ragionamento fra "costi e benefici". E il beneficio di avere Marino come segretario del PD contempla anche dei rischi troppo alti.

Adele ha detto...

Albe, ci ho ripensato, farò una scelta di valore. Marino è quello che sostiene con più chiarezza un No netto contro i respingimenti degli immigrati, è quello che difende con più vigore i diritti civili e di cittadinanza contro ogni discriminazione... Insomma, Marino è l'esatta antitesi di quella linea veltrusconiana che odio e che ha fatto degenerare il progetto democratico sin dalla nascita. Marino è la sola alternativa valida e coerente per i progressisti .