sabato 9 ottobre 2010

Seminario a Roma sui Cinque cubani imprigionati per aver scoperto il terrorismo Usa contro Cuba


Seminario a Roma sui cinque cubani imprigionati per aver scoperto il terrorismo Usa contro Cuba

Articolo21
(Francesca Mara Tosolini Santelli)

Domenica 17 ottobre alle 19.00, all'Auditorium Parco della Musica, sala Petrassi, l'Associazione di amicizia Italia-Cuba Circolo di Roma, organizza un seminario internazionale sul caso dei Cinque agenti dell'intelligence cubana da dodici anni in carcere negli Stati Uniti, dopo aver scoperto il terrorismo ideato e organizzato in Florida e messo in atto a Cuba, con oltre tremila morti nel corso degli anni.

Il seminario, coordinato da Gianni Minà, e al quale interverrà Rosa Frijanes, moglie di uno dei prigionieri, Fernando Gonzales, interverranno, fra gli altri, Wayne Smith, ex capo dell'Ufficio di Interessi degli Stati Uniti a l'Avana che alla fine degli anni '70, per conto del presidente Jimmy Carter, trattò un ristabilimento dei rapporti con Cuba, “poi andato in fumo per l'elezione alla presidenza di Ronald Reagan”, e il teologo della liberazione brasiliano Frei Betto, promotore del dialogo aperto negli ultimi anni fra la Revolucion e la Chiesa Cattolica, che ha portato alla recente liberazione di molti dei dissidenti arrestati nel 2003 a Cuba dopo il tentativo fallito del governo di Bush Jr di mettere con le spalle al muro il sistema politico dell'isola. Interverrà anche il prestigioso filosofo Gianni Vattimo, da sempre impegnato in tante battaglie per i diritti civili.

Il destino dei Cinque agenti dell'intelligence cubana, condannati per presunto spionaggio in un giudizio definito “arbitrario” dall'Onu, svoltosi a Miami e poi bocciato dalla Corte di Appello di Atlanta, è sospeso. Dopo il rifiuto ad intervenire della Corte Suprema degli Stati Uniti, ora è infatti nelle mani del presidente Obama che per legge potrebbe risolvere con un gesto politico la questione.
La campagna per la liberazione dei Cinque si sta svolgendo in tutto il mondo, compresi gli stessi Stati Uniti, dove si sono mossi intellettuali come Noam Chomsky e più recentemente un gruppo di artisti fra cui il regista Oliver Stone, l'attrice Susan Sarandon, Elliott Gould, Graham Nash, Ry Cooder, Pete Seeger e perfino Francisco Letelier, nipote dell'ex ministro degli Esteri del governo del leader cileno Salvador Allende, assassinato a Washington nel settembre del '76 dai terroristi di Miami su incarico della DINA, la polizia segreta del dittatore Augusto Pinochet.
I più noti di quei terroristi, Luis Posada Carriles, Orlando Bosch e Santiago Alvarez, sono ancora liberi e protetti a Miami.

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