venerdì 14 gennaio 2011

Interrogazione sulle ingiunzioni emesse dagli USA nei confronti di Wikileaks



Interrogazione con richiesta di risposta orale al Consiglio
Articolo 115 del regolamento
Sophia in 't Veld, Renate Weber, Baroness Sarah Ludford, Sonia Alfano, Jens Rohde, Gianni Vattimo, Marietje Schaake, Nathalie Griesbeck, Alexander Alvaro, Nadja Hirsch, Jelko Kacin, Marielle De Sarnez, a nome del gruppo ALDE
11 gennaio 2011
Oggetto: Ingiunzioni emesse dagli USA nei confronti di Wikileaks e norme UE in materia di protezione dei dati

I mezzi di comunicazione hanno riportato notizie su ingiunzioni emesse dalle autorità degli Stati Uniti nei confronti di Twitter e forse altre aziende Internet, come Google e Facebook, in cui viene imposto il trasferimento di dati personali, messaggi e comunicazioni di persone presumibilmente collegate a Wikileaks, compresi quelli di un deputato islandese e di un cittadino dei Paesi Bassi. Un'ingiunzione è stata inviata a Twitter in data 14 dicembre 2010 dal Ministero della giustizia e un tribunale distrettuale statunitense ha ordinato la consegna dei dati registrati da novembre 2009 a oggi(1). Il 7 gennaio 2011, Twitter ha reso pubblica tale informazione, dopo aver vinto una battaglia legale relativa al diritto di informare le persone coinvolte.

Può il Consiglio chiedere con urgenza che le autorità degli Stati Uniti presentino chiarimenti ufficiali e dettagliati circa tali ingiunzioni, specifichino se queste sono connesse a un'indagine penale in materia di atti illeciti (fornendo informazioni in proposito in caso affermativo) e indichino i dati richiesti, le fonti, i media e le società di comunicazione interessati nonché qualsiasi altra informazione utile sul caso?

Può inoltre il Consiglio con urgenza

– chiarire la questione della competenza giurisdizionale e della legalità della sua apparente applicazione extraterritoriale nonché la compatibilità di tali azioni legali con la tutela della vita privata dei cittadini dell'UE, compresa la questione relativa a se la legislazione europea o le normative nazionali in materia di protezione dei dati siano state o possano essere violate;

– far sapere se è a conoscenza di ingiunzioni simili emesse in passato in relazione ai dati personali di cittadini dell'UE e quali iniziative ha preso a tale riguardo;

– indicare che posizione intende assumere nei confronti delle autorità americane, dei media e delle società di comunicazione e quali misure intende adottare in caso di violazione, effettiva o potenziale, delle norme dell'UE in materia di tutela dei dati?

(1) I dati richiesti includono: nomi degli abbonati, nomi degli utenti, pseudonimi o altre identità; indirizzi postali, indirizzi domiciliari, indirizzi commerciali, indirizzi di posta elettronica e altre informazioni di contatto; registri di connessione o registri relativi a tempi e durate delle sedute, anzianità di utilizzo del servizio (inclusa la data di inizio) e tipi di servizi utilizzati; numero di telefono o di apparecchio impiegato o altro numero di abbonato o identità, compresi eventuali indirizzi di rete assegnati temporaneamente; modi e fonti di pagamento di tale servizio (comprese eventuali carte di credito o numeri di conti bancari) e registri di fatturazione; registrazioni delle attività degli utenti per le connessioni effettuate da o verso il conto; informazioni non di contenuto, quali indirizzi IP e indirizzi e-mail di origine o di destinazione; corrispondenza e note delle registrazioni relative ai conti. Fonte: http://www.ibtimes.com/articles/99141/20110110/twitter-wikileaks-google-facebook-us-government-court-secret-private-data-information-julian-assange.htm

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