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lunedì 1 giugno 2009

Per il benessere degli animali



Sono tra i candidati "Positivi" segnalati dalla LAV (e dunque, e ne sono onorato, tra i "consigli della LAV" per le elezioni al Parlamento europeo: http://www.lav.it/index.php?id=1324), La Lega Anti-Vivisezione. Quando ero deputato europeo, ho fatto parte dell'Intergruppo Parlamentare per il Benessere e la Conservazione degli Animali.

Inoltre, sono stato segnalato tra i candidati anti-caccia. Ebbene sì, ho preso più volte posizioni anti-caccia nel passato, anche sui giornali. Grazie della fiducia riposta in me dall'Associazione Vittime della Caccia: http://www.nadiamarino.com/2009/05/31/europee-2009-candidati-italiani-anti-caccia/.

Ripeto qui sul blog ciò che ho scritto ad alcuni tra i più sensibili alla questione del benessere degli animali, che mi hanno interpellato sulle mie intenzioni una volta eletto. Effettivamente, quando ero deputato europeo, mi sono battuto per il benessere degli animali in ogni occasione si sia presentata. Io stesso ho un gatto che mi chiede, ogniqualvolta torno da incontri della campagna elettorale, di giocare, anche a notte fonda: assicuro che dopo una giornata trascorsa a parlare e volantinare, anziché accasciarmi sul letto do retta al gatto! Anche in passato, mi sono speso non poco per il benessere degli animali, questione che mi attrae, del resto, anche filosoficamente: Peter Singer, del quale non condivido tutto il pensiero ma è comunque difficile trovare una questione di etica pratica che ci distanzi, ha scritto cose importantissime sui nostri doveri nei confronti degli animali (ne ho anche ampiamente parlato in un libro, "La vita dell'altro", che raccoglie miei precedenti articoli sulla questione). Sul mio sito, laddove ho tenuto in vita una sezione sulle mie attività di parlamentare europeo tra il 1999 e il 2004, compaiono numerose mie iniziative a favore del benessere degli animali, e non intendo certo sottrarmi, se dovessi essere eletto, a battermi ancora (http://www.giannivattimo.it/menu/europparl2.html). Mi auguro anche di poter essere ancora un punto di riferimento per l'Italia al Parlamento europeo per tramite dell'eurogruppo sul benessere degli animali.
Non ho un programma così dettagliato da illustrare le specifiche tematiche delle quali intendo occuparmi, anche perché ho capito negli anni che molte delle migliori cose che si possono fare dal punto di vista della legislazione hanno per così dire un background di società civile; in parole meno fumose, ritengo che i cittadini possano fare molto per fornire spunti ai parlamentari europei (in particolare a coloro che per formazione provengono, come il sottoscritto, da esperienze diverse rispetto a quelle connesse ai problemi di cui qui si tratta), e far sì che questi ultimi si mobilitino in tal senso. Tuttavia, mi occuperei certamente di promuovere idee come quelle segnalatemi dagli elettori in questi giorni: tra queste, la ricerca di soluzioni meno barbare rispetto ai canili e l'adozione di provvedimenti contro i canili-lager, e la prevenzione: ovvero, la predisposizione di spazi che permettano ai cani di evitare le nevrosi connesse con la solitudine, il vivere in spazi angusti per troppe ore durante la giornata, ecc. Si tratterebbe, credo, di passare a una nuova epoca di regolamentazione, nella quale diventi finalmente possibile trasformare dichiarazioni d'intenti in vere e proprie possibilità di fare, per aumentare la libertà di esseri che non devono subire limitazioni indebite a causa della presenza umana.
In generale, tenterei di muovere la legislazione europea verso forme di convivenza ben più civile della nostra con gli animali, non sono quelli domestici. Per fare un esempio, cercherei di capire se è possibile fare qualcosa contro gli scempi che l'Europa ancora compie in osservanza alle leggi dell'Organizzazione mondiale del commercio, che per promuovere la legge unica del free trade passa sopra a qualsiasi diritto degli animali sia immaginabile, concependoli unicamente come ostacoli a quella stessa legge. Anche perché se è assolutamente doveroso occuparsi della legislazione europea in materia di benessere degli animali, è ipocrita non occuparsi appunto di ciò che l'Europa fa a livello sovranazionale, smentendo l'attenzione dedicata agli animali sul suo territorio.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto per sensibilizzarmi alle diverse questioni, e li invito a segnalarmene altre qui, sul mio blog (http://giannivattimo/blogspot.com), per richiamare l'attenzione non solo mia su questi problemi.