Come deputato eletto nella circoscrizione Nord-Ovest dell’Italia, segnalo al Parlamento e alla Commissione alcune vere e proprie violazioni di trattati esistenti e di diritti democratici che si stanno perpetrando da patte del governo italiano e degli enti locali piemontesi in relazione al progetto di nuova linea ferroviaria Lione-Torino. In particolare, i contributi dell’Unione Europea al finanziamento della parte italiana dell’impresa erano condizionati, negli accordi finora vigenti, alla condivisione del progetto da parte delle popolazioni locali; ma di fronte alla persistente opposizione di un numero rilevante di sindaci e comunità locali alla realizzazione della linea, il governo italiano ha decretato che potranno partecipare alle consultazioni sulla realizzazione del progetto e ricevere le eventuali compensazioni solo quelle amministrazioni locali che dichiarino preliminarmente il proprio appoggio al progetto stesso. Oltre all’accordo delle comunità locali, un’altra condizione del finanziamento europeo era l’esistenza di investimenti privati nell’impresa. Questi ultimi non ci sono; e le comunità locali sono state ridotte al silenzio d’autorità dall’iniziativa del governo. Mancando queste due condizioni, ci si domanda se il comportamento della parte italiana, governo nazionale ed enti locali, non rischi di configurarsi come una vera e propria truffa nei confronti dell’Unione; oltre a rappresentare una grave violazione di diritti democratici in spregio di ogni principio di sussidiarietà.
1 commento:
Giusto per avere una idea, di quali cifre parliamo? Qual è l'entità di questi finanziamenti? Nel caso, quali aziende beneficeranno di questi lavori?
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