L'OPPOSIZIONE FESTEGGIA RENATO KOVACIC, APPENA REINTEGRATO DA ARISTOR
(pi. arc. 13/1) - Festeggiato, in Sala Consiglio Comunale, dai gruppi di opposizione, il dipendente dell'azienda municipalizzata Aristor, Renato Kovacic, dapprima licenziato e successivamente riassunto dall'Azienda in seguito ad una sentenza del Giudice del Lavoro che ne ha imposto il reintegro nel suo posto di lavoro. Nel corso della "festa", alla quale è stato invitato anche l'europarlamentare Gianni Vattimo, sono state espresse critiche al comportamento dei vertici dell'Azienda da parte di Paolo Bellotti il quale, sottolineando l'errore commesso chiede che "se ci sono penali da pagare, queste siano a totale carico di chi ha commesso l'errore, perché - prosegue Bellotti - oltre al danno non possiamo sopportare anche la beffa che l'errore sia sanato utilizzando soldi dell'Azienda, quindi dei cittadini - e conclude - se danni ci sono stati questi siano individuali e non siano, in qualche modo, pagati dalla collettività".
Ma si era appena conclusa la votazione che aveva consentito l'intitolazione di una rotonda alla memoria di Giorgio Almirante, e Bellotti ha colto quell'evento per dichiarare che: - "la vicenda Aspal, e la vicenda di Renato, è rappresentativa di un modello culturale. E' normale che una giunta di centro-destra che ha appena votato la dedica di una strada ad Almirante, attui questo tipo di politica. Dobbiamo dire agli alessandrini che avere la destra al potere significa che le persone malate di tumore (di questo è affetto Kovacic) avranno grossi problemi a mantenere il proprio posto di lavoro - e conclude - la responsabilità è politica e chiediamo agli alessandrini di svegliarsi". Interventi ci sono stati anche da parte di Vincenzo Demarte, Vincenzo Costantino e di Giorgio Barberis. Altri festeggiamenti sono stati organizzati dalle organizzazioni sindacali CGIL e Filcams, con tutti i lavoratori, per festeggiare il reintegro di Kovacic. Un reintegro zoppo, a dirla tutta, dal momento che l'Azienda gli paga lo stipendio ma non lo accetta sul posto di lavoro. Da parte di Gianni Vattimo, peraltro aggiornato per l'occasione della vicenda Kovacic, non poteva esserci che un moto di solidarietà ad un uomo che aveva subito una palese ingiustizia, per cui si dichiarava felice di potersi rallegrare con il giudice che aveva emesso quella sentenza. Non poteva mancare, da parte di Vattimo, una dichiarazione anti-Berlusconi: "Se si lasciassero funzionare i tribunali e le leggi, a tutti i livelli, certamente non avremmo Berlusconi poiché venne eletto contro una precisa norma che vietava i detentori di pubbliche concessioni di essere eletti in Parlamento. Lì è cominciata la prima bugia..." E non poteva neppure mancare un accenno alla votazione appena conclusa in Commissione Toponomastica - "la strada dedicata ad Almirante è un fatto scandaloso ma esprime una situazione che stiamo vivendo, non c'è ancora il fascismo con l'orbace e la camicia nera ma Almirante la camicia nera ce l'aveva. Attualmente ancora nessuno ce la impone, però... il governo Berlusconi, con tutti i suoi "accoliti", i suoi "complici"... ormai possiamo dirlo, in quanto godo dell'immunità di europarlamentare - e allora lo ribadisce - Berlusconi non ha dei collaboratori, ha dei complici". Insomma, dichiarazioni al fulmicotone, che hanno riguardato anche la sua adesione ai promotori delle proteste "No Tav", in Val di Susa, sottolinenadone - secondo Vattimo - l'inutilità. Ritornando però alla sentenza che ha ridato a Kovacic il suo posto di lavoro, non si esclude neppure un eventuale ricorso dell'Azienda, e allora...
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