Il mio post sul sito dell'Italia dei Valori.
Crisi di governo: che fare? Semplice, approfittarne. Il compito storico che attende l'opposizione è riempire lo spazio politico creato dal “governo del non fare nulla” e denunciato dalla scissione finiana; un'opportunità, oltre che un dovere, che le tante voci sicure dell'impossibilità di battere il Pdl in eventuali elezioni ravvicinate trascurano di considerare. Certo, a ciò contribuiscono le indecisioni del Pd, che tuttavia aprono, proprio come la crisi di governo e in particolare le ragioni che la sostengono, una prospettiva allettante per l'Italia dei Valori: in un'epoca di interessi senza passioni, per recuperare il lessico di Albert Hirschman, è la passione non interessata che può imprimere una svolta politica. La passione per la legalità che contraddistingue i tanti elettori dell'Idv è di natura intrinsecamente sociale anziché individualistica, nonché rivoluzionaria, non appena si riconosca, in questo slancio, la più concreta volontà di portare a compimento la costituzione: un documento di portata appunto rivoluzionaria, come riconosceva in tempi non sospetti (una costituzione rivoluzionaria di per sé, e non esclusivamente in rapporto allo scempio attuato dall'attuale governo) Piero Calamandrei.
Se la scelta di Fini cade su un'opzione exit, per dirla ancora con Hirschman – una via d'uscita dal degrado politico governativo –, la risposta dell'opposizione dev'essere di tipo voice – la via del cambiamento per tramite della politica – che necessariamente presuppone, quale suo requisito essenziale, quella legalità che, sola, può condurre i cittadini a essere i principali attori del cambiamento stesso. Il passo successivo, quello della loyalty nello schema hirschmaniano, è quello dell'alleanza, e della costruzione di un'alternativa forte al governo degli interessi berlusconiano. L'Idv ha molto da offrire, a tal riguardo: un'avanguardia, per così dire, che puntando sulla legalità ha creato un importante precedente per pensare a una società di passioni oltre che di interessi. Da qui, e solo da qui, si può partire per affrontare le tante ingiustizie che nell'illegalità trovano un alleato imbattibile; e da qui si dovrà partire per costruire un programma che recuperi la migliore qualità politica della sinistra e del cristianesimo sociale: la capacità d'immaginare una società diversa da quella esistente. L'Italia dei Valori è pronta.
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