Articolo 115 del regolamento
Sophia in 't Veld, Renate Weber, Niccolò Rinaldi, Baroness Sarah Ludford, Sonia Alfano, Cecilia Wikström, Alexander Alvaro, Gianni Vattimo, a nome del gruppo ALDE
Oggetto: Discriminazione contro le coppie dello stesso genere, libertà di circolazione, diritti degli LGBT, Roadmap UE
Il Piano d'azione della Commissione per l'attuazione del programma di Stoccolma e altri documenti di programmazione della Commissione non prevedono nessuna nuova, specifica e concreta iniziativa sui diritti degli LGBT e sulla lotta all'omofobia. Non è assicurato il reciproco riconoscimento delle coppie dello stesso genere, che siano coniugate, o in partenariato civile, o in coabitazione o de facto, nonostante l'art. 67,§ 4, TFUE sull'applicazione del principio del riconoscimento reciproco in materia civile, l'art.81 TFUE sulla cooperazione giudiziaria in materia civile con implicazioni transnazionali o l'art.19 TFUE, che dà all'Unione le competenze di "prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul...l'orientamento sessuale". La mancanza del riconoscimento reciproco incide anche nel contesto dell'applicazione della Direttiva 2004/38/CE(1) relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, in quanto la maggior parte degli Stati membri applica un'interpretazione restrittiva e scorretta dei suoi articoli 2 e 3 in relazione alle coppie dello stesso genere(2), in stridente contrasto con gli articoli 2, 3, § 3 TUE e 10 e 19 TFUE e in particolare con l'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali. Il Parlamento europeo ha espresso forti critiche, sollecitando gli Stati membri e rivedere la propria legislazione e invitando la Commissione a redigere orientamenti precisi - basandosi sulle analisi e conclusioni contenute nella relazione sull'omofobia dell'Agenzia sui diritti fondamentali - al fine di garantire l'applicazione del reciproco riconoscimento, della parità, della non discriminazione, della dignità e del rispetto della vita privata e famigliare. All'interno dell'UE le persone, quali i transessuali e le persone transgenere, continuano a essere oggetto di discriminazione a causa del loro orientamento sessuale e identità di genere oppure mancano di tutela e sostegno adeguati; alcuni Stati membri non riconoscono l'orientamento sessuale quale un motivo vincolante per riconoscere l'asilo in base alla Direttiva sulla qualifica e lo status delle persone bisognose di protezione internazionale; la Decisione quadro sul razzismo e la xenofobia non si applica all'omofobia; in taluni Stati membri vigono leggi che considerano l'informazione sulle coppie dello stesso genere nocive per i minori. Anche a livello internazionale dovrebbe essere rafforzata l'azione UE contro la criminalizzazione e la persecuzione delle persone LGBT.
Quali iniziative concrete, azioni e programmi intende prendere e promuovere la Commissione nel settore suddetto? Ha intenzione la Commissione di sostenere l'idea di formulare una Roadmap UE sui diritti degli LGBT e contro l'omofobia, con un calendario di misure volte a garantire che i diritti degli LGBT siano rispettati, protetti e promossi nella UE e nel mondo?
(1)
GU L 158 del 30.4.2004, p. 77.
(2)
Uno Stato membro (la Polonia), ad esempio nega i documenti di stato civile ai suoi cittadini che desiderano contrarre all'estero un partenariato con persone dello stesso genere.
Il Piano d'azione della Commissione per l'attuazione del programma di Stoccolma e altri documenti di programmazione della Commissione non prevedono nessuna nuova, specifica e concreta iniziativa sui diritti degli LGBT e sulla lotta all'omofobia. Non è assicurato il reciproco riconoscimento delle coppie dello stesso genere, che siano coniugate, o in partenariato civile, o in coabitazione o de facto, nonostante l'art. 67,§ 4, TFUE sull'applicazione del principio del riconoscimento reciproco in materia civile, l'art.81 TFUE sulla cooperazione giudiziaria in materia civile con implicazioni transnazionali o l'art.19 TFUE, che dà all'Unione le competenze di "prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul...l'orientamento sessuale". La mancanza del riconoscimento reciproco incide anche nel contesto dell'applicazione della Direttiva 2004/38/CE(1) relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, in quanto la maggior parte degli Stati membri applica un'interpretazione restrittiva e scorretta dei suoi articoli 2 e 3 in relazione alle coppie dello stesso genere(2), in stridente contrasto con gli articoli 2, 3, § 3 TUE e 10 e 19 TFUE e in particolare con l'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali. Il Parlamento europeo ha espresso forti critiche, sollecitando gli Stati membri e rivedere la propria legislazione e invitando la Commissione a redigere orientamenti precisi - basandosi sulle analisi e conclusioni contenute nella relazione sull'omofobia dell'Agenzia sui diritti fondamentali - al fine di garantire l'applicazione del reciproco riconoscimento, della parità, della non discriminazione, della dignità e del rispetto della vita privata e famigliare. All'interno dell'UE le persone, quali i transessuali e le persone transgenere, continuano a essere oggetto di discriminazione a causa del loro orientamento sessuale e identità di genere oppure mancano di tutela e sostegno adeguati; alcuni Stati membri non riconoscono l'orientamento sessuale quale un motivo vincolante per riconoscere l'asilo in base alla Direttiva sulla qualifica e lo status delle persone bisognose di protezione internazionale; la Decisione quadro sul razzismo e la xenofobia non si applica all'omofobia; in taluni Stati membri vigono leggi che considerano l'informazione sulle coppie dello stesso genere nocive per i minori. Anche a livello internazionale dovrebbe essere rafforzata l'azione UE contro la criminalizzazione e la persecuzione delle persone LGBT.
Quali iniziative concrete, azioni e programmi intende prendere e promuovere la Commissione nel settore suddetto? Ha intenzione la Commissione di sostenere l'idea di formulare una Roadmap UE sui diritti degli LGBT e contro l'omofobia, con un calendario di misure volte a garantire che i diritti degli LGBT siano rispettati, protetti e promossi nella UE e nel mondo?
(1)
GU L 158 del 30.4.2004, p. 77.
(2)
Uno Stato membro (la Polonia), ad esempio nega i documenti di stato civile ai suoi cittadini che desiderano contrarre all'estero un partenariato con persone dello stesso genere.
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