venerdì 28 maggio 2010

Per Cuba

Per Cuba
Senza discutere sulla buona fede degli intellettuali italiani che hanno di recente preso posizione pubblica contro il governo cubano a seguito della tragica morte in carcere di Orlando Tamayo Zapata, parlando – ma sempre sulla base delle informazioni USA – di “prigionieri politici e di coscienza” nelle galere di Cuba, noi desideriamo ricordare alla pubblica opinione italiana, succube di una stampa “indipendente” da sempre nemica della rivoluzione castrista, che questa rivoluzione continua a essere un punto di riferimento e una potente ispirazione per tutte le forze che, sempre più numerose non solo in America Latina, si battono per un mondo senza sfruttamento, senza guerra e senza violenza. La morte di Zapata, che il governo cubano ha pubblicamente ricordato con dolore e senso di solidarietà, mentre si attende ancora che il governo italiano faccia qualche gesto analogo per la morte di Stefano Cucchi e il suicidio di decine di carcerati delle nostre democratiche prigioni, è stata occasione per una campagna di sfacciata denigrazione “democratica” della rivoluzione cubana. Non importa che Zapata fosse anzitutto detenuto per svariati reati comuni e solo di recente avesse inteso dare alla propria contestazione della vita carceraria (compresa la richiesta di disporre di una cucina e di un telefono privato in cella) una precisa connotazione politica. Non importa che anche pubblici documenti di Amnesty International diano atto che a Cuba non è mai stato torturato nessuno (eccetto che nella base americana di Guantanamo) e non si sono mai praticate quelle esecuzioni extragiudiziali per cui si è reso tristemente famoso il “democratico” Stato di Israele. Non importa, infine, che in un recente processo in Florida sia stato accertato che un vecchio e riconosciuto terrorista come Santiago Alvarez sia stato tra i finanziatori costanti delle Damas de blanco: anche loro certamente in buona fede, ma altrettanto certamente utilizzate dalla CIA per le sue manovre – che durano da cinquant’anni con una serie impressionante di attentati – per rovesciare il democratico governo di Cuba.
Noi sappiamo che a Cuba, come ha ricordato Fidel Castro, l’assistenza sanitaria per tutti è legge da decenni, mentre Obama fatica a farla accettare dal Congresso USA; sappiamo che medici, maestri, professori cubani operano al servizio di tutti i poveri dell’America Latina (con uno dei migliori ospedali oftalmici del mondo a disposizione gratuita di chi ne ha bisogno), che l’istruzione è libera e gratuita per tutti nell’isola; e che le restrizioni a cui ancora oggi il popolo cubano è soggetto (in termini di disponibilità di merci, di denaro convertibile, ecc.) sono solo conseguenza del feroce e immotivato embargo a cui l’isola è sottoposta da parte degli Usa e di pochi loro alleati. Siamo scandalizzati, ma non sorpresi, del cinismo con cui i media, soprattutto italiani e spagnoli, hanno utilizzato la morte di Orlando Zapata, per la quale esprimiamo ancora una volta il nostro sincero dolore. Sperando che la sua storia e l’uso che se ne è fatto da parte anche di giornalisti e politici italiani servano non tanto alla “liberazione” dei pretesi “prigionieri politici” di Cuba, ma ad aprire finalmente gli occhi dell’opinione pubblica sulla spregiudicatezza della propaganda di un imperialismo internazionale che, lo speriamo, ha ormai i giorni contati. Su queste idee chiediamo un pronunciamento dal mondo dell’intellettualità, dell’arte e dello spettacolo…

Gianni Vattimo, filosofo, Università di Torino, europarlamentare
Margherita Hack, astronoma
Francesco Baccini, cantautore
Domenico Losurdo, storico e filosofo, Università di Urbino
Danilo Zolo, giurista e filosofo, Università di Trieste
Angelo D’Orsi, storico, Università di Torino
Massimiliano Marotta, storico e giurista, Istituto di Studi Filosofici di Napoli
Pier Aldo Rovatti, filosofo, Università di Trieste
Gianni Minà, giornalista
Marco Rizzo, giornalista, già europarlamentare
Luciano Vasapollo, docente di statistica, Università di Roma
Aldo Bernardini, docente di diritto internazionale, Università di Teramo
Ivan Cicconi, economista
Maria Fierro, giurista
Alfonso Galdi, giurista
Silvia Giorcelli, storica, Università di Torino
Cristiano Lucarelli, calciatore
Andrea Mingardi, cantautore
Red Ronnie, musicologo
Paolo Amati, docente di biologia, Università La Sapienza
Roberto Battiglia, rivista “Nuestra America”
Sergio Cararo, giornalista
Alessandra Piattini, docente di antropologia religiosa, Università la Sapienza
Gilberto Forneris, docente della facoltà di medicina veterinaria, Università di Torino
Stefano Garroni, ricercatore CNR
José Luis Gotor, docente di lingua e letteratura spagnola, Università di Tor Vergata
Luisa Anna Ieradi, Istituto Studi Ecosistemi del CNR
Franco Lucchese, docente di psicologia, Università La Sapienza
Simonetta Lux, docente di Storia dell’arte contemporanea, Università La Sapienza
Rita Martufi, Dir. Centro Studi Cestes-Proteo
Grazia Orsati, Dir. rivista “Nuestra America”
Francesco Punzo, docente di farmacia, Università di Catania
Luigi Punzo, docente dell’Università di Cassino
Alessandra Riccio, condirettrice rivista “Latinoamerica”
Marina Rossi, avvocato
Franca Ruggieri, docente di letteratura inglese, Università di Roma Tre
Marco Santopadre, giornalista
Domenico Vasapollo, Dir. “Natura Avventura”
Federica Vasapollo, studentessa, Università la SapienzaViviana Vasapollo, Archeologa
Giovanni Barbieri, giornalista
Paolo Federici, Associazione “Italia Cuba”
Antonio D’Angelo, architetto
Loredana Macchietti, editore rivista “Latinoamerica”
Alessandro Perrone, consigliere della Provincia di Gorizia
Annalisa Melandri, blogger
Franca Pesce, insegnante d’italiano presso il penale di Castro Castro in Perú
Alessandra Riccio, Dir. rivista “Latinoamerica”
Filippo Cannizzo, Fondazione Ugo Spirito
Marco Papacci, Associazione “Italia Cuba”
Violetta Nobili, redazione rivista “Nuestra America”
Federico Castelli, artista
Maurizio Carboneschi, segretario Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Primo Soravia, Associazione “Italia Cuba”
Robert Pieder Thum
Donata Zurlo
Roberta Antonacci

Roma 17 maggio 2010
Per adesioni o informazioni : appellopercuba@libero.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe leggere qualche documento in cui Amnesty International dice che a Cuba non siano mai state fatte torture! Mi potrebbe scrivere qualche link?