Ma Di Pietro sta davvero a sinistra? Ha risposto lui stesso nel dibattito con Bertinotti al Salone del Libro: se la sinistra non c’è – e sarebbe difficile dire il contrario – io ci sono. Incontro studenti e colleghi da sempre schierati dalla parte dei diritti, del lavoro, della solidarietà sociale, e devo rispondere alle loro critiche: ti sei messo con un ex poliziotto (ma poliziotto, cafone meridionale immigrato al Nord vestendo la divisa, era anche mio padre!), con un magistrato forcaiolo… Ma la prima risposta che mi viene, oltre allo spirito del CLN – perché di una nuova resistenza si tratta, oggi, contro il nuovo fascismo che occorre contrastare prima che sia (se non lo è già) troppo tardi – è che almeno una cosa giusta l’ha detta proprio Berlusconi: la Costituzione italiana l’hanno scritta i comunisti e i cattolici di sinistra. Giustizialismo, egualitarismo, difesa della Costituzione, sono la realistica politica di sinistra oggi. Se si applicasse la Costituzione “cattocomunista” avremmo già una società più giusta, solidale, capace di sviluppo e rispettosa dei diritti individuali. Invece di questa che Di Pietro giustamente ha bollato come fascista, razzista, xenofoba e piduista. Un’affermazione netta dell’Italia dei Valori alle prossime elezioni, locali ed europee, è quello che realisticamente ci si deve augurare per la rinascita di una sinistra italiana che possa ancora motivare un elettorato deluso e troppo rassegnato, con il favore dei media addomesticati, al governo di una gang mafiosa e rapinatrice.
sabato 23 maggio 2009
DI PIETRO, LA SINISTRA E LA COSTITUZIONE
Ma Di Pietro sta davvero a sinistra? Ha risposto lui stesso nel dibattito con Bertinotti al Salone del Libro: se la sinistra non c’è – e sarebbe difficile dire il contrario – io ci sono. Incontro studenti e colleghi da sempre schierati dalla parte dei diritti, del lavoro, della solidarietà sociale, e devo rispondere alle loro critiche: ti sei messo con un ex poliziotto (ma poliziotto, cafone meridionale immigrato al Nord vestendo la divisa, era anche mio padre!), con un magistrato forcaiolo… Ma la prima risposta che mi viene, oltre allo spirito del CLN – perché di una nuova resistenza si tratta, oggi, contro il nuovo fascismo che occorre contrastare prima che sia (se non lo è già) troppo tardi – è che almeno una cosa giusta l’ha detta proprio Berlusconi: la Costituzione italiana l’hanno scritta i comunisti e i cattolici di sinistra. Giustizialismo, egualitarismo, difesa della Costituzione, sono la realistica politica di sinistra oggi. Se si applicasse la Costituzione “cattocomunista” avremmo già una società più giusta, solidale, capace di sviluppo e rispettosa dei diritti individuali. Invece di questa che Di Pietro giustamente ha bollato come fascista, razzista, xenofoba e piduista. Un’affermazione netta dell’Italia dei Valori alle prossime elezioni, locali ed europee, è quello che realisticamente ci si deve augurare per la rinascita di una sinistra italiana che possa ancora motivare un elettorato deluso e troppo rassegnato, con il favore dei media addomesticati, al governo di una gang mafiosa e rapinatrice.
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1 commento:
"Se si applicasse la Costituzione “cattocomunista..."
E' proprio qui che sta il problema, la costituzione materiale che non riflette più quella formale, esattamente come durante il ventennio quando , con lo Statuto albertino coesistevano anche "le leggi fascistissime".
Ma le leggi fascistissime piacevano agli italiani, come piacque loro anche l'arbitrio, la forza. Esattamente come ieri, il consenso verso il Duce e le sue leggi è pressochè totale. Il male è la mancanza della sinistra? E' la sinistra che ha abdicato? La profezia del Gobetti può aiutarci a dirimere questo dubbio
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