mercoledì 30 giugno 2010
L'appello in difesa dell'Università
Università, stop esami e lezioni contro manovra e tagli
venerdì 25 giugno 2010
C'è la Verità?
Franca D'Agostini, docente alle Vacances de l'Esprit 2010, fa parte di una schiera esigua, se non quasi estinta, di filosofi che sostengono l'irrinunciabilità e l'inaggirabilità del concetto di verità argomentando in sede gnoseologica.
Cento professori contro i tagli all'università
Uno sciopero di tutti i docenti. La sospensione delle sedute di laurea e il rinvio dell'inizio delle lezioni: cento professori hanno firmato un duro appello "In difesa dell'Università", chiedendo ai loro colleghi accademici di rompere il silenzio e facendo autocritica contro l'atteggiamento "smarrito e silenzioso" tenuto fin qui a fronte di una campagna "devastante, carica di disprezzo e di irrisione", che mira a cancellare non solo l'università pubblica ma la stessa cultura italiana. A promuovere l'iniziativa sono stati due filosofi, Claudio Ciancio e Federico Vercellone, e un giurista, Mario Dogliani, che hanno già trovato l'adesione di numerosi colleghi – oltre cento – tra i quali Gustavo Zagrebelsky, Gianni Vattimo, Sergio Givone, Leonardo Samonà e molti altri docenti nei principali atenei italiani. (v.s.)
giovedì 24 giugno 2010
Il Fatto Quotidiano è online!
Non solo. Ma troverete anche un mio spazio, http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/gvattimo/, e la mia prima riflessione, L'Europa non tutela gli olivicoltori, che riporto anche qui di seguito.
Vengo da una riunione a Carovigno, vicino Brindisi, con un nutrito gruppo di agricoltori furibondi perché gli storni che, dati i mutamenti climatici arrivano a milioni non più in gennaio, ma in settembre, sui loro uliveti, si mangiano circa la metà del raccolto di olive. E poiché secondo una vecchia legge europea questi uccelli sarebbero in via di estinzione, non si possono cacciare, che sarebbe il solo modo per scacciarli. Una rovina a cui occorre, da parte dell’Europa, porre rimedio. Intanto, diamo voce al grido di dolore…
lunedì 21 giugno 2010
Il nuovo sito del Fatto Quotidiano
http://antefatto.ilcannocchiale.it/2010/06/04/il_fatto_quotidiano_sbarca_sul.html
Francisco Ayala, Valentín Fuster y Gianni Vattimo participarán en los Cursos Magistrales de la UIMP este verano
Los Cursos Magistrales de la UIMP presentarán, entre junio y septiembre, un total de 13 encuentros que dirigirán, entre otros, el escritor Marcos Ordóñez; el historiador cinematográfico Jesús García de Dueñas; los pianistas Vadym Gladkov y Mendmaa Dorzhin; el artísta lírico internacional Roberto Scandiuzzi y la directora y coreógrafa de la Fundación Arena de Verona, María Grazia Garofoli.
Ayala, biólogo español galardonado con el Premio Templeton, impartirá, del 5 al 9 de julio, clases magistrales sobre ‘Darwin y la evolución siglo y medio después de El origen de las especies’; Fuster de ‘Promoción de la salud cardiovascular a través de la biología molecular, la fisiología y la epidemiología poblacional’, los días 19 y 20 de julio y Vattimo analizará la relación entre ‘Posmodernismo, religión y política’, del 23 al 27 de agosto.
Además, del 5 al 9 de julio, el crítico teatral Marcos Ordóñez dirigirá el curso ‘Telón de fondo: el teatro y la crítica desde dentro’; García de Dueñas estudiará los entresijos del ‘Cine prohibido. Censura y represión bajo el franquismo’ del 19 al 23 de julio y el catedrático de Obstetricia y Ginecología de la Universidad Autónoma de Madrid, Juan Ordás, abordará la ‘Endicronología de la reproducción humana a la luz de los nuevos hallazgos’, del 26 al 30 de julio. También dentro de las ciencias de la salud, la ex co-directora de la Universidad de Yale Jennifer Ruger Prah, analizará aspectos relacionados con ‘Health and Social Justice’ del 28 de junio al 2 de julio y, del 20 al 24 de septiembre, el profesor de la Universidad de Newcastle, Ray Moynihan, impartirá lecciones sobre ‘Disease-mongering and public health’ en Menorca.
Por último, Scandiuzzi compartirá sus conocimientos de ‘Interpretación y lectura técnica del belcanto al contemporáneo’ del 16 al 20 de agosto; Grazia Garofoli de ‘Danza y coreografía: de Cecchetti a hoy’ , del 23 al 27 de agosto, mientras que los pianistas Gladkow y Dorzhin ofrecerán ‘Clases magistrales para dúo de pianos y piano a cuatro manos’, del 9 al 13 de agosto. Por su parte, el co-director de la Cátedra de Estudios Iberoamericanos Jesús de Polanco UAM-Fundación Santillana y director de la Escuela de Periodismo UAM/El País, Joaquín Estefanía, abordará ‘Las huellas de la crisis’ del 12 al 16 de julio.
Además de los Cursos Magistrales, Santander Universidades patrocinará distintos Encuentros, incluidos en la programación estival de la UIMP en la capital cántabra, entre los que destacan ‘Fundamentos de la Responsabilidad Social Corporativa’, ‘IX Encuentro Santander-América Latina’ o ‘Posiberismo: un nuevo paradigma en las relaciones España-Portugal’.
El apoyo a esta iniciativa se enmarca en la línea de colaboración que mantienen la UIMP y Banco Santander, por la que el banco participa en el desarrollo de diversos proyectos de la casa de estudios por medio de su División Global Santander Universidades, cuyas actividades vertebran la acción social de la entidad bancaria y le permiten mantener una relación estable con más de 800 instituciones académicas de América, España, China, Marruecos, Portugal, Reino Unido y Rusia. En 2010, Banco Santander ha respaldado la celebración del II Encuentro Internacional de Rectores Universia, que tuvo lugar los días 31 de mayo y 1 de junio en Guadalajara (México), cuyo lema es “Por un espacio iberoamericano del conocimiento socialmente responsable”, y en el que más de mil instituciones educativas debatieron sobre la Universidad del futuro.
Bruxelles mette sotto processo il ddl sulle intercettazioni
La Stampa, giovedì 17 giugno 2010
Bruxelles mette sotto processo il ddl
E «fatelo subito!» La protesta scatta alla vigilia del vertice dei leader a dodici stelle che si apre oggi a Bruxelles e scatena una ridda di dichiarazioni fra gli italiani di Strasburgo. Il gruppo liberaldemocratico (Alde, terza forza dell`assemblea), è la componente che accoglie l'Italia dei Valori, da giorni impegnata a studiare un modo per attirare l'attenzione sul processo e convinta che «imbavagliare l`informazione è come armare ancora di più la criminalità che tentiamo di sradicare». «Attaccare un provvedimento ancora all`esame del Parlamento italiano è un tentativo di pesante condizionamento perpetrato ai danni delle istituzioni», risponde piccato il capogruppo Pdl, Mario Mauro.
In realtà i dipietristi avevano in mente qualcosa di più rumoroso. La pasionaria Sonia Alfano e il leader ombra dell'Idv, Luigi De Magistris, risultano aver sondato il terreno per inserire un punto legato alle intercettazioni all'ordine del giorno della sessione europarlamentare iniziatasi lunedì. All'ultimo, hanno frenato. «Potevamo anche farcela - racconta un parlamentare -, ma c'era un rischio alto che la questione non fosse capita, una elevato probabilità di sconfitta. Così sui giornali sarebbero usciti titoloni sul tema "l'Europa dà ragione a Berlusconi"».
L'intenzione, aggiunge la fonte, è ora quella di «lavorarci meglio e attendere la plenaria di luglio, così da coinvolgere anche quella parte dello schieramento popolare che potrebbe accettare di sostenere una proposta di ampio respiro». Cauto sul comportamento da tenere in sede europea anche il capogruppo della delegazione Pd, David Sassoli: «Siamo impegnati dentro e fuori il parlamento italiano in una dura opposizione alla legge e faremo ogni sforzo perchè sia cambiata. Finito l'iter valuteremo la compatibilità con la normativa europea».
Nell'attesa, c'è la lettera dell'Alde (firmata anche da Arlacchi, Rinaldi e Vattimo) e il cantiere di un sito web battente bandiera belga che i dipietristi metteranno a disposizione per pubblicare le intercettazioni fuori dall'Italia. Il testo siglato da Verhofstadt sottolinea che la cosiddetta «legge bavaglio» ha sollevato «forte preoccupazione in Italia e fuori», attirando la problematica attenzione dell'Osce - l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, La quale, a ancora ieri, ha bollato il ddl come «non in ottemperanza ai nostri standard». E chiude con l'invito «ad avviare un'azione europea che assicuri la libertà di informazione e una efficace lotta al crimine organizzato».
Detto che la Commissione Ue si barcamena come il solito («sosteniamo il pluralismo dei media»), resta la protesta degli azzurri Mauro e Iacolino che etichettano l'uscita di Verhofstadt & Co. come «paradossale». Il ddl, affermano, «non contiene alcuna limitazione dei reati per i quali possono essere disposte le intercettazioni; si vuole invece evitare che chiunque possa essere intercettato e finire poi alla gogna mediatica». Lo scontro continua. Appuntamento probabile per luglio a Strasburgo.
martedì 15 giugno 2010
Interrogazione alla Commissione sulla Legge bavaglio
Oggetto: "Legge bavaglio" in Italia
Il Parlamento italiano sta esaminando una proposta del governo Berlusconi intesa a modificare la legge sulle intercettazioni (in particolare per quanto riguarda i criteri e le procedure per l'autorizzazione, i tipi di reati interessati, la sorveglianza elettronica, la durata dell'autorizzazione per le intercettazioni, l'uso di informazioni provenienti da intercettazioni in relazione ad altri reati e le eccezioni per i deputati e i religiosi) e a limitare la possibilità di pubblicare le trascrizioni delle intercettazioni comminando sanzioni severe ai mezzi di comunicazione – inclusi i nuovi media – che forniscono informazioni sulle inchieste giudiziarie prima della fase delle udienze preliminari, periodo che, in Italia, può andare da tre a sei anni, e in alcuni casi fino a 10 anni.
In Italia il nuovo progetto di legge ha suscitato gravi preoccupazioni: l'Associazione Nazionale Magistrati teme che esso determinerà un indebolimento degli strumenti atti a contrastare la criminalità e a proteggere la sicurezza dei cittadini. La Federazione Italiana Editori Giornali, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l'Associazione Giornalisti hanno denominato tale progetto "legge bavaglio" e criticano in particolare le elevate sanzioni proposte. Anche le autorità statunitensi, tra cui il sottosegretario del Dipartimento della Giustizia Lanny Breuer, hanno espresso preoccupazioni riguardo alle modifiche proposte.
1. Ritiene la Commissione che le modifiche proposte alla legge sulle intercettazioni in Italia siano proporzionate e in linea con le norme europee sulla libertà di informazione, la libertà dei mezzi di comunicazione e il diritto dei cittadini di ricevere informazioni, così come garantito dall'articolo 11 della Carta di diritti fondamentali dell'Unione europea e dall'articolo 10 della Convezione europea dei diritti dell'uomo e dalla giurisprudenza correlata?
2. Ritiene la Commissione che le modifiche proposte siano compatibili con gli obiettivi dell'UE di lottare contro la criminalità in Europa?
3. Reputa la Commissione che le modifiche proposte – i cui obiettivi dichiarati sono di prevenire le violazioni della segretezza dei processi penali e di proteggere la privacy – siano proporzionate rispetto all'effetto pratico che avranno, ossia di limitare gravemente l'azione dello Stato nel far applicare la legge al fine di garantire la sicurezza dei cittadini mediante la prevenzione e la repressione della criminalità, nonché di limitare la libertà di informazione?
4. Quali misure intende adottare la Commissione per garantire che la libertà di informazione, la libertà di espressione e la libertà di stampa siano garantite in Italia e nell'Unione europea e che la lotta contro la criminalità organizzata in Italia e nell'UE sia efficace?
Rivendico la mia diversità
Vale o no la pena di continuare a battersi perché la cultura comune abbandoni il suo tradizionale atteggiamento omofobo, cercando che almeno nel linguaggio e nelle “ovvietà” quotidiane i gay non siano sempre di nuovo le vittime designate del disprezzo collettivo? Non si dimentichi che, nonostante la recente correzione di rotta da parte del ministro a ciò preposto nelle gerarchie vaticane, secondo il quale i pedofili saranno puniti con particolare severità nell’Inferno (non solo pianto e stridor di denti, dunque; ma forconi e fuoco a gogo, e chi più ne ha più ne metta), questa severità speciale che dovrebbe saziare la sete di giustizia divina è sempre stata promessa, dal catechismo, a chi pratica il “vizio impuro contro natura”, il “peccato contro lo Spirito Santo” che “grida vendetta al cospetto di Dio”. Perché sia stato sempre così, nella tradizione cattolica, almeno quella ufficiale, non si sa precisamente, tanto che sembra a tutti ovvio che il Dio biblico “esattore di prepuzi” (secondo un’espressione di Joyce) sia altrettanto ovviamente un custode di orifizi e del loro legittimo uso. Basta, si potrebbe dire, cercare di raddrizzare le gambe ai cani. Siamo “contro natura”? Ebbene, tenetevela questa vostra maledetta natura. Vi piacciono gli tsunami, la lotta “naturale” per la sopravvivenza, eruzioni pompeiane ed epidemie avicole o suine? Noi orgogliosamente siamo una “cultura” diversa, non ci interessa la vostra stima, solo vogliamo che ci siano riconosciuti i diritti di un qualunque cittadino: anche sposarsi, eventualmente, con tutto ciò che il diritto di famiglia comporta. Nostalgia della solida, naturale, rassicurante struttura della coppia benedetta dal Comune o dal Santo Padre? Ma fateci il piacere, se vogliamo poter avere una famiglia è solo per un giusto bisogno di eguaglianza civile, anche di comodità amministrativa. Il resto, la vostra falsa monogamia e le vostre acrobazie tra mogli, amanti, seconde amanti, consorti “morganatiche”, magari escursioni fuori le mura con trans esotici, tenetevelo pure; vi servirà per dare un po’ di thrilling alla vostra prossima confessione.
mercoledì 9 giugno 2010
L’unico limite alla carità è la verità
di Roberta Bartolozzi (L'inkontro.info)
RIFLESSIONI. Con il filosofo torinese Gianni Vattimo affrontiamo il complesso tema del rapporto tra fede e ragione.
Perché c’è qualcosa invece che nulla?”. È la celebre domanda posta dal filosofo Martin Heidegger nella sua famosa conferenza del 1929 dal titolo “Che cos’è la metafisica?”. È la domanda fondamentale di fronte alla quale tutti noi, religiosi o meno che possiamo considerarci, restiamo attoniti e senza risposta. Affrontiamo il tema del rapporto tra fede e ragione con Gianni Vattimo, uno dei massimi filosofi italiani.
Il rapporto tra fede e ragione: Copernico riabilitato
http://www.radiopopolareroma.it/audio/download/2967/TUFF_29052010.mp3.mp3
Interrogazione sull'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA)
Articolo 117 del regolamento
Gianni Vattimo (ALDE) e Sophia in 't Veld (ALDE)
3 giugno 2010
Il comitato consultivo del direttore dell'Agenzia per i diritti fondamentali è stato eletto nel corso della terzo incontro della Piattaforma per i diritti fondamentali tenutosi a Vienna nei giorni 15-16 aprile 2010. Tra i nove membri si annovera un rappresentante dell'Osservatorio sull'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani e un rappresentante dell'IFFD (Federazione internazionale per lo sviluppo della famiglia). Quest'ultimo avrebbe legami con l'Opus Dei e foggerebbe in maniera palese tutte le politiche partendo dal presupposto che il miglior modello di famiglia sia quello tradizionale basato sul matrimonio.
L'Osservatorio, o il suo organismo di provenienza, sul proprio sito Internet si oppone fermamente ai diritti delle persone lesbiche, omosessuali, bisessuali e transessuali (LGBT), all'attuazione della normativa UE, della giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei diritti dell'uomo, nonché al dovere di garantire luoghi pubblici che rispettino la libertà di religione e di convinzioni personali. Pare inoltre che l'Osservatorio non sia altro che un blog il cui dominio Internet appartiene a un singolo professionista avente lo stesso cognome della persona eletta e che peraltro detiene, mediante la propria attività di agenzia, il copyright del sito.
Ritiene la Commissione che i risultati delle elezioni siano in linea con i principi del regolamento (CE) n. 168/2007[1] che istituisce l'Agenzia per i diritti fondamentali e con le politiche dell'Unione europea? Può la Commissione fornire spiegazioni in merito ai requisiti soggettivi richiesti per poter partecipare alla piattaforma e può far sapere se e come questi siano verificati? Può inoltre la Commissione assicurare che le dichiarazioni delle ONG che richiedono di essere ammesse siano conformi all'impegno di promuovere i diritti fondamentali europei e che siano in vigore strumenti adeguati volti a garantire tale conformità?
[1] GU L 53 del 22.2.2007, pag. 1.
Interrogazione sul programma di consegne straordinarie della CIA e alle prigioni segrete nel territorio dell'UE
Nel 2009 i media hanno rivelato l'esistenza di una prigione segreta, operativa in Lituania(1) dal 2004 al 2005, dove è stato fatto ricorso alla tortura per interrogare elementi sospettati di appartenere al terrorismo internazionale. Ciò ha indotto il Parlamento lituano ad aprire una terza indagine. La Lituania avrebbe acconsentito a ospitare tale prigione in seguito alla promessa dell'allora Presidente Bush di sostenere l'ingresso del paese nella NATO. In Polonia, successivamente a un'inchiesta parlamentare che negava l'esistenza di prigioni segrete in territorio polacco, la procura aprì un'indagine sulla presenza di una tale struttura nelle vicinanze di un'ex base aerea militare(2); nel febbraio 2010 nuove informazioni provenienti dall'agenzia polacca per l'aviazione hanno confermato che un certo numero di voli di trasferimento erano atterrati sul territorio polacco. Lo scorso 4 novembre un tribunale italiano condannato 23 agenti statunitensi in contumacia e 2 funzionari dei servizi segreti italiani per aver partecipato, nel dicembre del 2003, al rapimento di Abu Omar a Milano e di averlo consegnato segretamente all' Egitto dove afferma di essere stato torturato e maltrattato. I governi successivi hanno invocato il segreto di Stato per evitare di svelare prove importanti(3). Uno degli agenti della CIA condannati ha ammesso dinanzi ai media di avere con i suoi colleghi "infranto la legge" e che le decisioni erano state prese a Washington, mentre l'amministrazione statunitense si dichiarava "delusa" della sentenza emessa dal tribunale italiano(4). Nel Regno Unito, il governo ha rifiutato in più occasioni l'accesso alle prove che potevano dimostrare che i servizi segreti britannici avevano partecipato all'interrogatorio di Binyam Mohamed, residente nel Regno Unito, e che erano a conoscenza del trattamento inumano e degradante e delle torture cui era stato sottoposto da parte di agenti della CIA. Il 19 novembre 2009 la Corte suprema ha respinto - per la sesta volta - la richiesta del governo di divulgare tali informazioni(5). Infine, uno studio sulle "pratiche mondiali relative alla detenzione segreta nel contesto della lotta contro il terrorismo", realizzato congiuntamente da diversi relatori speciali delle Nazioni Unite, elenca una serie di Stati membri dell'UE tra i soggetti coinvolti in tali pratiche illegali.
Quali iniziative intende adottare il Consiglio per garantire l'affermazione della verità e della giustizia in relazione alle violazioni dei diritti fondamentali che hanno avuto luogo sul territorio dell'Unione europea nell'ambito dei programmi statunitensi di consegna e di detenzione segreta e per evitare che tali abusi si ripetano in futuro? Può il Consiglio fornire un resoconto dettagliato di ciò che ha realizzato finora in risposta a queste gravi accuse? È il Consiglio a conoscenza dell'accordo NATO del 4 ottobre 2001? Come intende agire per garantire che l'UE non debba sacrificare la democrazia e i diritti fondamentali nella lotta contro il terrorismo e nella cooperazione con i paesi terzi, in particolare con gli Stati Uniti? Intende il Consiglio sollevare tali questioni con gli Stati membri e gli Stati Uniti?
(1)
http://abcnews.go.com/Blotter/cia-secret-prison-found/story?id=9115978; http://www.boston.com/news/world/europe/articles/2009/11/20/lithuanian_officials_open_new_inquiry_into_secret_cia_prisons
(2)
http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5iNvDcuqgrilgGGgpnADjUyTJB18w
(3)
http://www.statewatch.org/rendition/rendition.html
(4)
http://abcnews.go.com/Blotter/exclusive-convicted-cia-spy-broke-law/story?id=8995107
(5)
http://www.guardian.co.uk/world/2009/nov/19/court-rejects-miliband-cia-request
domenica 6 giugno 2010
Torino a sostegno della Palestina
Anche a Torino, come in molte altre città italiane, la giornata di ieri, 31 maggio, è stata all'insegna della solidarietà per il popolo palestinese, dopo l'attacco israeliano a Freedom Flotilla, la flotta internazionale di attivisti pacifisti che è stata assalita nella notte tra domenica e lunedì mentre tentava di portare aiuti umanitari nella striscia di Gaza.
Sin dal mattino, infatti, gli studenti universitari hanno organizzato attività di volantinaggio per informare sull'accaduto e sensibilizzare intorno alla questione del conflitto israelo-palestinese. Due i punti della città prescelti: piazza della Repubblica con l'affollatissimo mercato di Porta Palazzo e cuore multietnico della città, e Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche dove banchetti, musica e bandiere palestinesi hanno invaso l'atrio per tutta la giornata.
Secondo gli organizzatori, infatti, è necessario evitare di far passare sotto silenzio quello che è accaduto in quanto si tratta "dell'ennesima dimostrazione che Israele non è quel modello di democrazia mediorientale che si tende a pensare. La situazione della Palestina è davvero grave, i territori occupati sono grandi prigioni per la popolazione". Ed il timore è che anche questa volta non ci sarà nessuna sanzione significativa da parte della comunità internazionale.
Inoltre, proprio a Palazzo Nuovo nel pomeriggio si è tenuto un presidio trasformatosi poi in corteo che ha attraversato il centro cittadino coinvolgendo anche molti passanti che hanno sfilato dietro un carro allegorico raffigurante un mostro con elmetto militare ed uno striscione dalla scritta "Boicotta Israele. Sostieni la Palestina".
Tra i manifestanti del corteo c'era anche Gianni Vattimo, filosofo ed europarlamentare che di fronte al municipio ha preso la parola per commentare quanto accaduto in medioriente. Parole molto forti le sue, non solo nei confronti di Israele, ma anche della comunità europea e del governo italiano giudicati colpevoli di finanziare e giustificare una politica di guerra e violenza.
Proprio davanti alla sede del comune, inoltre, non sono mancati momenti di tensione dovuti all'incontro con l'onorevole Agostino Ghiglia che avvistato dai manifestanti è stato insultato ed inseguito da alcuni di loro.
Il corteo è poi proseguito fino a Porta Palazzo cercando di coinvolgere anche la numerosa popolazione araba che vi risiede. Per i prossimi giorni sono previste ulteriori manifestazioni per ribadire la ferma opposizione all'atto di violenza compiuto da Israele.
Centri sociali e sinistra in corteo contro Israele
«Assassini»: l’urlo di Vattimo davanti al municipio. Ghiglia colpito con un calcio: «Estremisti violenti»
LUCIANO BORGHESAN
TORINO
Davanti a Palazzo Nuovo è una studentessa di origine ebraica a dar voce alla protesta contro l’attacco israeliano alla «nave della pace» che portava aiuti ai palestinesi. «Hanno ucciso 19 pacifisti, decine di feriti, per un carico di medicine, di casa prefabbricate, di cibo», grida al microfono Dana Lauriola, 28 anni, studentessa-lavoratrice iscritta a Psicologia. Si ripete accompagnando il camioncino che guida il corteo verso via Po e piazza Castello: «Proprio perché sono ebrea - spiega - ho seguito e seguo con apprensione la questione israelo-palestinese, ci sono stati 1414 moti negli ultimi dieci anni tra i palestinesi, e quello che è capitato ora è gravissimo, non porta certo alla convivenza dei popoli».
Il corteo fila via liscio fino a metà via Pietro Micca quando davanti alla sede della Defonseca e dell’associazione Italia-Israele i manifestanti si fermano e gridano «Assassini. Pagherete caro, pagherete tutto». Altro stop di fronte a Palazzo Civico: prende il microfono Gianni Vattimo: «Assassini, bastardi. Continuano a sparare su gente inerme, io avrei potuto essere su quella nave. E gli intellettuali italiani del c... sono contro il boicottaggio delle merci israeliane: fuori dalle palle!».
Intanto si moltiplicano i comunicati e le iniziative di condanna dell’aggressione israeliana. Ieri sera, in vai Fiochetto, si sono riunite la comunità palestinese in Piemonte Al Baiader, l’Unione Araba di Torino e il Centro colturale Dar Alhekma, chiedono, tra l’altro, «il rilascio immediato di tutte le persone sotto sequestro, la consegna degli aiuti alla popolazione di Gaza, l’eliminazione dell’embargo e l’apertura dei varchi a Gaza in modo definitivo, la costituzione di un tribunale internazionale». Ferma condanna dalle Acli e da altri movimenti. Interviene anche l’on. Gianni Vernetti che l’altro ieri aveva promosso una protesta davanti alla Coop «contro il boicottaggio delle merci made in Israele»: il deputato di Alleanza per l’Italia, esprimendo «rammarico per i morti e i feriti», auspica che si eviti «che i fatti di oggi compromettano il dialogo fra il Governo di Israele e l’Autorità Nazionale Palestinese».
sabato 5 giugno 2010
Le mie Gifford Lectures
The Gifford Lecture Series 2010 - 'The End of Reality'
GIFFORD LECTURES 2010 - The End of Reality
Date: Monday, June 7 2010 - Thursday, June 10 2010
Time: 18:00
Venue: Western Infirmary Lecture Theatre (WILT), off University Place, Glasgow
Category: Public lectures
Speaker: Professor Gianni Vattimo, Professor of Philosophy, Turin University
"The End of Reality"
Mon 7 June
Tarski and the quotation marks of His principle
Alfred Tarski argued that truth is indefinable. Yet truth in language, the kind of truth that perplexed Tarski, may be grounded in a more basic notion of truth explored by European thinkers. Vattimo explores the question of the relationship between human existence, language and truth.
Tues 8 June
Beyond Phenomenology
Wed 9 June
Being and Event
Thurs 10 June
The Ethical Dissolution of Reality
Followed by drinks reception
All lectures will take place at the Western Infirmary Lecture Theatre (WILT), off University Place, Glasgow
Lectures start 18:00 (doors open 17:30)
Free and open to the public
For further information contact Angela Hair, Development and Alumni Office, Email: A.Hair@admin.gla.ac.uk, Tel: 0141 330 3593