E-4145/2010
Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Catherine Grèze (Verts/ALE), Sonia Alfano (ALDE), Joe Higgins (GUE/NGL), Luigi de Magistris (ALDE), Gianni Vattimo (ALDE) e Eva Lichtenberger (Verts/ALE)
Oggetto: Insostenibilità economica e ambientale delle reti transeuropee ad alta velocità (RTE-T) e necessità di un vero dibattito pubblico a livello dell'Unione europea
La Commissione europea promuove il trasporto ferroviario nell'UE mediante i progetti della RTE-T con l'assegnazione di contributi finanziari consistenti agli Stati membri.
Diversi studi indipendenti hanno mostrato che, per quanto riguarda la realizzazione e gestione delle linee ferroviarie ad alta velocità, il rapporto costi/efficacia non è positivo senza il sostegno pubblico concesso dall'UE e dallo Stato membro in cui è realizzata una di queste linee.
La modernizzazione, la manutenzione e l'ottimizzazione delle linee ferroviarie esistenti rappresentano le alternative più accettabili sul piano ambientale e dei costi.
Il libro verde sul futuro della RTE-T ha previsto una consultazione che si è conclusa il 30 aprile 2009 senza che i cittadini interessati e le relative associazioni o movimenti abbiano potuto prendervi parte.
I dibattiti pubblici svoltisi in Francia presentavano dati erronei in termini di traffico (sovrastimato) e di finanziamenti (sottostimati): ciò ha totalmente falsato le discussioni sulla possibilità di costruire nuove linee. È in corso una consultazione pubblica per quanto riguarda la parte italiana del progetto prioritario n. 6 Lione-Torino. I cittadini e le istituzioni (comuni e comunità montane) che non si sono precedentemente dichiarati a favore della realizzazione dell'opera sono stati esclusi dal dibattito. Quindi, la partecipazione del pubblico prevista dalla convenzione di Aarhus, laddove tutte le opzioni e le soluzioni sono ancora possibili, non è stata rispettata.
1. È la Commissione al corrente del fatto che la realizzazione delle linee ferroviarie ad alta velocità è insostenibile per l'Unione europea e gli Stati membri, dai punti di vista economico e ambientale, perché non genera competitività, risparmio energetico e non riduce le emissioni di CO2, bensì aumenta queste ultime, incrementa il debito pubblico e addossa costi impropri sugli utenti e sui contribuenti?
2. In che modo intende la Commissione europea procedere alla realizzazione di tali linee ferroviarie in mancanza di un vero dibattito democratico a livello locale nell'Unione e negli Stati membri?
3. Ritiene la Commissione necessario avviare un dibattito pubblico europeo uniforme sul modello di trasporto e di sviluppo sociale dei territori sottostante allo sviluppo delle linee ad alta velocità (LGV)?
La Commissione europea promuove il trasporto ferroviario nell'UE mediante i progetti della RTE-T con l'assegnazione di contributi finanziari consistenti agli Stati membri.
Diversi studi indipendenti hanno mostrato che, per quanto riguarda la realizzazione e gestione delle linee ferroviarie ad alta velocità, il rapporto costi/efficacia non è positivo senza il sostegno pubblico concesso dall'UE e dallo Stato membro in cui è realizzata una di queste linee.
La modernizzazione, la manutenzione e l'ottimizzazione delle linee ferroviarie esistenti rappresentano le alternative più accettabili sul piano ambientale e dei costi.
Il libro verde sul futuro della RTE-T ha previsto una consultazione che si è conclusa il 30 aprile 2009 senza che i cittadini interessati e le relative associazioni o movimenti abbiano potuto prendervi parte.
I dibattiti pubblici svoltisi in Francia presentavano dati erronei in termini di traffico (sovrastimato) e di finanziamenti (sottostimati): ciò ha totalmente falsato le discussioni sulla possibilità di costruire nuove linee. È in corso una consultazione pubblica per quanto riguarda la parte italiana del progetto prioritario n. 6 Lione-Torino. I cittadini e le istituzioni (comuni e comunità montane) che non si sono precedentemente dichiarati a favore della realizzazione dell'opera sono stati esclusi dal dibattito. Quindi, la partecipazione del pubblico prevista dalla convenzione di Aarhus, laddove tutte le opzioni e le soluzioni sono ancora possibili, non è stata rispettata.
1. È la Commissione al corrente del fatto che la realizzazione delle linee ferroviarie ad alta velocità è insostenibile per l'Unione europea e gli Stati membri, dai punti di vista economico e ambientale, perché non genera competitività, risparmio energetico e non riduce le emissioni di CO2, bensì aumenta queste ultime, incrementa il debito pubblico e addossa costi impropri sugli utenti e sui contribuenti?
2. In che modo intende la Commissione europea procedere alla realizzazione di tali linee ferroviarie in mancanza di un vero dibattito democratico a livello locale nell'Unione e negli Stati membri?
3. Ritiene la Commissione necessario avviare un dibattito pubblico europeo uniforme sul modello di trasporto e di sviluppo sociale dei territori sottostante allo sviluppo delle linee ad alta velocità (LGV)?
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