PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNEMichèle Striffler, Monica Luisa Macovei, Cristian Dan Preda, Eija-Riitta Korhola, Maurice Ponga a nome del gruppo PPE
Michael Cashman a nome del gruppo S&D
Sophia in 't Veld, Frédérique Ries, Alexandra Thein, Renate Weber, Sarah Ludford, Gianni Vattimo, Marielle De Sarnez, Louis Michel a nome del gruppo ALDE
Ulrike Lunacek, Raül Romeva i Rueda, Jean Lambert, Judith Sargentini, Eva Joly a nome del gruppo Verts/ALE
Charles Tannocka nome del gruppo ECR
Eva-Britt Svenssona nome del gruppo GUE/NGL
Risoluzione del Parlamento europeo sulla proposta di legge contro l'omosessualità in Uganda
Il Parlamento europeo,
– visti gli obblighi e gli strumenti internazionali in materia di diritti umani, compresi quelli previsti dalle convenzioni ONU sui diritti dell'uomo e dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, che assicurano il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e proibiscono la discriminazione,
– visto l'accordo di Cotonou e le sue disposizioni in materia di diritti umani, in particolare l'articolo 9,
– visti gli articoli 6 e 7 del trattato sull'Unione europea e l'articolo 19 del trattato che istituisce la Comunità europea, che impegnano l'Unione europea come pure gli Stati membri ad affermare i diritti umani e le libertà fondamentali e prevedono strumenti di lotta contro la discriminazione e le violazioni dei diritti umani a livello europeo,
– vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare l'articolo 21, che proibisce la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale,
– visto il complesso delle attività che l'Unione europea svolge al fine di combattere l'omofobia e la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale,
– viste le sue precedenti risoluzioni sull'omofobia, la tutela delle minoranze e le politiche antidiscriminatorie, in particolare la risoluzione del 18 gennaio 2006 sull'omofobia in Europa, quella del 15 giugno 2006 sull'intensificarsi della violenza razzista e omofoba in Europa e quella del 26 aprile 2007 sull'omofobia in Europa,
– vista la riunione della commissione per gli affari politici dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE svoltasi a Luanda il 28 novembre 2009,
– vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE del 3 dicembre 2009, sull'integrazione sociale e culturale e la partecipazione dei giovani,
– visto l'articolo 122, paragrafo 5, del suo regolamento,
A. considerando che il 25 settembre 2009 il deputato David Bahati ha presentato al parlamento ugandese una proposta di legge contro l'omosessualità denominata "Anti Homosexuality Bill 2009",
B. considerando che la proposta di legge prevede l'introduzione di pene più severe al fine di criminalizzare l'omosessualità e punire con l'ergastolo o la pena di morte le persone ritenute lesbiche, gay, bisessuali o transgenere,
C. considerando che la proposta di legge comprende una disposizione in base alla quale qualsiasi persona, anche eterosessuale, che non segnali entro 24 ore l'identità di tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali o transgenere che conosce, o che sostenga i diritti umani di persone che lo sono, è passibile di reclusione fino a un massimo di tre anni,
D. considerando che il progetto di legge in questione prevede l'annullamento, per l'Uganda, di tutti gli impegni internazionali o regionali assunti dal paese che siano reputati in contraddizione con le disposizioni di tale progetto di legge,
E. considerando che la legge è già stata condannata dal Commissario europeo De Gucht, dai governi britannico, francese e svedese, come pure dal Presidente degli Stati Uniti Obama e dal presidente e dal vicepresidente della commissione per gli affari esteri della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti,
F. considerando che il progetto di legge è stato denunciato da organizzazioni non governative di tutto il mondo e nella stessa Uganda come un grosso ostacolo alla lotta contro l'HIV e l'AIDS nella comunità omosessuale,
G. considerando che in Africa l'omosessualità è legale soltanto in 13 paesi ed è un reato punibile in 38 paesi, tra i quali la Mauritania, il Sudan e la Nigeria settentrionale che prevedono per l'omosessualità addirittura la pena di morte, e che l'approvazione di una legge siffatta in Uganda potrebbe avere effetti a cascata su altri paesi africani, nei quali le persone sono o potrebbero essere perseguitate in ragione del loro orientamento sessuale,
1. sottolinea che l'orientamento sessuale è una questione che rientra nella sfera del diritto individuale alla vita privata, garantito dalla legislazione internazionale in materia di diritti umani, secondo cui l'uguaglianza e la non discriminazione dovrebbero essere promosse e la libertà di espressione garantita; condanna pertanto la proposta di legge del 2009 contro l'omosessualità;
2. chiede quindi alle autorità ugandesi di non approvare la proposta di legge e di rivedere la legislazione nazionale allo scopo di depenalizzare l'omosessualità;
3. ricorda al governo ugandese i suoi obblighi secondo il diritto internazionale e l'accordo di Cotonou, che invita al rispetto dei diritti umani universali;
4. ricorda le dichiarazioni della Commissione africana per i diritti dell'uomo e della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani secondo cui uno Stato non può, attraverso la legislazione nazionale, venir meno agli obblighi internazionali assunti in materia di diritti dell'uomo;
5. è estremamente preoccupato per l'eventualità che i donatori internazionali e le organizzazioni non governative e umanitarie debbano riconsiderare o cessare le loro attività in determinati settori se la proposta diventerà legge;
6. respinge fermamente qualsiasi iniziativa volta all'introduzione della pena di morte;
7. chiede al Consiglio e alla Commissione un intervento urgente presso le autorità ugandesi e, qualora la proposta di legge fosse adottata e si verificassero violazioni della legislazione internazionale in materia di diritti umani, di riconsiderare l'impegno nei confronti dell'Uganda, proponendo inoltre un altro paese come sede della conferenza di revisione dello Statuto di Roma in programma per il 31 maggio 2010;
8. chiede alla Commissione, al Consiglio e agli Stati membri di analizzare la situazione nei paesi terzi per quanto riguarda le esecuzioni, la criminalizzazione o la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e di adottare misure concertate a livello internazionale per promuovere il rispetto dei diritti umani in tali paesi attraverso mezzi opportuni, inclusa la collaborazione con le ONG locali;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Presidente della Repubblica dell'Uganda e al Presidente del parlamento ugandese.
MOTION FOR A RESOLUTION
15 December 2009
with request for inclusion in the agenda for the debate on cases of breaches of human rights, democracy and the rule of law
pursuant to Rule 122 of the Rules of Procedureon
Uganda: anti homo sexual draft legislation
Sophia in 't Veld, Frédérique Ries, Alexandra Thein, Renate Weber, Sarah Ludford, Gianni Vattimo, Marielle De Sarnez, Louis Michelon behalf of the ALDE Group
European Parliament resolution on Uganda: anti homo sexual draft legislation
The European Parliament,
–
having regard to international human rights obligations and instruments, including those contained in the UN conventions on human rights and in the European Convention on Human Rights and Fundamental Freedoms, guaranteeing human rights and fundamental freedoms and prohibiting discrimination,
–
having regard to the Cotonou Agreement and human rights clauses contained therein,
–
having regard to Articles 6 and 7 of the Treaty on European Union (TEU) and Article 13 of the EC Treaty, which commit the EU, as well as the Member States, to uphold human rights and fundamental freedoms and which provide means at European level to fight discrimination and human rights violations,
–
having regard to the Charter of Fundamental Rights of the European Union, in particular Article 21 thereof, which prohibits discrimination based on sexual orientation,
–
having regard to all EU activities to fight homophobia and discrimination based on sexual orientation,
–
having regard to its previous resolutions on homophobia, protection of minorities and anti-discrimination policies and notably to those of 18 January 2006 on homophobia in Europe and of 15 June 2006 on the increase in racist and homophobic violence in Europe resolution of 26 April 2007 on homophobia in Europe,
–
having regard to the ACP-EU JPA committee on political affairs meeting in Luanda on 28 November 2009,
–
having regard to the ACP-EU resolution of 3 December 2009 on social and cultural integration and participation of young people,
–
having regard to Rule 122(5) of its Rules of Procedure,
A. whereas on 25 September 2009 David Bahati MP tabled the "Anti-Homosexuality Bill 2009" before the Ugandan Parliament,
B. whereas the proposed law foresees the introduction of harsher penalties to criminalize homosexuality and punish those alleged to be lesbian, gay or bisexual (LGBT) with life imprisonment or the death penalty,
C. whereas the draft bill includes a provision that could lead to the imprisonment for up to three years of anyone, including heterosexual people, who fail to report within 24 hours the identities of everyone they know who is lesbian, gay, bisexual, or transgender, or who supports human rights for people who are,
D. whereas the bill provides for Uganda to nullify any of its international or regional commitments that it deems in contradiction to the provisions of the proposed bill,
E. whereas the bill has already been condemned by President Obama, the Chair and Vice-chair of the US House of Representatives' Committee on Foreign Affairs, Commissioner De Gucht as well as the British, French and Swedish Governments,
F. whereas the proposed law has been denounced by Non-Governmental Organisations around the world and in Uganda itself as a major obstacle in fighting HIV/AIDS,
G. whereas the bill has been called for and supported by some religious leaders and groups, which led to an internal debate on the issue,
H. whereas in Africa homosexuality is legal only in 13 countries, while it is punished in 38 countries, with Mauritania, Sudan, and northern Nigeria foreseeing also the death penalty, and the approval of such law in Uganda could have spill-over effects on other African countries, where persons are or could be persecuted because of their sexual orientation,
I. whereas Uganda will host the Assembly of States Parties to the Rome Statute, which includes all 27 EU Member States, for its first ever Review Conference, starting 31 May 2010,
1.
Underlines that sexual orientation is a matter falling within the remit of the individual right to private life, guaranteed by international human rights law, according to which equality and non‑discrimination should be promoted, whilst freedom of expression should be guaranteed; in this context, condemns the "anti-homosexuality bill 2009";
2.
Consequently calls on the Ugandan authorities not to approve the bill and to review their laws so as to decriminalize homosexuality;
3.
Calls on political and religious leaders and groups to express their opposition to the persecution of persons on the basis of their sexual orientation;
4.
Reminds the Ugandan Government of its obligations under international law and under the Cotonou Agreement, which calls for universal human rights to be respected;
5.
Recalls statements by the African Commission and the UN Human Rights Committee that a state cannot, through its domestic law, negate its international human rights obligations;
6.
Is extremely concerned that international donors, both governmental and non-governmental, would have to reconsider or cease their activities in certain fields should the bill pass;
7.
Strongly rejects any moves to introduce the use of the death penalty;
8.
Calls on the Council, the Commission and the Member States to raise the issue with Ugandan authorities and, should the criminalization of homosexuality stay and breaches of international human rights law take place, reconsider their diplomatic relations and engagement with Uganda, including proposing another location for the Rome Statute Review Conference;
9.
Calls on the Commission, the Council and the Member States to analyse the situation in third countries in relation to executions, criminalization or discriminations based on sexual orientation and to take concerted international action to promote the respect of human rights in those countries through appropriate means;
10.
Instructs its President to forward this resolution to the Commission, the Council, the President of the Republic of Uganda and the speaker of the Ugandan Parliament.