Riprendo con questo pezzo, uscito il 12 dicembre 2015 sul Fatto quotidiano, il discorso interrotto da più di un anno. A chi ha orecchie per intendere - Continua, spero. gv
Liquidare Heidegger? Questa domanda, che circola da tempo nel dibattito pubblico non solo italiano, si ripresenta ancora una volta dopo il recente convegno tenutosi a Roma per iniziativa del Dipartimento di Filosofia della Sapienza, con l’appoggio dell’ambasciata tedesca e della Fondazione Humboldt, e diretto da Donatella Di Cesare, la massima esperta italiana del tema. Che erano i Quaderni neri di Heidegger, i quattro volumi di note, appunti, osservazioni varie che il filosofo scrisse tra il 1931 e i 1948 lasciando scritto nel testamento che essi avrebbero dovuto venir pubblicati alla fine delle sue opere complete; queste, in numerosissimi volumi sono stampate dall’editore Klostermann, che vi ha annesso, come volumi 94,95,96,97 appunto i quaderni, curati da Peter Trawny, per un totale di circa 1700 pagine.