tag:blogger.com,1999:blog-3835274292149893406.post811887232068860120..comments2024-03-26T17:22:49.963+01:00Comments on Il blog di GIANNI VATTIMO: Servizio estivoGianni Vattimohttp://www.blogger.com/profile/00838155728171488404noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-3835274292149893406.post-51217524849233728222009-09-13T11:32:23.314+02:002009-09-13T11:32:23.314+02:00A proposito di Commissione Cultura, come valuta la...A proposito di Commissione Cultura, come valuta la recente polemica relativa al Fondo Unico per lo Spettacolo? <br />http://www.corriere.it/spettacoli/09_settembre_13/placido_infuriato_brunetta_2f905588-a03c-11de-8194-00144f02aabc.shtml<br />In particolare mi riferisco alle parole di Brunetta, che usa termini tipo "culturame", "parassiti", "Italia placida e leggermente schifosa".<br /><br />Immagino ci sia più di un problema nella gestione di questi fondi (in particolare relativamente alla trasparenza), specialmente rispetto al 'merito'. Da qui a bollare tutto con quelle parole aberranti ce ne passa...albe^_^https://www.blogger.com/profile/00966584977684020919noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3835274292149893406.post-12039582884896304382009-09-13T10:28:22.305+02:002009-09-13T10:28:22.305+02:00Grazie intanto ad Albe per il video che ha segnala...Grazie intanto ad Albe per il video che ha segnalato e che conferma anzitutto una cosa: in Italia, accanto al Conflitto di Interessi con le maiuscole ci sono mille altri conflitti di interessi, piccoli o grandi, che rendono impossibile lo sviluppo e il corretto funzionamento delle Autorità di Garanzia (le cosiddette Authorities): Autorità che ci sono, ma che spesso hanno l’aria di non possedere strumenti efficaci per funzionare.<br /><br />Quanto a Zizek, partirei anzitutto da una considerazione sul suo “In difesa delle cause perse”. L’ipotesi che alle spalle dei totalitarismi si nascondano, nonostante tutto, ideali politici di “redenzione” della società è esattamente la mia idea del socialismo e del comunismo: ne parlavo in “Il Socialismo, ossia l’Europa” e in “Ecce Comu”. Nel primo, lo slogan – ahi, gli slogan... – era: è morto il socialismo reale, ora viva il socialismo ideale.<br />E in effetti, in ciò che mi domanda Filippo L. credo sia in gioco proprio una questione di slogan. Quelli che hanno qualche anno in più (almeno 50 o 60 anni, ormai) ricorderanno che all’inizio degli anni ’80 fu proprio lo slogan “pensiero debole” a fare la fortuna – forse anche immeritata, chissà – di ciò che scrivevo e pensavo assieme ad alcuni altri colleghi. Ma parlo di una fortuna forse immeritata, perché a molti di coloro che elogiavano o criticavano ferocemente il pensiero debole non deve mai essere stato del tutto chiaro di che cosa si trattasse. Provo a scriverlo nel modo più schematico e banale possibile: il pensiero debole non è un pensiero “stanco”, che rinuncia a “pensare in grande”, come si suol dire. Da qui l’infinita serie di battute e giochi di parole sulla “forza del pensiero debole”, di cui ci si è nutriti tutti per qualche anno.<br />Ma che cosa c’era dietro questa formula: nel senso che gli davo io assieme ad alcuni colleghi, il pensiero debole era (è) l’idea che i sistemi totalitari non si fondassero su altro, se non su finzioni, sia in politica che in filosofia (o nell’arte, o nella scienza). Quando il nazismo dice di sterminare miloni di persone, lo dice a partire da una finzione: quella secondo la quale esisterebbero “razze” e dunque gruppi di persone superiori per natura rispetto ad altri. Questo, senza molti altri giri di parole, è ciò che io (e molti altri) chiamiamo: “la metafisica”.<br />Per me, rinunciare a queste finzioni violente non significa in nessun caso rinunciare alla portata redentrice/emancipatrice della filosofia e della politica. È esattamente il contrario: nei sistemi metafisici non vedo nulla di salvifico e anzi ci trovo l’oppressione del diverso.<br />Ora, non voglio necessariamente dire che Zizek “mi dia ragione” o che sia un debolista senza saperlo. Questo non avrebbe senso. Ciò che sospetto è che il “pensiero debole” al quale Zizek si riferisce qui sia esattamente quel pensiero stanco a cui facevo riferimento: un pensiero che dunque non sarebbe in grado di promuovere nessun cambiamento sociale e culturale.<br />Al contrario, della portata forte ed emancipativa del mio pensiero debole sono disposto a provare a convincere anche Zizek, così come lui ha fatto con me, attraverso molti dei suoi libri.Gianni Vattimohttps://www.blogger.com/profile/00838155728171488404noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3835274292149893406.post-79234358001157620592009-09-01T12:42:42.366+02:002009-09-01T12:42:42.366+02:00Sto leggendo pure io ZizeK, sarà una moda anche qu...Sto leggendo pure io ZizeK, sarà una moda anche questa? Sto leggendo:In difesa delle cause perse, Ponte alle grazie, Milano e Leggere Lacan. Guida perversa al vivere contemporaneo, Torino : Bollati Boringhieri. Mi sta intrigando molto, soprattutto quando con azzardi teorici estremi legge Marx con gli occhi di Lacan. In effetti credo che sia giunto il momento che qualcuno ricominci a parlare di Comunismo e neanche tanto "debole" direi io, visto che i regimi statolatrici sono scomparsi. Il punto è proprio questo: rilanciare un valore aggregante, ridare una speranza, immaginare di nuovo un mondo che non sia né quello delle pulsioni subliminali legato alle pratiche del consumo né quello della salvezza post mortem con tanto di premio finale. Ma perchè accada questo devono scomparire tutti i franceschini i vendola i bertinotti e ritrovare veramente il senso autentico del comunismo come grande filosofia del valore.Un abbraccio.<br /><br />P.S.<br />Tra poco riceverei il mio ultimo:<br />Saggio sulla vita offesa, Boopen editore, napoli 2009.Che sicuramente non leggerai.:-), perchè sono un vecchio pure io e non un giovane.franco cuomohttp://interfaceworld.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3835274292149893406.post-35215436479674558552009-08-31T21:40:04.849+02:002009-08-31T21:40:04.849+02:00OT: http://www.byoblu.com/post/2009/08/31/I-diritt...OT: http://www.byoblu.com/post/2009/08/31/I-diritti-che-non-ci-dicono-di-avere.aspx<br /><br />che ne pensa?albe^_^https://www.blogger.com/profile/00966584977684020919noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3835274292149893406.post-82350830802525435392009-08-30T11:12:54.465+02:002009-08-30T11:12:54.465+02:00La Commissione Cultura e Istruzione non sarà delle...La Commissione Cultura e Istruzione non sarà delle più "eccitanti", ma può negare che ci sia uno spaventoso problema culturale nel nostro Paese?<br /><br />C'è un problema culturale se abbiamo un governo e una classe politica di questo tipo? Se il massimo della cultura è la tv-spazzatura di grandifratelli e 'reality' vari? Se chiudono librerie ma siamo primi nei cellulari? Se siamo allergici alle regole? Se non abbiamo memoria storica? Se tagliano col machete i finanziamenti alla scuola e nessuno insorge? Se abbiamo data per scontata la fuga dei cervelli? Se non sappiamo cosa siano i diritti civili? etc etc etc.<br /><br />Mi sono limitato alle prime cose che mi son venute in mente. Direi che in base a queste ci sia uno SPAVENTOSO problema culturale... Almeno nel nostro paese dal problema culturale discendono e derivano mille altri problemi...albe^_^https://www.blogger.com/profile/00966584977684020919noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3835274292149893406.post-24738063236176498432009-08-29T20:36:45.019+02:002009-08-29T20:36:45.019+02:00Caro Professor Vattimo,
a proposito di Zizek, filo...Caro Professor Vattimo,<br />a proposito di Zizek, filosofo che ho cominciato a leggere di recente, vorrei sapere un po’ più nel dettaglio cosa ne pensa. Anch’egli “comunista”, è vero, e basta leggere i suoi ricorrenti interventi su Lenin, ma per molti aspetti, mi pare, l’ottica di Zizek è del tutto inconciliabile con il “pensiero debole” e il ‘post-moderno’ filosofico nel suo complesso. Si legga per esempio quanto scrive il Nostro nell’introduzione al recente “In difesa delle cause perse”, dove il bersaglio polemico sembrerebbe quasi essere Lei, professore: “L’era delle grandi narrazioni è finita, abbiamo bisogno di un ‘pensiero debole’ contrapposto a ogni fondazionalismo, un pensiero attento alla tessitura rizomatica della realtà; anche in politica non dobbiamo più aspirare a sistemi onnicomprensivi e a progetti di emancipazione globali; l’impostazione violenta delle grandi soluzioni deve cedere il passo a forme specifiche di resistenza e intervento… Se il lettore avverte una pur minima simpatia per queste righe, smetta di leggere e metta da parte questo libro” (Milano 2009, p. 9).<br />Come la mettiamo? <br />Filippo L.Anonymousnoreply@blogger.com